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Il nuovo processo dal Giudice di Pace: come funziona

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(@angelo-greco)
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Scopri come cambia il processo dinanzi al Giudice di Pace con la riforma del processo civile Cartabia:nuove competenze, termini, costituzione e procedure semplificate.

La riforma Cartabia del processo civile, introdotta dal Decreto Legislativo 149/2022, porta importanti cambiamenti nel procedimento dinanzi al Giudice di Pace, mirando a semplificare e digitalizzare il processo, nonché ad ampliare le competenze dei giudici. In questo articolo, esploreremo i principali aspetti di questa riforma e come influisce sul processo civile italiano.

Quali sono le nuove competenze del Giudice di Pace?

Per ridurre il carico processuale dei giudici togati e velocizzare la risoluzione delle cause, la riforma introduce nuovi limiti di competenza per il Giudice di Pace. Ad esempio:

  1. per le controversie riguardanti beni mobili, il limite sale da 5.000 a 10.000 euro
  2. per le liti in materia di risarcimento danni da circolazione di veicoli e natanti, il limite aumenta da 20.000 a 25.000 euro.

Si tratta di una prima estensione in vista del più importante ampliamento di competenze già previsto dal decreto legislativo 116/2017 ma che decollerà solo dal 31 ottobre 2025: i limiti di valore dovrebbero salire rispettivamente a 30mila e 50mila euro e nella sfera valutativa del giudice di pace dovrebbero confluire nuove materie, tra le quali quella condominiale.

Poniamo il caso di Tizio: se prima della riforma aveva una controversia riguardante un bene mobile del valore di 9.000 euro, avrebbe dovuto rivolgersi a un giudice togato. Con la nuova riforma, invece, può adire il Giudice di Pace, semplificando e accelerando il procedimento.

Cos’è il nuovo procedimento semplificato di cognizione?

La riforma introduce il procedimento semplificato di cognizione per le cause dinanzi al Giudice di Pace. Invece dell’atto di citazione a udienza fissa, la domanda si propone tramite un ricorso contenente l’indicazione del giudice e delle parti, l’esposizione dei fatti e l’oggetto della controversia. È consigliato, ma non obbligatorio, includere un riferimento ai mezzi di prova.

Come avviene la costituzione del convenuto nel nuovo procedimento?

Nel nuovo procedimento, il giudice designato fissa l’udienza e i termini di costituzione del convenuto entro cinque giorni. 

Il ricorrente deve poi notificare il ricorso e il decreto al convenuto, lasciando almeno 40 giorni liberi (o 60 giorni per notificazioni all’estero) rispetto alla data dell’udienza. 

Il convenuto si costituisce almeno 10 giorni prima dell’udienza, manifestando la propria posizione sulle questioni sollevate e indicando i mezzi di prova.

Come funziona l’udienza nel nuovo procedimento semplificato?

L’udienza si svolge in maniera più semplice: il giudice interroga le parti e tenta la conciliazione. Se questa non riesce, può concedere un termine non superiore a 20 giorni per precisare e modificare domande, eccezioni e conclusioni, indicare i mezzi di prova e produrre documenti, e un termine ulteriore di massimo dieci giorni per repliche e prova contraria.

In che modo cambiano le fasi di discussione e decisione?

Le fasi di discussione e decisione subiscono anch’esse delle innovazioni. Il giudice, una volta fatte precisare le conclusioni, può ordinare la discussione orale nella stessa udienza o, dietro istanza, in una successiva. 

Al termine della discussione, il giudice pronuncia la sentenza, dando lettura del dispositivo e della concisa esposizione delle motivazioni di fatto e di diritto. La sentenza si intende pubblicata con la sottoscrizione del verbale che la contiene ed è immediatamente depositata in cancelleria.

Quali sono le novità riguardo al processo telematico?

Una delle novità più significative della riforma è l’estensione della gestione telematica delle cause anche dinanzi al Giudice di Pace, analogamente a quanto già avviene per tribunali, corti d’appello e, recentemente, per la Cassazione. Questa innovazione entrerà in vigore a partire dal 30 giugno, mentre fino a quel momento i fascicoli, anche per i nuovi procedimenti, continueranno ad essere cartacei. Nel frattempo, gli uffici giudiziari si stanno attrezzando per implementare gli strumenti informatici necessari per la gestione telematica degli atti di causa.

Conclusioni

La riforma del processo civile apporta notevoli cambiamenti nel procedimento dinanzi al Giudice di Pace, con l’obiettivo di semplificare, velocizzare e digitalizzare il processo. L’ampliamento delle competenze, il nuovo procedimento semplificato di cognizione e l’introduzione del processo telematico rappresentano importanti passi avanti nella modernizzazione del sistema giudiziario italiano. Grazie a queste innovazioni, i cittadini possono aspettarsi una giustizia più rapida ed efficiente, adattandosi alle esigenze della società moderna.

 
Pubblicato : 19 Aprile 2023 09:45