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I creditori possono pignorare i beni del fondo patrimoniale?

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(@angelo-forte)
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Le cose di proprietà dei coniugi possono essere tutte pignorate dai creditori?

Spesso si sente parlare di fondo patrimoniale. Per la legge [1] esso è quell’insieme di beni (mobili registrati come un autoveicolo, immobili come case o fondi agricoli, titoli di credito, denaro) che hanno lo scopo di soddisfare le esigenze del nucleo familiare. Ma i creditori possono pignorare i beni del fondo patrimoniale? E’ questa una delle domande che si pone chi intende dar vita e costituire un fondo patrimoniale. Nell’articolo che ci apprestiamo a scrivere analizzeremo come nasce un fondo patrimoniale, come funziona e se i creditori possono pignorare i beni che ne fanno parte. Non bisogna nascondere, infatti, che molto spesso si ricorre al fondo patrimoniale proprio per tentare di mettere al sicuro alcuni beni dalle mire dei creditori. Non è questo però lo scopo per cui la legge italiana ha introdotto nel nostro ordinamento il fondo patrimoniale. Difatti il fondo patrimoniale è concepito per soddisfare nella maniera più conveniente le esigenze attuali e future della famiglia e non come schermo per mettere al riparo i beni che ne fanno parte. Nell’articolo seguente vedremo pertanto se il fondo patrimoniale possa realmente soddisfare questa necessità di protezione dei beni dalle aggressioni dei creditori.

Nascita e funzionamento del fondo patrimoniale

Diciamo innanzitutto che il fondo patrimoniale nasce con un atto pubblico [2].

Il coniuge o i coniugi devono recarsi quindi da un notaio per concretizzare la nascita di un fondo patrimoniale.

Anche un terzo può decidere di dar vita ad un fondo patrimoniale recandosi da un notaio e facendo stilare un atto pubblico (o inserendo apposita disposizione nel proprio testamento) con cui in pratica donerà alcuni suoi beni assegnandoli al fondo patrimoniale.

Una coppia può decidere di far nascere un fondo patrimoniale a favore della famiglia di un figlio; al fondo potrà essere assegnata ad esempio una casa e delle azioni; per far questo la coppia dovrà recarsi da un notaio per sottoscrivere l’atto pubblico che darà vita al fondo patrimoniale

Il fondo patrimoniale funziona nel seguente modo:

  • i frutti dei beni inclusi nel fondo (il canone di locazione di un immobile) vanno utilizzati per i bisogni della famiglia e sono amministrati applicando le regole stabilite per la comunione legale (le decisioni vanno adottate pertanto d’intesa fra i coniugi anche se la proprietà dei beni del fondo è di uno solo di loro [3]);
  • la vendita dei beni del fondo, in presenza di figli minorenni, va necessariamente autorizzata dal tribunale e soltanto nel caso in cui esista necessità o utilità evidente (è però possibile stabilire nell’atto costitutivo del fondo che per vendere sia sufficiente il consenso dei coniugi); se invece la coppia non ha figli minorenni la vendita dei beni del fondo necessita solo del loro consenso (se però i beni sono stati dichiarati alienabili nell’atto costitutivo del fondo essi possono essere messi in vendita e venduti anche per iniziativa di un solo coniuge[4]);
  • il fondo patrimoniale si estingue quando il matrimonio viene annullato, sciolto o cessano i suoi effetti civili; in presenza di minori il fondo però dura fino al raggiungimento della maggiore età da parte dell’ultimo figlio [5].

Il fondo patrimoniale nasce con un atto pubblico notarile

I creditori possono pignorare i beni assegnati al fondo patrimoniale?

I beni assegnati al fondo patrimoniale sono davvero esclusi dai tentativi di pignoramento che i creditori potrebbero avviare?

Iniziamo a dire che:

  • la legge [6] precisa che tutti i beni che costituiscono il fondo patrimoniale sono pignorabili solamente per pagare debiti assunti per soddisfare esigenze familiari.

Come si possono individuare, secondo la giurisprudenza [7], i debiti da considerare sorti per sostenere bisogni della famiglia?

Eccome un elenco:

  • debiti sorti per sostenere le spese indispensabili per l’amministrazione ordinaria e straordinaria, il miglioramento e l’incremento dei beni che fanno parte del fondo (ad esempio manutenzioni ordinarie della casa inclusa nel fondo);
  • debiti assunti per affrontare le esigenze ordinarie della vita dei membri della famiglia, il loro mantenimento, il loro sviluppo ed il potenziamento delle loro capacità lavorative.

Pertanto se la famiglia ha un debito del tipo di quelli che abbiamo appena descritto, i creditori potranno eseguire il pignoramento dei beni assegnati al fondo patrimoniale.

Se invece il debito nacque per esigenze estranee ai bisogni familiari, allora i creditori non potranno eseguire il pignoramento dei beni del fondo se conoscevano tale estraneità (spetterà al debitore provare al giudice che il creditore conosceva l’estraneità del debito rispetto alle esigenze di famiglia).

I debiti sorti per mantenere i beni personali di un figlio e quelli sorti prima delle nozze sono debiti estranei alle esigenze familiari

Ricordiamo in conclusione che il creditore, grazie all’azione revocatoria, può ottenere dal giudice una sentenza che dichiari inefficace nei suoi confronti l’atto pubblico con cui nasce il fondo patrimoniale alle seguenti condizioni:

  • sia provato che il debitore era consapevole che il dar vita al fondo patrimoniale procurava danno al creditore perché gli sottraeva beni da pignorare;
  • se l’atto da cui ha origine il fondo patrimoniale è posteriore all’assunzione del debito.

Vincendo la causa avviata con l’azione revocatoria, il creditore sarà poi in grado di pignorare i beni del fondo patrimoniale pure se il debito fu contratto per sostenere ed esaudire esigenze familiari.

I beni del fondo patrimoniale sono pignorabili in alcuni casi

 
Pubblicato : 23 Dicembre 2023 07:45