Il cane cammina libero per il palazzo: può farlo?
È lecito far girovagare il proprio amico a quattro zampe per il condominio?
Più che di un’affezione, sarebbe opportuno parlare di una «moda»: l’avere il cane, oramai, è divenuto un costume sempre più diffuso, dacché i più sono avvezzi ad attribuire al proprio «Fido» un’indole senz’altro migliore rispetto a quella dell’uomo medio.
Ma i padroni possono permettere ai cani – specie se mansueti – di camminare liberi per il palazzo, senza alcuna protezione? Nei paragrafi seguenti s’illustrerà cosa dispone la Legge a tal riguardo.
Cos’è il condominio?
Spesso si associa il condominio all’«edificio»: quest’asserzione è vera quasi del tutto, considerato che la maggior parte degli stabili di grandi dimensioni non è d’esclusiva proprietà di un solo soggetto – eccezion fatta per le ville di alcuni miliardari -, ma, al contrario, è divisa in unità immobiliari, chiamate appartamenti, ognuno dei quali appartiene ad una persona specifica (sia essa fisica o giuridica).
In altre parole, tale persona gode della proprietà esclusiva del suo appartamento e, contestualmente, condivide con i titolari delle altre case quella delle parti comuni (tra cui l’ascensore, il terrazzo condiviso, le scale, la palestra e la piscina condominiali, e via discorrendo): si giustifica così la scelta di denominare «condominio» questa particolare forma di comunione forzosa che giammai potrà sciogliersi, dacché ogni proprietario ha, per forza di cose, bisogno di utilizzare gli spazi condivisi (cfr. comb. disp. artt. 1117 e 1119 del Codice Civile).
Cosa accade se il mio cane spaventa o morde un vicino?
In ottemperanza al disposto ex art. 2052 del Codice Civile, chiunque detenga a qualsiasi titolo un animale – tanto domestico quanto selvatico – è tenuto a sorvegliarlo, supervisionandone attentamente ogni movimento: difatti, nella malaugurata ipotesi in cui l’animale dovesse arrecare danno a terzi, colui che lo ha in uso risponderà di tale pregiudizio, salvo il caso in cui egli riesca a provare di non aver potuto evitare il fatto, anche laddove il suo comportamento sia stato diligente.
In termini più semplici, se Augusto si trovasse al parco in compagnia del cane appartenente ad Elagabalo, e la creatura dovesse, improvvisamente, balzare addosso all’anziana Drusilla, facendola cadere e ferire, a rispondere dell’evento dannoso sarà Augusto, non Elagabalo!
Il mio cane scorrazza libero in condominio: cosa rischio?
Nessun regolamento condominiale può proibire al proprietario di un appartamento il possesso o la detenzione di animali domestici: lo prevede espressamente l’articolo 1138, comma ultimo, del Codice Civile.
Questo, tuttavia, non permette al soggetto interessato d’agire come più gli aggrada: questi, invero, dovrà agire in modo che il proprio…amico non umano (sia esso a due od a quattro zampe!) non pregiudichi la quiete degli altri condòmini, né tantomeno la loro integrità, vuoi fisica vuoi morale.
A tal riguardo, il Tribunale di Perugia [1] ha chiarito che, qualora al proprietario, nonché al possessore o detentore di un cane sia noto che, all’interno del condominio, vi siano soggetti che ne hanno paura, giammai gli potrà essere consentito di farlo girare libero (cioè, senza guinzaglio né museruola) per il palazzo e per le pertinenze condominiali, trattandosi di aree aperte al pubblico.
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