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Il ritiro del testamento

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(@mariano-acquaviva)
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Testamento olografo e segreto: formalità ed effetti della revoca dell’atto consegnato al notaio.

Il testamento è l’atto con cui una persona può disporre del proprio patrimonio per il tempo in cui non sarà più in vita. Perché sia valido occorre però rispettare alcuni requisiti di forma. Altra caratteristica fondamentale di tale atto è che esso è sempre revocabile: il testatore può sempre tornare sui propri passi e porre nel nulla quanto scritto in precedenza. In questo contesto si pone il problema del ritiro del testamento. Approfondiamo la questione.

Deposito volontario del testamento olografo

Il testamento olografo (quello redatto completamente di proprio pugno dal testatore) può essere depositato dal suo autore volontariamente e, ovviamente, prima della sua morte, o da altri che ne siano in possesso, in modo da garantirsi maggiore sicurezza circa la sua conservazione.

Dal suddetto deposito volontario e preventivo occorre distinguere il deposito imposto dalla legge nei confronti di chiunque sia in possesso di un testamento, non appena abbia notizia della morte del testatore.

Cos’è il testamento segreto?

Il testamento segreto è quello che viene redatto in qualunque foglio di carta anche da persona diversa dal testatore e perfino al computer o a macchina; tale documento deve essere poi consegnato, dal testatore in persona, davanti a due testimoni, a un notaio. La consegna avviene con foglio sigillato o chiuso in busta sigillata.

Il notaio annota all’esterno del foglio o della busta tutte le formalità compiute davanti a lui, appone la data, sottoscrive insieme al testatore e ai testimoni il verbale di consegna e sigilla la scheda.

La scheda può non essere autografa, non occorre la data, ma è necessaria la sottoscrizione (se è scritta da altri o con mezzi meccanici, la sottoscrizione deve essere fatta ogni mezzo foglio).

Il testamento segreto può essere fatto anche da chi non sa scrivere, ma non può essere fatto da chi non può o non sa leggere.

Ritiro del testamento: come funziona?

È sempre possibile ritirare il testamento segreto o quello olografo. Il ritiro avviene dal notaio presso il quale il documento si trova, il quale redige verbale dando atto dell’avvenuta restituzione, davanti a due testimoni.

La procedura per il ritiro del testamento dal notaio è identica sia nel caso di testamento olografo che segreto.

Si prevede, in particolare, la redazione di un verbale che deve essere sottoscritto dal testatore, da due testimoni e dal notaio. Se il testatore non può sottoscrivere se ne deve far menzione.

Le conseguenze del ritiro non sono le medesime:

  • nel caso di testamento segreto, la scheda testamentaria – chiusa – non è in deposito, bensì è stata consegnata al notaio affinché questi ne faccia un testamento segreto. Il ritiro comporta il venir meno del testamento segreto, salvo che la scheda – chiusa in busta – possa valere come olografo;
  • il ritiro del testamento olografo non dà luogo a revoca tacita. Il deposito non esplica infatti alcuna influenza sulla validità dell’atto.

Il testamento segreto può essere ritirato solo dal testatore; quello olografo, invece, da parte di chiunque l’abbia depositato – testatore o altri cui il testamento sia stato fatto pervenire -; non è necessario, nel caso di testamento olografo, addurre ragioni per il ritiro.

Secondo alcuni autori, i testimoni che firmano il verbale di ritiro non devono essere gli stessi che hanno assistito al deposito o alla consegna.

 
Pubblicato : 4 Novembre 2023 18:36