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Il notaio è obbligato a leggere l’atto alle parti?

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(@angelo-greco)
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Atto pubblico: gli obblighi del notaio. Cosa succede se l’atto non viene letto prima della firma? Si può annullare?

Quando ci si trova davanti a un notaio per la stipula di un atto, sorge spesso il dubbio: il notaio è obbligato a leggere l’atto alle parti coinvolte? Non capita di rado infatti di avere fretta e voler superare tale fase che, a volte, specie per gli atti più complessi, può richiedere diverso tempo. Senza contare che c’è anche chi non comprende il significato di determinate formule contenute nel documento, sicché si fida di ciò che è stato scritto senza farsi troppe domande.

Sapere tuttavia se il notaio è tenuto a leggere il rogito alle parti può servire per comprendere meglio i diritti dei soggetti coinvolti nella stipula di un contratto o un altro tipo di atto notarile.

In questo articolo, esploreremo il ruolo del notaio, le normative vigenti, gli obblighi deontologici e le buone pratiche in materia di lettura degli atti notarili.

Chi è il notaio e cosa fa?

Il notaio è un pubblico ufficiale. Egli ha il compito di redigere atti pubblici (come gli atti di compravendita immobiliare, le donazioni di non modico valore, gli atti societari, ecc.), autenticare le firme sulle scritture private, redigere i cosiddetti “testamenti pubblici”, ecc.

La sua qualifica fa sì che gli atti da lui formati facciano piena prova legale (si parla, a riguardo, della cosiddetta “pubblica fede”). In altri termini, ciò che il notaio attesta essere avvenuto in sua presenza non può essere contestato se non attraverso un’apposita e complicata procedura chiamata “querela di falso”. Questo fa sì che nessuno possa un giorno dire, ad esempio, che la firma riportata su una donazione o su una compravendita non è la sua.

Tra i compiti principali del notaio c’è quindi quello di:

  • accertare l’identità dei soggetti comparsi dinanzi a lui;
  • che l’atto da questi sottoscritto corrisponda pedissequamente alla volontà dei firmatari.

Il notaio inoltre conserva gli atti da lui formati, ne rilasciarne le relative copie, certificati ed estratti.

Qual è il ruolo del notaio nella lettura degli atti?

Il notaio, in qualità di pubblico ufficiale, ha il dovere di assicurare che tutte le parti coinvolte in un atto notarile siano pienamente consapevoli del contenuto e delle implicazioni legali di ciò che stanno firmando. Proprio per questo è obbligo del notaio dare lettura dell’atto alle parti che lo firmeranno(e, se previsti dalla legge, anche agli eventuali testimoni presenti, come nel caso di donazioni) e di assicurarsi che le parti ne abbiano piena conoscenza (pertanto non è possibile procedere alla lettura se le parti non sentono distintamente le parole del notaio).

Il notaio non può quindi limitarsi a fare una sintesi verbale dell’atto, riassumendolo o spiegandolo ai clienti: deve al contrario leggerlo integralmente, dalla prima all’ultima pagina. Il notaio non può limitarsi quindi a leggere solo le parti salienti o magari a saltare la parte introduttiva con gli estremi delle parti. Né è ammessa una lettura frettolosa: ogni singola parola va scandita correttamente in modo che tutti la possano sentire e capire.

L’obbligo di attestazione della lettura dell’atto

Il notaio è altresì obbligato ad attestare, nell’atto da lui compiuto, di aver adempiuto al suo obbligo di dare lettura dell’atto stesso.

Solo dopo che è stato letto, l’atto può essere firmato dalle parti e dagli eventuali testimoni. Infine l’atto riporta la sottoscrizione del notaio medesimo.

Perché sussiste l’obbligo di lettura dell’atto notarile?

La lettura dell’atto alle parti è volta a garantire trasparenza e consapevolezza legale, proteggendo tutte le parti coinvolte. In tal modo si consente alle parti firmatarie di verificare che la propria volontà sia stata recepita nell’atto in modo preciso.

Cosa possono fare le parti durante la lettura dell’atto da parte del notaio?

Durante la lettura dell’atto, le parti possono proporre integrazioni, modifiche o chiedere chiarimenti che il notaio è tenuto a fornire, rientrando tra i suoi doveri anche quello di fornire consulenza ai clienti che gli si sono rivolti.

Le parti possono chiedere al Notaio una fotocopia dell’atto per poter più facilmente seguire la lettura.

Che succede se il notaio non legge l’atto pubblico?

Bisogna distingue tra l’omessa lettura dell’atto e l’omessa menzione nell’atto di averne dato lettura.

La mancata lettura determina la nullità dell’atto.

Invece l’omessa menzione nell’atto di averne dato lettura dell’atto stesso non viene punita con la nullità dell’atto ma con una sanzione disciplinare.

Si può rinunciare alla lettura dell’atto notarile?

La legge notarile prevede che la lettura dell’atto pubblico sia un obbligo e non una facoltà del notaio. Pertanto le parti non vi possono rinunciare: non possono cioè dispensare il notaio da tale obbligo.

Il notaio tuttavia può delegare una terza persona a leggere l’atto.

Cosa non deve leggere il notaio?

Il notaio non è tenuto a leggere gli allegati dell’atto pubblico.

Inoltre il notaio non deve leggere le scritture private per le quali gli sia stata chiesta l’autentica della firma.

Come chiarito dalla Cassazione (sent. n. 12683/17), la mancata lettura della scrittura privata autenticata alle parti non costituisce un obbligo la cui inosservanza determina un illecito disciplinare. Né può essere punito il notaio che autentica la scrittura privata se il cliente non ne ha compreso il contenuto: il pubblico ufficiale infatti attesta solo la provenienza della sottoscrizione ma non verifica il contenuto della dichiarazione.

 
Pubblicato : 11 Gennaio 2024 10:00