Il verbale dell’assemblea condominiale può essere corretto?
La correzione di errori sul computo dei millesimi non invalida la delibera se è possibile verificare il voto favorevole e il superamento del quorum. Una sentenza del Tribunale di Roma ha chiarito questo punto, respingendo la richiesta di annullamento di una condomina.
Una delibera assembleare affetta da motivi di nullità o annullabilità può sempre essere revocata e, con una successiva riunione, rifatta nel rispetto delle regole. La nuova decisione – quella corretta – si sostituirà così alla precedente – quella viziata – per evitare il rischio di contenziosi giudiziali.
Problema differente è invece quello della correzione del verbale per eliminare errori o mancanze. Si pensi a una inesattezza sul computo dei millesimi, alla mancata indicazione dei nominativi dei condomini votanti e così via. Insomma, ci si pone il dubbio se il verbale dell’assemblea condominiale può essere corretto ad assemblea già chiusa.
In particolare, se il verbale contiene inesattezze sul computo dei millesimi, può essere corretto successivamente? Questo articolo esplorerà la questione alla luce di una sentenza del Tribunale di Roma, offrendo una chiara spiegazione sui limiti e la validità del verbale dell’assemblea condominiale.
La validità della delibera nonostante la correzione del verbale
Secondo un interessante precedente del tribunale di Roma (sent. n. 22763/2016) la correzione del verbale a margine della conclusione dell’assemblea, al fine di eliminare gli errori relativi al computo dei millesimi, non inficia la validità della delibera stessa. Questo significa che anche se il verbale viene corretto successivamente, la delibera rimane valida.
L’importanza dei dati nel verbale
Nonostante la correzione del verbale, è essenziale che contenga tutti i dati necessari per stabilire la validità della delibera. Ciò include:
- l’elenco di tutti i condomini presenti, con i relativi millesimi;
- l’indicazione degli astenuti;
- l’indicazione dei voti contrari;
- il valore complessivo delle quote millesimali.
Questi dati consentono di verificare quanti condomini abbiano espresso voto favorevole e se la delibera abbia superato il quorum deliberativo. In questo modo è possibile esercitare un controllo e l’eventuale diritto di impugnazione della delibera entro trenta giorni da quando la stessa è stata presa (per gli astenuti e i contrari) o da quando è stato comunicato il verbale (per gli assenti).
È necessario indicare i nomi di chi vota a favore?
Secondo la giurisprudenza, non è annullabile la delibera il cui verbale, «anche se privo dell’indicazione nominativa dei condomini che hanno votato a favore, contenga comunque l’elenco di tutti i condomini presenti, personalmente o per delega, con i relativi millesimi e nel contempo indichi nominativamente gli astenuti e i contrari, nonché il valore complessivo delle rispettive quote millesimali, posto che tali dati consentono di stabilire con sicurezza, quanti e quali condomini abbiano espresso voto favorevole, nonché di verificare che la delibera assunta abbia superato il quorum (articolo 1136 Codice civ.)»
Esempi pratici
Per comprendere meglio l’applicazione di queste regole, consideriamo un caso in cui il verbale dell’assemblea condominiale viene corretto per eliminare errori sul computo dei millesimi. Tuttavia, il verbale contiene ancora tutti i dati necessari, come l’elenco dei condomini presenti con i relativi millesimi e l’indicazione degli astenuti e dei contrari. In questo caso, la correzione del verbale non invalida la delibera, poiché è ancora possibile verificare il voto favorevole e il superamento del quorum.
Conclusioni
In base alla sentenza del Tribunale di Roma, la correzione del verbale dell’assemblea condominiale per errori sul computo dei millesimi non invalida la delibera se il verbale contiene tutti i dati necessari per stabilire la validità della decisione. È fondamentale che l’elenco dei condomini presenti, i millesimi, gli astenuti e i contrari siano inclusi nel verbale, consentendo la verifica del voto favorevole e del superamento del quorum. Pertanto, se il verbale viene corretto successivamente per eliminare errori di calcolo, la delibera rimane valida e non è soggetta ad annullamento.
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