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Il vitalizio è una donazione?

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(@mariano-acquaviva)
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Rendita vitalizia: cos’è e come funziona? come si può costituire un vitalizio? Quali sono le differenze con la donazione?

La donazione è quel contratto con cui si fa un regalo a un’altra persona. Perché sia valida ed efficace, occorre che sia stipulata davanti a un notaio, in presenza di due testimoni. Ciò non significa che per ogni tipo di regalo occorre rispettare tutte queste formalità: se così fosse, il 25 dicembre bisognerebbe attendere il notaio anziché Babbo Natale! E infatti, per i piccoli doni non occorre alcun contratto. Con questo articolo ci soffermeremo su un particolare aspetto: vedremo cioè se il vitalizio è una donazione.

Sin da subito possiamo dire che anche il vitalizio è un contratto, ma con uno scopo ben diverso: quello di assicurare a un soggetto, vita natural durante, un’entrata economica. Tutto ciò, però, a fronte di una controprestazione. In altre parole, il “vitaliziato” non ottiene una rendita gratuitamente, ma come corrispettivo. A meno che non si decida di stipulare una donazione a tutti gli effetti. Se l’argomento t’interessa e vuoi saperne di più, prosegui nella lettura: vedremo insieme se il vitalizio è una donazione.

Cos’è il vitalizio?

Il vitalizio è il contratto con cui una persona si impegna a pagare una certa somma a favore di un’altra per tutto il resto della sua vita. Il vitalizio, in pratica, costituisce una rendita; non a caso, il Codice civile parla di rendita vitalizia [1].

Vitalizio: come può essere?

Il vitalizio può essere costituito essenzialmente in due modi:

  • a titolo oneroso – in questo caso, il vitaliziante si impegna a versare la rendita a fronte della cessione di un bene (mobile o immobile) o di un capitale che il vitaliziato ha fatto a suo favore;
  • a titolo gratuito – in questa ipotesi, il vitaliziante si impegna a versare la rendita senza ricevere nulla in cambio. Ciò in genere avviene con vitalizio disposto mediante donazione o testamento.

In realtà, sussiste anche un altro modo (più raro) di costituire un vitalizio: mediante sentenza di condanna alla liquidazione di danni permanenti alla persona [2].

Ad esempio, se una persona viene condannata a risarcirne una vittima di un sinistro stradale che l’ha resa invalida in maniera permanente, il giudice potrebbe optare per il risarcimento in un’unica soluzione (con conseguente versamento una tantum di una somma di denaro stabilita in sentenza) oppure per il versamento periodico a favore della vittima, per tutta la durata della sua vita.

Cos’è la donazione?

La donazione è un contratto caratterizzato dall’impoverimento di una parte (donante) e dall’arricchimento di un’altra (donatario).

L’arricchimento può avvenire in due modi: attraverso il trasferimento di un diritto (ad esempio, della proprietà di un immobile) oppure dell’assunzione di un obbligo (di pagare un debito, di versare una somma di danaro, ecc.).

Donazione: come si costituisce?

La donazione deve essere fatta obbligatoriamente per atto pubblico in presenza di due testimoni, a pena di nullità.

Esistono delle eccezioni a quanto appena detto; ad esempio, la donazione che ha per oggetto beni mobili di scarso valore è valida anche se manca l’atto pubblico, purché vi sia stata l’effettiva consegna delle cose [3].

In pratica, poiché sarebbe eccessivo recarsi presso un notaio per donare un piccolo oggetto (un telefonino, un orologio, un tablet, ecc.), la legge esonera da tale formalismo i piccoli regali.

Come si valuta la modicità della donazione? Ad esempio, mille euro potrebbero rappresentare tantissimo per un disoccupato e pochissimo per un milionario.

Secondo la legge, l’esiguità del valore del bene donato va valutata non solo prendendo in considerazione il valore intrinseco del bene, ma anche le condizioni economiche del donante.

Di conseguenza, la donazione di mille euro potrebbe necessitare del notaio se fatta da chi non ha reddito, mentre potrebbe essere fatta senza formalità da chi non ha problemi economici.

Vitalizio: è una donazione?

Il vitalizio è una donazione solamente se il vitaliziante non riceve nulla in cambio. In questo caso, la rendita costituita a favore del beneficiario costituisce un contratto di donazione a tutti gli effetti, con la conseguenza che, per essere valido, dovrà essere stipulato davanti al notaio e in presenza di due testimoni.

In tutti gli altri casi, cioè quando il vitalizio viene concesso a fronte della cessione di un bene (una casa, un terreno, ecc.) o di un capitale (una somma di denaro), allora si potrà parlare di un vero e proprio contratto di rendita vitalizia, distinto dalla donazione.

Vitalizio e donazione: differenze

Concludiamo elencando le principali differenze tra vitalizio e donazione:

  • la donazione è totalmente gratuita, nel senso che il donante non riceve nulla in cambio a fronte del proprio atto di generosità. Il vitalizio, invece, è un contratto corrispettivo, nel senso che sia il vitaliziato che il vitaliziante ricevono e danno qualcosa;
  • il vitalizio non necessita dell’atto pubblico a pena di nullità (salvo che non sia fatto a titolo di donazione);
  • il vitalizio è un contratto aleatorio, poiché il vitaliziante non sa per quanto tempo dovrà versare la rendita (in quanto non può sapere con certezza quanto vivrà il vitaliziato).

Queste differenze vengono meno nel momento in cui la rendita vitalizia venga costituita mediante donazione. In questo caso, infatti, il donante si impegna per tutta la vita del donatario a pagarli periodicamente una determinata somma di danaro (una rendita, appunto). In pratica, il donante si assume un debito che durerà tutta la vita del donatario.

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Pubblicato : 25 Dicembre 2022 09:00