Il sindaco può perquisire?
In cosa consistono le perquisizioni? Cos’è il sequestro? Il sindaco è un ufficiale di polizia giudiziaria? Cosa succede se il sindaco assiste a un reato?
Il sindaco rappresenta il punto di riferimento di un’intera comunità. Soprattutto nei comuni più piccoli, i cittadini si rivolgono a lui praticamente per qualsiasi problema, anche per circostanze che, a volte, esulano dalle sue competenze, come ad esempio quando si chiede il suo intervento per risolvere una lite tra vicini. Con questo articolo ci occuperemo di una questione molto particolare: vedremo cioè se il sindaco può perquisire.
Siamo abituati a pensare che le perquisizioni siano un’esclusiva di carabinieri e poliziotti. In realtà, la legge conferisce questo potere anche ad altri soggetti: basti solamente pensare che, secondo il Codice di procedura penale, il pubblico ministero e il giudice possono procedere personalmente a perquisire una persona sospettata di aver commesso un reato. Ma procediamo per gradi. Se quanto detto sinora ti incuriosisce e vuoi saperne di più, prosegui nella lettura: vedremo insieme se il sindaco può perquisire.
In cosa consistono le perquisizioni?
La perquisizione è l’attività di ricerca delle prove che possono essere utili per le indagini.
Per la precisione, la perquisizione è quell’attività volta a scovare il corpo del reato o cose pertinenti al reato che si trovino addosso a una persona (perquisizione personale), in un’abitazione (perquisizione domiciliare) oppure in qualsiasi altro luogo privato (perquisizione locale).
Bisogna precisare che:
- per corpo del reato si intende qualsiasi bene utilizzato per commettere il crimine (un coltello, una pistola, un grimaldello, ecc.) oppure che rappresenti il profitto o il provento del delitto stesso (la bustina contenente droga, la refurtiva, i soldi, ecc.);
- per cose pertinenti al reato si intende tutto ciò che può essere utile per risalire all’autore del crimine oppure per accertare la commissione del delitto (impronte digitali, tracce di droga o di sangue, ecc.).
A cosa servono le perquisizioni?
Come detto, le perquisizioni servono per cercare prove utili per indirizzare le indagini. Più nello specifico, il risultato concreto a cui si spera di giungere con una perquisizione è il sequestro del corpo del reato o di una cosa pertinente al reato.
Da questo punto di vista possiamo affermare che la naturale conclusione della perquisizione è proprio il sequestro, che consiste nell’apprensione materiale della cosa, con conseguente sottrazione al soggetto che ne è titolare.
Quando si può fare una perquisizione?
Poiché rappresenta una grave limitazione della libertà dei cittadini, una perquisizione si può effettuare solamente se autorizzata dall’autorità giudiziaria oppure quando sussistono gravi e urgenti motivi che non permettono di attendere il permesso del magistrato.
In quest’ultimo caso, la polizia giudiziaria procede di propria iniziativa, avendo cura però di trasmettere immediatamente il verbale delle operazioni al pubblico ministero affinché questi, entro 48 ore, convalidi la perquisizione.
Ad esempio, si pensi ai carabinieri che, durante il servizio di pattuglia, si accorgano di un pusher all’angolo della strada: in un’ipotesi del genere è chiaro che le forze dell’ordine non potrebbero attendere il decreto del magistrato per procedere alla perquisizione personale dello spacciatore.
Chi può eseguire una perquisizione?
Secondo la legge [1], l’autorità giudiziaria può procedere personalmente ad effettuare la perquisizione, oppure disporre che l’atto sia compiuto da ufficiali di polizia giudiziaria delegati con il decreto che dispone l’attività di ricerca delle prove.
In pratica, secondo la legge possono fare perquisizioni:
- l’autorità giudiziaria, cioè il giudice o il pubblico ministero che dispone l’attività con decreto motivato;
- gli ufficiali di polizia giudiziaria, per tale dovendosi intendere ogni tipo di forza dell’ordine (polizia, carabinieri, guardia di finanza, ecc.) delegata al compimento di attività d’indagine.
Il sindaco può fare una perquisizione?
Per la legge, anche il sindaco è un ufficiale di polizia giudiziaria, ma solo se nel suo Comune non c’è alcun presidio delle forze dell’ordine riconducibile a un ufficio della polizia di Stato oppure a un comando dell’arma dei carabinieri o della guardia di finanza [2].
Insomma: nei Comuni in cui c’è solo la polizia municipale è il sindaco ad essere un ufficiale di polizia giudiziaria.
Questo significa che, almeno in teoria, il sindaco può procedere a perquisizione, se riceve mandato dall’autorità giudiziaria oppure nei casi di particolare urgenza.
Poiché è decisamente da escludere che un giudice deleghi un sindaco a effettuare una perquisizione, le sole ipotesi in cui è verosimile pensare che il primo cittadino proceda a perquisizione sono quelle in cui è lo stesso sindaco ad assistere alla commissione di un crimine.
Si pensi, ad esempio, al sindaco che, all’interno degli uffici del municipio, assiste al peculato di uno dei dipendenti comunali: in un caso del genere, il primo cittadino potrebbe spingersi sino a eseguire una perquisizione personale per cercare tracce del reato (soldi, ecc.) sulla persona stessa del dipendente colto in flagranza di reato.
Si immagini ancora il sindaco che, passeggiando per le vie del paese, assista a un episodio di spaccio: anche in questa ipotesi potrebbe procedere alla perquisizione personale del pusher. Peraltro, poiché per il reato di spaccio è previsto che chiunque possa procedere all’arresto, il sindaco potrebbe bloccare il malvivente e, in attesa dell’arrivo della polizia, perquisirlo.
Il sindaco può ordinare una perquisizione?
Il sindaco che è anche ufficiale di polizia giudiziaria può al massimo procedere personalmente a effettuare una perquisizione ma non può mai ordinarne una: come visto in precedenza, la perquisizione può essere ordinata solamente dal giudice o dal pubblico ministero.
Cosa succede se il sindaco assiste a un reato?
Al di là della sua qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria, il sindaco è un pubblico ufficiale; ciò significa che, se mentre è in servizio assiste alla commissione di un reato, dovrà sempre sporgere denuncia presso le competenti autorità.
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