Incidente con lesioni personali: è reato?
Cosa sono le lesioni secondo la legge? In quali casi la violazione del codice della strada comporta la pena della reclusione? Cos’è l’omicidio stradale?
Circolare in strada con un veicolo è un’attività comunissima ma anche molto pericolosa, tant’è vero che la legge obbliga a stipulare un’assicurazione per risarcire gli eventuali danni causati dalla propria condotta negligente. Violare il codice della strada, però, potrebbe avere conseguenze anche molto più gravi della semplice multa e decurtazione dei punti della patente: potrebbero esserci risvolti anche penali. Con il presente articolo ci occuperemo proprio di questo argomento: vedremo cioè quando un incidente con lesioni personali è reato.
Mettiamo il caso che, a seguito di un tamponamento, il conducente alla guida del veicolo che precede riporti il classico “colpo di frusta”: una lesione di questo tipo giustificherebbe una querela? Se l’argomento t’interessa e vuoi saperne di più, prosegui nella lettura.
Cosa sono le lesioni personali?
Secondo il codice penale sono “lesioni personali” quelle che fanno insorgere una malattia nel corpo o nella mente.
Per “lesione” non deve intendersi solo la classica ferita lacero-contusa (ad esempio, causata dall’urto con un corpo contundente oppure da una lama), bensì ogni tipo di patologia clinicamente riscontrabile, come ad esempio la perdita della funzionalità di un senso o di un arto, una menomazione, un’infezione batterica, ecc.
Sono lesioni anche le “malattie della mente”, cioè le patologie psicologiche o psichiatriche: si pensi al gravissimo shock conseguente a un atto di violenza.
Lesioni personali: quando sono reato?
Le lesioni personali sono sempre reato, anche quando non sono state inferte con “dolo”, cioè intenzionalmente.
Come vedremo a proposito dei sinistri stradali, infatti, la legge punisce anche le lesioni personali colpose, cioè quelle causate per mera negligenza, imprudenza o imperizia.
Si pensi al medico che sbaglia un intervento, causando così l’aggravamento delle condizioni di salute del paziente: in un’ipotesi del genere si commette reato anche se le intenzioni erano buone.
Incidente con lesioni: quand’è reato?
Anche un sinistro stradale può essere punito penalmente, se causa lesioni personali alla vittima. Affinché scatti il reato, però, non è sufficiente una piccola lesione (come ad esempio il “colpo di frusta”), bensì una lesione grave o gravissima.
Sono lesioni personali gravi quelle che:
- mettono in pericolo la vita della persona offesa;
- hanno una prognosi superiore ai quaranta giorni, durante i quali la vittima non può occuparsi delle proprie faccende quotidiane;
- producono l’indebolimento permanente di un senso o di un organo.
Sono lesioni personali gravissime quelle da cui deriva:
- una malattia certamente o probabilmente insanabile;
- la perdita di un senso;
- la perdita di un arto, o una mutilazione che renda l’arto inservibile;
- la perdita dell’uso di un organo o della capacità di procreare;
- una permanente e grave difficoltà dell’eloquio [1].
Pertanto, se da un incidente stradale deriva una di queste tipologie di lesione personale, allora scatta il reato, punito con la reclusione da tre mesi a un anno per le lesioni gravi e da uno a tre anni per le lesioni gravissime [2].
Affinché si integri il delitto occorre che il fatto sia avvenuto violando le norme del codice della strada e, ovviamente, senza che vi fosse l’intenzione di fare del male: se le lesioni fossero provocate volontariamente si applicherebbero le regole stabilite per le lesioni personali dolose, che prevedono pene ben più severe.
Insomma: un incidente stradale diventa penale se la propria guida imprudente ha causato lesioni personali gravi o gravissime a un altro conducente oppure a un pedone.
Se poi le lesioni sono causate dalla guida in stato di ebbrezza oppure dall’assunzione di sostanze stupefacenti, le pene sono aumentate: in questi casi la legge prevede la reclusione da tre a cinque anni per le lesioni gravi e da quattro a sette anni per le lesioni gravissime.
Omicidio stradale: cos’è?
Se dall’incidente deriva la morte di qualcuno, allora scatta il grave reato di omicidio stradale, punito con la reclusione da due a sette anni, aumentata se il fatto è stato provocato dall’assunzione di alcolici o di sostanze stupefacenti [3].
Anche in questa ipotesi occorre che l’omicidio non sia voluto e che sia conseguenza della violazione delle norme sulla circolazione stradale. In pratica, l’omicidio stradale è un particolare tipo di omicidio colposo.
Se, invece, si investisse e uccidesse di proposito una persona, allora si applicherebbero le norme sull’omicidio doloso, punito con la reclusione non inferiore ai 21 anni e, in alcuni casi, perfino con l’ergastolo [4].
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