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Il sacerdote è un pubblico ufficiale?

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(@mariano-acquaviva)
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Come si diventa preti? Chi sono i pubblici ufficiali e gli incaricati di un pubblico servizio? Che funzione svolge il sacerdote quando celebra un matrimonio?

Ogni sacerdote svolge una funzione fondamentale all’interno della propria comunità: un vero e proprio punto di riferimento spirituale in grado di portare aiuto e conforto, non solo morale ma anche materiale, se solo si pensa a quanti sacerdoti forniscono assistenza ai più poveri anche attraverso organismi come la Caritas. Con questo articolo cercheremo di fornire risposta alla seguente domanda: il sacerdote è un pubblico ufficiale?

Per capirlo bisogna innanzitutto comprendere cosa intende la legge per pubblico ufficiale. Si tratta di una categoria molto ampia in cui sono ricomprese professioni come quello dell’insegnante, del medico, del notaio, del poliziotto, del cancelliere, ecc. Sapere se un prete è un pubblico ufficiale è molto importante perché l’appartenenza a tale categoria è determinante per la legge: basti solo pensare che esistono reati che solo i pubblici ufficiali possono commettere (abuso d’ufficio, peculato, ecc.). Ma procediamo con ordine. Se l’argomento t’interessa e vuoi saperne di più, prosegui nella lettura: vedremo insieme se il sacerdote è un pubblico ufficiale.

Chi è il sacerdote?

Il sacerdote (o prete) è colui che può impartire i sacramenti e celebrare la messa. È definito anche parroco se è a capo di una parrocchia.

Come si diventa sacerdote?

Il percorso per diventare sacerdoti comincia dal seminario, cioè dall’istituto della Chiesa cattolica dedicato alla formazione dei candidati al sacerdozio.

Ci sono due tipi di seminario:

  • il seminario minore è quello in cui si può conseguire il diploma di scuola superiore. Al termine, è possibile intraprendere una strada diversa dal sacerdozio, e quindi non proseguire con il seminario maggiore. In pratica, il seminario minore sostituisce le scuole secondarie;
  • il seminario maggiore è invece dedicato ai maggiorenni già in possesso del diploma e consiste nel “corso di formazione” vero e proprio per i futuri sacerdoti.

L’età minima per entrare in seminario (maggiore) è di 18 anni; non c’è invece un’età massima, nel senso che ci si può iscrivere ed intraprendere il percorso per diventare sacerdoti anche da adulti.

Per entrare in seminario è necessario avere conseguito un titolo di scuola superiore, cioè il diploma. Il percorso dura almeno cinque anni, ma può essere abbreviato nel caso in cui si abbia già una laurea.

Al termine del seminario maggiore, si può essere ordinati e, quindi, diventare sacerdoti.

Chi sono i pubblici ufficiali?

Per legge [1], sono pubblici ufficiali coloro i quali esercitano una funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa.

Ad esempio, svolgono funzione legislativa i parlamentari (deputati e senatori) e i consiglieri regionali, in quanto sono in grado di votare le leggi; svolgono funzione giudiziaria, ovviamente, i magistrati; svolgono funzione amministrativa tutti i dipendenti della pubblica amministrazione che, con il loro lavoro, attuano le principali funzioni pubbliche.

Da quest’ultimo punto di vista, sono pubblici ufficiali i dirigenti, i docenti, i notai (in quanto hanno potere di autenticare e certificare i documenti), le forze armate, i cancellieri dei tribunali, gli ufficiali giudiziari, ecc.

Chi sono gli incaricati di un pubblico servizio?

Oltre che ai pubblici ufficiali la legge [2] attribuisce una particolare rilevanza anche agli incaricati di un pubblico servizio.

Sono tali tutti coloro che esercitano una funzione pubblica (come i pubblici ufficiali), ma priva dei poteri tipici che la connotano, quali quelli deliberativi, autoritativi e certificativi.

Insomma, l’incaricato di un pubblico servizio è una sorta di pubblico ufficiale “minore”, che svolge una funzione pubblica ma non di importanza tale da adottare autonomamente delle decisioni: è il caso, ad esempio, del farmacista o dell’infermiere.

Sacerdote: è un pubblico ufficiale?

In linea di massima, il sacerdote non è un pubblico ufficiale. Per quanto le funzioni religiose che celebra siano importantissime, non può affermarsi che tale compito rientri tra le funzioni legislative, giudiziarie o amministrative tipiche del pubblico ufficiale.

La Corte di Cassazione [3] ha però rinvenuto un unico caso in cui il sacerdote può dirsi pubblico ufficiale: quando redige l’atto del matrimonio.

Nel caso di matrimonio concordatario, infatti, il parroco deve compilare l’atto di matrimonio in duplice originale, sottoscritto dal parroco stesso, dagli sposi e dai testimoni. Uno di questi atti viene poi trasmesso all’ufficiale di stato civile affinché, entro 24 ore, venga trascritto nei registri di matrimonio del Comune.

In questo caso il sacerdote, facendo le veci dell’ufficiale di stato civile, può essere considerato a tutti gli effetti un pubblico ufficiale che svolge funzioni amministrative.

Sacerdote: è un incaricato di pubblico servizio?

Secondo la Corte di Cassazione [4], il sacerdote che svolge la funzione di cappellano nelle carceri è a tutti gli effetti un incaricato di un pubblico servizio.

Così la Suprema Corte appena citata: “Avuto riguardo ai compiti che la legge attualmente gli assegna e che sono funzionali all’interesse pubblico perseguito dallo Stato nel trattamento delle persone condannate o internate, il cappellano sicuramente svolge un servizio pubblico, la cui natura è conclamata dalla normativa pubblicistica che lo governa, dall’assenza dei poteri tipici della funzione pubblica (poteri decisori, autoritativi o certificativi), dall’attività intellettiva, e non meramente applicativa o esecutiva, che lo caratterizza”.

 
Pubblicato : 28 Luglio 2023 09:45