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Il sindaco può dare ordini alla polizia locale?

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(@mariano-acquaviva)
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Cosa fa la polizia municipale? Quali sono i poteri del sindaco? Chi comanda la polizia locale?

La polizia municipale garantisce la sicurezza e il rispetto della legge all’interno del territorio comunale. Le proprie competenze, per quanto limitate all’interno del Comune in cui operano, sono comunque molto importanti, visto che tale autorità può intervenire anche in presenza di reati, potendo perfino procedere all’arresto dei colpevoli colti in flagranza. Con questo articolo risponderemo alla seguente domanda: il sindaco può dare ordini alla polizia locale?

In effetti, il sindaco si pone al vertice dell’amministrazione comunale: è responsabile della gestione del Comune ed è il rappresentante dell’ente; adotta i provvedimenti urgenti in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica; presiede la giunta e anche il Consiglio comunale, laddove non sia prevista la figura del Presidente del consiglio comunale. Tra i suoi tanti poteri, il sindaco può dare ordini alla polizia locale? Vediamo cosa dicono la legge e la giurisprudenza.

Cos’è la polizia municipale?

Polizia locale e polizia municipale sono praticamente sinonimi. Per essere più precisi, la polizia municipale è il corpo di polizia locale che si occupa di garantire la tutela e la sicurezza del Comune in cui è costituita.

È la legge [1] ad affermare che, nello svolgimento delle funzioni di polizia locale, i Comuni possono organizzare un servizio di polizia municipale.

Com’è organizzata la polizia locale?

La polizia municipale è organismo previsto dalla legge ma disciplinato, nel dettaglio, dalle singole leggi regionali.

I Comuni adottano il regolamento del servizio di polizia municipale in cui sono contenute le disposizioni volte a stabilire l’ambito ordinario delle attività da svolgere, nonché il territorio dell’ente di appartenenza o dell’ente presso cui la polizia deve operare. È sempre il Comune, poi, a stabilire la sede e il numero del personale della polizia municipale.

Cosa fa la polizia locale?

Innanzitutto, la polizia municipale interviene sul territorio di competenza ogni volta che sia segnalato un illecito: si pensi a un abuso edilizio, a un sinistro stradale, al mancato rispetto di un’ordinanza sindacale, alla commissione di un reato.

Ad esempio, se si nota un allaccio abusivo al contatore di un’abitazione è possibile avvertire la polizia municipale affinché, a propria volta, segnali il fatto al gestore del servizio elettrico; se il vicino ha costruito a distanza non regolamentare, è possibile chiamare la municipale per far constatare l’abuso; ecc.

In buona sostanza, alla polizia municipale può essere segnalato qualsiasi tipo di atto illegale, anche un crimine. Tanto è confermato dalla possibilità, per la polizia locale, di procedere all’arresto in flagranza della persona colta nell’atto di commettere un delitto, purché ci si trovi all’interno del territorio del proprio Comune. A tal proposito, si legga l’articolo dal titolo La polizia municipale può arrestare?

In casi del genere, non c’è dubbio che la polizia municipale svolga funzione di polizia giudiziaria, dipendendo operativamente dalla competente autorità giudiziaria o di pubblica sicurezza.

Il sindaco può dare ordini alla polizia municipale?

Secondo la Corte di Cassazione [2], la polizia municipale dipende direttamente dal Sindaco o dall’assessore delegato, i quali impartiscono ordini e direttive tramite il Comandante del Corpo, responsabile del servizio; quest’ultimo provvede all’organizzazione e alla direzione del personale dipendente, all’assegnazione alle unità, ai reparti e ai servizi speciali, all’esercizio del potere ispettivo, alla predisposizione dei turni.

È stato quindi stabilito che il sindaco non può firmare ordini di servizio rivolti direttamente al personale della polizia locale. Questa competenza gestionale spetta solo al comandante. Al sindaco compete solamente impartire direttive al responsabile di servizio ma non effettuare atti di gestione [3].

Il rapporto tra sindaco e comandante della municipale

Il rapporto tra sindaco e comandante dei vigili si basa su una netta differenziazione di ruoli: politico quello del sindaco, con possibilità di disporre direttive; tecnico-gestionale quello del comandante. Non spetta dunque al primo cittadino firmare ordini di servizio ma solo emanare disposizioni di carattere generale.

In altre parole, il sindaco nell’esercizio delle sue funzioni impartisce le direttive e sorveglia sull’espletamento del servizio di vigilanza adottando i provvedimenti conseguenti.

Il rapporto tra sindaco e comandante della polizia municipale è quindi il seguente: al primo spetta il potere di direttiva mentre al secondo la sua attuazione pratica con l’autonomia gestionale che le legge stessa gli riconosce.

Ecco perché il sindaco non può dare ordini alla polizia locale, trattandosi di atti aventi natura propriamente gestionale che spettano quindi al comandante.

 
Pubblicato : 26 Luglio 2023 17:15