I prezzi dei carburanti tornano ai livelli di luglio
Con il taglio delle accise sui carburanti e i rialzi degli ultimi giorni i prezzi di benzina e gasolio alla pompa sono tornati al livello di luglio.
Dal 1° gennaio l’evidente rialzo dei prezzi dei carburanti non è certo passato inosservato. Secondo il ministro Fratin si tratta di speculazione destinata a rientrare nei ranghi, a fronte della quale il Governo è pronto ad intervenire. Eppure il Governo una scelta l’ha appena fatta con la Legge di Bilancio: non rinnovare lo sconto sulle accise dei carburanti, avendo deciso di favorire altri tipi di aiuti (di cui, però, nella maggior parte dei casi possono godere le fasce molto povere della popolazione).
In ogni caso sono tornati al livello di fine luglio i prezzi di benzina e gasolio alla pompa, con il secondo aumento delle accise scattato il primo gennaio, dopo il primo balzello di inizio dicembre. La congiuntura ribassista sui mercati petroliferi ha dunque evitato uno shock eccessivo, anche se i prezzi medi nazionali in modalità servito hanno toccato la soglia psicologica dei 2 euro/litro.
A spingere i prezzi, però, non sono state solo le accise. Dal primo gennaio, come anticipato dalla Staffetta, sono infatti salite altre due voci che incidono sui prezzi:
- il costo di miscelazione dei biocarburanti nei carburanti “fossili”, passato da 5,5 a 6 centesimi al litro;
- i «delta» che le compagnie applicano sul Platts ai rivenditori.
Quanto a questa seconda voce, la Staffetta ha riportato prime indiscrezioni su incrementi tra 10 e 45 euro per mille litri (pari a 1-4,5 cent/litro). Balzelli che avranno effetti sull’extrarete e soprattutto sulle «pompe bianche» dove cioè è per lo più destinato il prodotto ceduto dalle compagnie ai rivenditori. Un ennesimo «giro di vite» da parte dei fornitori che fin dallo scorso marzo, in corrispondenza con il picco dei prezzi e con le incertezze dovute all’invasione russa dell’Ucraina, hanno adottato politiche estremamente prudenti su volumi e prezzi. Una dinamica che potrebbe accentuarsi ulteriormente, anche nel senso di possibili contingentamenti, soprattutto in vista dell’entrata in vigore dell’embargo sui prodotti raffinati provenienti dalla Russia, il prossimo 5 febbraio.
«Il prezzo dei carburanti sopra i 2 euro? Oggi è solo speculazione». Lo sottolinea in un’intervista a La Stampa il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, difendendo la scelta di azzerare il taglio delle accise per concentrare le risorse sugli aiuti contro il caro bollette.
«Ma se i rialzi dovessero essere strutturali – assicura – il governo è pronto intervenire di nuovo». Quanto al gas «se il trend di calo dei prezzi proseguirà, già a fine gennaio avremmo effetti positivi sulle bollette». Intanto il governo incassa la tenuta degli stoccaggi, «grazie al piano di contenimento di consumi ed al clima mite» e conferma il cronoprogramma per l’entrata in servizio dei nuovi rigassificatori.
Sullo stop al taglio delle accise il ministro osserva che «quando è stato previsto il primo intervento sulle accise, con il precedente governo, ero vice ministro per lo Sviluppo economico. È stato fatto perché ci rendevamo conto che il prezzo sopra i due euro al litro era insostenibile per le famiglie e le imprese. In fase di approvazione della Legge di Bilancio abbiamo fatto un esame delle priorità e in questo ragionamento abbiamo deciso di intervenire stanziando 21 miliardi di euro contro il caro bollette. Con i livelli attuali di prezzo del gas e del petrolio, io credo che un eventuale sforamento dei 2 euro sarebbe solo speculazione. E comunque, se il prezzo dei carburanti dovesse tornare a crescere in modo stabile e significativo, il governo è pronto a intervenire».
Tornando ai prezzi, salgono con forza le medie settimanali dei prezzi di benzina, gasolio e Gpl, in calo il metano. La benzina self service è a 1,693 euro/litro (+57 millesimi, valori arrotondati), servito a 1,841 euro/litro (+59). Diesel rispettivamente a 1,757 euro/litro (+55) e 1,905 euro/litro (+57). Gpl servito a 0,774 euro/litro (+8), metano a 2,352 euro/kg (-36). Sempre sui minimi storici lo “sconto” pompe bianche, a 2 millesimi sulla benzina self service e a 11,9 cent sul servito; azzerato sul gasolio self e a 11,9 cent sul servito. In lieve calo il sovrapprezzo per chi fa il pieno in autostrada rispetto alla rete ordinaria: 9,7 cent/litro per la benzina self e 8,7 per il gasolio self, 21,3 per la benzina servito e 20,3 per il gasolio servito. Sempre contrastato l’andamento dei margini lordi: benzina a 21 cent/litro (-1,1 cent, media 12 mesi a 22 cent), gasolio a 20,1 cent (+0,5, media dei 12 mesi a 20,2 cent).
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