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I diritti del lavoratore che fa volontariato

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(@paolo-florio)
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Esaminiamo in dettaglio i diritti retributivi e contributivi dei lavoratori che si impegnano come volontari della protezione civile.

Cosa succede quando un dipendente decide di dedicare parte del suo tempo alla protezione civile come volontario? Quali sono i suoi diritti e i suoi doveri? Può ad esempio chiedere un permesso dal lavoro e, nello stesso tempo, non essere licenziato ma anzi vedersi riconoscere comunque lo stipendio? E il datore di lavoro, come deve comportarsi? Queste domande possono emergere quando un lavoratore decide di aiutare ad esempio le popolazioni vittime di alluvioni, terremoti e altre calamità naturali. 

Nel seguente articolo esamineremo in dettaglio le regole relative ai diritti e ai doveri dei lavoratori che offrono la propria attività come volontari della protezione civile, con particolare attenzione alla retribuzione e ai contributi.

Quali diritti ha un dipendente che si impegna come volontario della protezione civile?

Un lavoratore che si impegna come volontario della protezione civile ha diritto a chiedere al datore di lavoro di assentarsi per attività di soccorso e assistenza in occasione di calamità naturali o catastrofi. 

Durante l’assenza, il lavoratore ha diritto al mantenimento del posto di lavoro e del trattamento economico e previdenziale, nonché alla copertura assicurativa. In pratica, non può essere licenziato se si assenta dal lavoro ma anzi ha diritto a vedersi riconosciuto lo stipendio e il versamento dei contributi previdenziali.

Quanto tempo può assentarsi un lavoratore volontario della protezione civile?

Il dipendente può assentarsi: 

  • fino a 60 giorni consecutivi in caso di situazioni di emergenza di rilievo nazionale;
  • fino a 30 giorni per eventi calamitosi di origine nazionale o derivanti dall’attività dell’uomo.

Queste regole valgono anche per altri tipi di volontariato?

Sì, queste regole si applicano anche agli appartenenti alla Croce Rossa Italiana e ai volontari che svolgono attività di assistenza sociale e igienico/sanitaria.

Quali sono i diritti del datore di lavoro?

Il datore di lavoro ha diritto al rimborso degli emolumenti versati al dipendente impegnato come volontario. Per ottenerlo, deve presentare una richiesta al Dipartimento della Protezione Civile entro due anni dal termine dell’intervento.

Poniamo il caso di Tizio, un impiegato che decide di dedicare parte del suo tempo al volontariato nella protezione civile. Durante un’emergenza di rilievo nazionale, Tizio si assenta dal lavoro per 45 giorni. In questo caso, Tizio ha diritto al mantenimento del suo posto di lavoro e del suo trattamento economico e previdenziale. Allo stesso tempo, il datore di lavoro di Tizio ha diritto a richiedere il rimborso degli emolumenti versati a Tizio durante la sua assenza.

 
Pubblicato : 29 Maggio 2023 18:30