forum

Incapacità genitori...
 
Notifiche
Cancella tutti

Incapacità genitoriale: quando un minore è adottabile?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
61 Visualizzazioni
(@adele-margherita-falcetta)
Post: 168
Honorable Member Registered
Topic starter
 

I casi in cui i genitori possono essere dichiarati inadeguati a prendersi cura del proprio figlio e le conseguenze che ne derivano.

Quando parliamo di incapacità genitoriale, ci riferiamo a una situazione in cui i genitori naturali sono giudicati, secondo parametri legali e psicologici rigorosi, inadeguati a garantire il benessere e lo sviluppo sano di un minore. In questo contesto, l’adozione emerge come un percorso alternativo, progettato per offrire al minore un ambiente familiare stabile e amorevole, nel quale possa crescere e svilupparsi in modo equilibrato. Ci si chiederà, quindi, in caso di incapacità genitoriale, quando un minore è adottabile.

Questo articolo si propone di esplorare i criteri giuridici e le procedure stabilite dalla legge italiana per determinare l’inadeguatezza dei genitori, un processo complesso che richiede l’intervento di esperti in ambito legale, psicologico e sociale. Partendo dalla definizione di incapacità genitoriale, esamineremo i fattori che conducono a questa valutazione. Inoltre, anche alla luce della più recente giurisprudenza, discuteremo delle implicazioni legali e delle procedure necessarie affinché un minore possa essere dichiarato adottabile, un passaggio cruciale che apre la strada verso la ricerca di una nuova famiglia che possa fornire le cure e l’attenzione necessarie per il suo sviluppo.

Cosa è  l’adozione?

L’adozione è un istituto giuridico in forza del quale una persona, denominata adottante, può legalmente considerare un’altra persona, definita adottato, come proprio figlio. Di conseguenza, l’adottato acquisisce il cognome dell’adottante ed è equiparato in tutto e per tutto a un figlio biologico di quest’ultimo.

Nella sua concezione moderna e assistenziale, l’adozione è stata formalizzata dalla legge n.  431/1967. In precedenza, per proteggere i bambini abbandonati, esisteva l’affiliazione, che non stabiliva un vero e proprio legame di parentela con l’affiliante, il quale poteva essere un individuo o una coppia, e poteva essere revocata in ogni momento. L’adozione, al contrario, era possibile in favore di adulti per motivi di mutuo beneficio tra adottante e adottato, o per minori, a condizione che l’adottante avesse più di cinquant’anni e non avesse figli legittimi.

Con la legge n. 184/1983, successivamente modificata dalla legge n. 149/2001, si è avuto un importante cambiamento di prospettiva, mettendo al centro l’interesse del minore abbandonato e il suo diritto a una famiglia.

Cosa è la capacità genitoriale?

La capacità genitoriale è l’idoneità ad esercitare la responsabilità genitoriale. Tale concetto, delineato nel Libro Primo del codice civile, rappresenta una pietra miliare nel diritto di famiglia, imponendo ai genitori il dovere di curare, educare e formare i propri figli.

Dopo l’introduzione della legge n. 219/2012 e del decreto legislativo n. 154/2013, l’art. 316 cod. civ. è stato aggiornato, sostituendo il termine “potestà dei genitori” con “responsabilità genitoriale”, eliminando il riferimento alla sua durata fino alla maggiore età del figlio.

È compito dei genitori accompagnare i figli nel loro percorso di crescita e sviluppo, insegnando loro valori e regole sociali, nonché fornendo sostegno emotivo e psicologico di fronte alle sfide della vita. Inoltre, rientra nelle responsabilità genitoriali proteggere i figli da pericoli sia fisici che emotivi, garantendo che crescano in un contesto stabile e pieno d’amore.

Quando viene dichiarata l’incapacità genitoriale?

Esistono circostanze in cui la capacità dei genitori di mantenere la loro responsabilità genitoriale può essere messa in dubbio o addirittura revocata.

Questa revoca avviene solitamente in situazioni eccezionali dove i genitori si sono dimostrati incapaci di soddisfare adeguatamente i loro obblighi o hanno compromesso la salute e la sicurezza dei loro figli. In tali contesti, la legge stabilisce che essi possono perdere in tutto o in parte i loro diritti e doveri verso i figli.

La perdita della responsabilità genitoriale si determina attraverso un procedimento avanti al Tribunale, che esamina la specifica condizione dei genitori e dei figli. Per esempio, se i genitori sono stati giudicati colpevoli di gravi reati quali maltrattamenti o abusi sui minori, il giudice può decidere di togliere loro questa responsabilità.

Inoltre, qualora i genitori non siano in grado di garantire ai loro figli un’adeguata cura medica, educazione o supporto psicologico, il Tribunale può considerare l’opzione di limitare o revocare la loro responsabilità genitoriale.

La perdita della responsabilità genitoriale non comporta necessariamente l’impossibilità per i genitori di incontrare i loro figli. In tali circostanze, infatti, il Tribunale può imporre restrizioni o definire condizioni specifiche per le visite, ad esempio la necessità di avere un tutore o un assistente sociale presente.

Inoltre, se la responsabilità genitoriale viene revocata solo parzialmente, i genitori possono ancora mantenere determinati diritti e responsabilità nei confronti dei figli, come l’accesso a informazioni riguardanti la loro salute e il loro stato di benessere o l’obbligo di fornire supporto di tipo economico.

Quando un minore viene dichiarato adottabile?

Vediamo ora, in caso di incapacità genitoriale, quando un minore è adottabile.

Quando si verificano situazioni in cui i genitori si rivelano inidonei ad occuparsi adeguatamente di uno o più figli, di solito si cerca di offrire loro un supporto per recuperare tale capacità, anche con l’ausilio dei servizi sociali. Tuttavia, vi sono casi in cui l’incapacità è da ritenersi definitiva, per cui può sorgere la necessità di considerare il minore adottabile.

Esistono vari motivi per cui un bambino può essere giudicato adottabile, ad esempio:

  • negligenza. I genitori naturali non riescono a fornire al bambino assistenza primaria come cibo, alloggio, educazione, cure mediche, o altro;
  • maltrattamenti. Il bambino ha subito abusi fisici, sessuali o psicologici da parte dei suoi genitori biologici;
  • problemi di salute mentale o dipendenze. I genitori naturali soffrono di disturbi mentali o dipendenze (alcool, droga, gioco) che impediscono loro di prendersi cura del bambino;
  • abbandono. I genitori naturali hanno lasciato il bambino senza assistenza o non hanno potuto curarlo per un periodo esteso.

Nel contesto di questa tematica si colloca l’importante e recente ordinanza della Corte di Cassazione, n. 4197/2023. La Suprema Corte ha sottolineato che la risoluzione di rendere un bambino adottabile è frutto di un’analisi dettagliata e rigorosa delle condizioni e delle situazioni in cui si trova la sua famiglia biologica. Questa decisione non va vista come un’opzione secondaria, ma piuttosto come una scelta prioritaria in determinate situazioni.

Già in passato la Cassazione, con sentenza n. 8802/2017, aveva sancito che un bambino diventa adottabile quando, nonostante numerosi tentativi di aiuto falliti, il genitore non riesce a ristabilire adeguate capacità genitoriali. L’importanza di garantire al minore la possibilità di crescere in un ambiente stabile e sano non può essere sottovalutata e la dichiarazione di adottabilità non può essere rinviata.

 
Pubblicato : 20 Gennaio 2024 09:45