forum

Il Fisco avrà acces...
 
Notifiche
Cancella tutti

Il Fisco avrà accesso diretto ai nostri conti correnti

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
57 Visualizzazioni
(@angelo-greco)
Post: 3141
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

Il Fisco potrà prelevare le somme dovute da chi non paga le tasse accedendo direttamente ai conti correnti bancari o postali. Ecco come funziona il nuovo potere e cosa cambia per i contribuenti.

Nelle pieghe della Legge di Bilancio per il 2024 il Governo Meloni ha previsto una nuova misura che permetterà al Fisco di prelevare direttamente dai conti correnti dei contribuenti le somme dovute per cartelle esattoriali scadute. Questo potere si atteggia in due fasi:

  • una prima fase di controllo, in cui l’Agente per la Riscossione esattoriale accede al conto corrente con collegamento telematico per verificare se vi sono somme sufficienti a giustificare il prelievo;
  • una seconda fase consistente nel pignoramento vero e proprio, che tuttavia si svolge senza alcuna attività in tribunale, con un ordine alla banca di stornare le somme dal conto corrente del debitore a quello del Fisco, dando comunicazione al primo solo 30 giorni prima.

La procedura si applicherà chiaramente solo a chi ha debiti con l’erario, debiti contenuti in cartelle esattoriali già notificate e scadute (quindi è necessario attendere almeno 60 giorni dalla loro consegna al debitore).

Il controllo sui conti correnti dei contribuenti

Attraverso un collegamento telematico diretto, l’Agente per la riscossione esattoriale avrà accesso alle informazioni relative alle disponibilità sui conti correnti. Potrà sapere:

  • in quale banca il contribuente detiene il conto corrente. Il controllo si estende anche ai conti correnti postali;
  • quanti soldi sono depositati sul conto corrente e, quindi, se il conto è attivo o in rosso (nel qual caso il pignoramento non verrà effettuato).

Nel caso vengano identificati fondi, l’Agente passerà alla seconda fase notificando telematicamente un ordine di pagamento alla banca e, contestualmente, inviando una comunicazione al debitore. In tale comunicazione si danno al contribuente 30 giorni per poter pagare subito il debito e liberare il conto dal pignoramento o chiedere eventualmente una rateazione.

Le modalità di accesso saranno stabilite da un decreto del Mef, in consultazione con l’Associazione bancaria italiana, Poste italiane e altre associazioni del settore, garantendo sempre la protezione dei dati personali. L’obiettivo è assicurare misure adeguate di sicurezza e tutela delle informazioni.

Obiettivi del nuovo meccanismo:

Il sistema è stato progettato per accelerare i pignoramenti dei conti correnti e migliorarne l’efficacia, evitando che vengano portati avanti procedure che poi, all’atto pratico, si rivelano inutili perché sul conto non ci sono disponibilità.

Prospettive di incasso dagli evasori

L’introduzione di questa misura potrebbe contribuire a raggiungere obiettivi di recupero dei debiti già dal 2024. Si stima una crescita degli incassi, che dovrebbe raggiungere 10,8 miliardi nel 2024 e 11,5 miliardi nel 2025.

Conclusione

C’è chi ha detto che il nuovo sistema è una tacita autorizzazione al Fisco a mettere mano ai nostri conti correnti. In realtà, il meccanismo che prevedeva il pignoramento del conto corrente con ordine indirizzato alla banca e senza l’autorizzazione preventiva del giudice era già presente da prima. L’innovazione contenuta nella legge di bilancio 2024 riguarda piuttosto la prima fase, ossia l’accesso all’anagrafe dei conti correnti che attribuisce all’Esattore un potere che prima aveva solo l’Agenzia delle Entrate (ciò in via del progressivo accorpamento dei due enti): quello di sapere quanti soldi ci sono nei nostri conti correnti.

Come detto, una volta identificata la disponibilità di fondi, l’agente della riscossione invierà un ordine di pagamento all’istituto di credito e, parallelamente, informerà il debitore.

 
Pubblicato : 26 Ottobre 2023 06:02