Una guida pratica per il lettore per capire come si iscrive una causa a ruolo.
Sarà capitato a tanti di dover iniziare un procedimento giudiziale.
È bene sapere che il primo passo da compiere è quello di iscrivere la causa in quegli elenchi presenti in ogni foro, divisi per macro aree (ordinario, lavoro, previdenza, immigrazione).
L’atto che sancisce l’inizio del procedimento è proprio la nota di iscrizione a ruolo.
Questa è un’istanza, rivolta al cancelliere, con cui si chiede di iscrivere la causa nel ruolo generale [1], che è il registro che raccoglie tutti i processi pendenti davanti a ciascun giudice.
V’è da premettere che con l’avvento del processo telematico, praticamente in tutti i settori del diritto (civile, penale, amministrativo, cassazione), tale atto perderà progressivamente importanza ed applicazione pratica, perché i redattori di buste telematiche, nel momento della formazione della busta, generano essi stessi una nota che in automatico recherà tutti i dati della controversia inoltrata.
V’è inoltre da sapere che dalla data del 30.6.2023 è entrato in vigore il processo telematico anche dinanzi al Giudice di Pace: pertanto alla vecchia nota cartacea si sostituirà la nota di iscrizione a ruolo telematica.
Ma è opportuno capire, quale atto introduttivo e ricompreso in una iscrizione telematica, come si compila una nota di iscrizione a ruolo.
La compilazione della nota di iscrizione – indicazione del Giudice
Occupiamoci ora, con passaggi semplici e pratici, della compilazione della nota, prendendo come modello quella cosiddetta “a barre”, anch’essa generata da un programma gratuito fornito dal Consiglio Nazionale Forense [2], che ha soppiantato ormai la vecchia nota di iscrizione cartacea.
La prima schermata richiede l’autorità giudiziaria presso la quale va iscritta la controversia: occorre selezionare il luogo del giudice, indicato massivamente per ragione.
Selezionata la regione, il sottomenù che si apre indica praticamente tutte le località della Regione in cui si trovi un’autorità giudiziaria: ad esempio, aprendo la Regione Calabria e posizionandosi sulla provincia di Cosenza, compare il seguente menù:
- giudice di pace
- pretura circondariale (soppressa da tempo)
- procura della repubblica presso il tribunale
- procura della repubblica presso il tribunale – giudice unico
- procura della repubblica presso la procura circondariale (soppressa da tempo)
- tribunale ordinario
- tribunale ordinario – giudice unico
- ufficio di sorveglianza
La scelta del ruolo
Con l’espressione ruolo, si intende quel tipo di procedimento che si va ad iniziare.
Selezionato l’ufficio competente (come visto in precedenza), il programma richiede il tipo di procedimento da iscrivere tra i seguenti ruoli generali:
- affari civili
- lavoro
- volontaria giurisdizione
- esecuzioni mobiliari ed immobiliari
- procedure concorsuali
- giudice di pace
I dati essenziali della causa
Effettuata tale selezione, si apre il menù dei dati della controversia; in esso va indicata:
- la tipologia di parte tra attore-istante-ricorrente o convenuto-controparte-resistente
- il tipo di atto introduttivo tra citazione-istanza-ricorso-altro;
- il grado di giudizio tra primo grado – appello – primo grado opposizione a decreto ingiuntivo – primo grado giudizio di merito a seguito di cautelare;
- c’è un menù a parte per giudizio di riassunzione a seguito di sentenza della Cassazione e opposizione all’esecuzione ex art. 615 cpc;
- il valore della controversia o il valore della domanda riconvenzionale
L’oggetto della controversia
Nella schermata successiva, c’è il menù dell’oggetto della controversia: la scelta è guidata tra i 4 menù di:
- speciali sommari;
- affari generali;
- volontaria giurisdizione / camera di consiglio;
- affari amministrativi / stragiudiziali/ non contenziosi.
All’interno di tali 4 macrogruppi, occorrerà poi selezionare il tipo di ruolo e l’oggetto specifico della controversia: con tale operazione, risulterà agevole il reperimento del codice della controversia, abbinato al tipo di procedimento da iscrivere.
Compilati tutti i campi, avendo individuato correttamente il tipo di controversia da iscrivere abbinata al codice corrispondente (che serve al Ministero a fini statistici), c’è un’ulteriore schermata ove inserire l’importo del contributo unificato e la modalità di versamento (tra versato – esente – a debito); se la controversia viene introdotta con citazione, occorrerà altresì indicare la data dell’udienza di comparizione (che viene determinata dall’attore).
L’indicazione delle parti in causa
La schermata successiva è quella dei dati delle parti; in essa andranno indicati:
- cognome o denominazione (per le imprese e le società)
- nome
- data di nascita
- luogo di nascita
- codice fiscale
Facoltativa è poi l’indicazione dell’indirizzo di residenza, la mail o pec della parte.
La schermata successiva è dedicata ai dati del procuratore della parte: bisognerà selezionale il legale già inserito o, se non fatto in precedenza, compilare il menù con i dati del legale: cognome e nome – CF – pec – indirizzo e luogo di ubicazione studio.
La stessa operazione andrà indicata per la controparte, con la facilitazione che non tutti i campi dovranno essere compilati, ma obbligatoriamente occorrerà inserire il cognome o denominazione della parte e la sua natura (persona fisica, persona giuridica, ente pubblico o religioso, consorzio, condominio, etc), oltre il codice fiscale.
Nell’ultima schermata, indicata la denominazione del file, il programma genererà la nota di iscrizione recante tutti i dati in precedenza elencati, con in basso i codici a barre, che verranno letti dal cancelliere che risparmierà tempo rispetto al caricarli manualmente.
Stampata la nota, che andrà datata e sottoscritta dal legale incaricato, essa sarà pronta per l’iscrizione presso il giudice investito della controversia.