Avviso di convocazione per la riunione di condominio: i quali giorni e ore l’amministratore può disporre l’assemblea? Cosa prevede la legge?
Ti sei mai chiesto in quali giorni della settimana l’amministratore può convocare un’assemblea condominiale? Sarebbe valida la delibera se la riunione dovesse tenersi di sabato o di domenica? E qual è l’orario più adatto per favorire la partecipazione di tutti i condòmini? Sarebbe legittima una prima convocazione alle due di notte?
Come ti spiegheremo a breve, la legge non dispone nulla a riguardo, non prevede cioè in quale giorno e orario si può tenere l’assemblea condominiale. Alla luce di ciò bisognerebbe concludere che tutto è possibile, nei limiti comunque della ragionevolezza e della buona fede che sono principi generali a cui tutto il nostro sistema giuridico si conforma.
In questo articolo, ti guideremo attraverso le sentenze della giurisprudenza che hanno trattato l’argomento e che dunque riguardano i giorni e gli orari di convocazione dell’assemblea condominiale. Ma procediamo con ordine.
Quali sono le regole per convocare un’assemblea condominiale?
Secondo l’articolo 66 delle disposizioni di attuazione del Codice Civile, l’avviso di convocazione all’assemblea deve essere inviato almeno cinque giorni prima della data prevista per l’adunanza in prima convocazione. Questo avviso deve specificare l’ordine del giorno, il luogo e l’orario dell’incontro. Ricorda, la seconda convocazione non può essere tenuta nello stesso giorno solare della prima, anche se non devono necessariamente passare 24 ore. Sarebbe quindi legittimo tenere la prima convocazione alle 22 di sera e la seconda alle 18 del giorno successivo.
L’avviso di convocazione va comunicato per raccomandata, fax, pec o lettera a mani. Non sono previste altre forme equipollenti.
Si può tenere un’assemblea condominiale il sabato o la domenica?
Non ci sono giorni della settimana prestabiliti per la convocazione dell’assemblea. L’amministratore può quindi optare anche per il weekend. Il tutto però deve essere finalizzato a rendere più agevole la partecipazione dei condomini all’adunanza.
Pertanto, nei condomini utilizzati per finalità turistiche e di villeggiatura, sarebbe certo condivisibile la scelta di convocare l’assemblea al sabato o alla domenica.
Non lo è invece nei condomini destinati a finalità abitative visto che il fine settimana è spesso dedicato al riposo e alle gite fuori città.
Come si sceglie l’orario dell’assemblea condominiale?
Non esistono norme precise neanche relativamente all’orario dell’assemblea condominiale. L’amministratore ha il potere di fissare l’incontro in qualsiasi momento della giornata, sia che si tratti di mattina, pomeriggio o sera, in un giorno feriale o festivo. Tuttavia, anche in questa ipotesi, è fondamentale che la scelta sia rivolta dall’esigenza di facilitare (e non ostacolare) la partecipazione dei condòmini.
In generale è inopportuno – anche se non vietato – convocare l’assemblea durante le ore lavorative; e così l’orario preferibile resta sempre quello serale, avendo però l’avvertenza di evitare ore di inizio troppo tarde.
Per esempio, la sentenza della Cassazione n. 697 del 22 gennaio 2000 ha stabilito che non esistono limiti di orario per la convocazione dell’assemblea, e la scelta di un orario notturno, come le due, non preclude la possibilità di partecipare all’incontro. Pertanto chi non si presenta, confidando nel fatto che l’assemblea andrà deserta, lo fa a proprio rischio e pericolo. Non bisogna infatti confondere l’effettiva e oggettiva impossibilità di partecipare all’assemblea con la semplice scomodità di un particolare orario.
La Cassazione (sent. n. 6919/1982) ha poi detto che, se nell’avviso di convocazione non è indicato l’orario della riunione, questa è valida se il condomino ne abbia comunque avuto notizia in altra maniera e in tempo utile rispetto alla consegna dell’avviso, con conseguente validità della delibera. In caso contrario la delibera è impugnabile entro 30 giorni.
Come si determinano il giorno e l’ora ideali per l’assemblea condominiale?
Come per l’orario, il giorno dell’assemblea può essere qualsiasi, incluso il fine settimana. Ma questa scelta deve essere giustificata da un tentativo di favorire la presenza dei condòmini.
Nella scelta dell’orario e del giorno dell’assemblea, la ragionevolezza deve prevalere. L’amministratore deve anche tenere conto delle esigenze di uno specifico condomino. Si pensi a un condomino che fa orario di lavoro serale (ad esempio il commesso in un locale notturno): se l’assemblea fosse sempre indetta alle 20.00, questi non potrebbe mai partecipare. Dunque, nei limiti del possibile, l’amministratore deve tenere conto delle particolari esigenze manifestate da qualche condomino, regolandosi di conseguenza. In altre parole per quanto riguarda l’orario dell’assemblea l’opinione (e i desideri) della maggioranza non bastano a sacrificare sistematicamente le esigenze particolari di qualche condomino.