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Gratuito patrocinio: i nuovi limiti di reddito

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(@paolo-remer)
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Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che adegua gli importi per l’ammissione al costo della vita rilevato ogni due anni dall’Istat.

Cambia il limite per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, comunemente detto gratuito patrocinio. Il ministero della Giustizia ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale [1] il Decreto di adeguamento periodico dell’importo stabilito dalla legge [2].

La soglia è stata aumentata rispetto ai valori precedenti, per tenere conto dell’incremento dell’inflazione nell’ultimo biennio, che secondo le rilevazioni dell’Istat è stata pari al 9,4%. Ecco quali sono i limiti di reddito per il gratuito patrocinio valevoli nel 2023 e anche in seguito, fino al prossimo decreto biennale.

Patrocinio a spese dello Stato: il nuovo limite di reddito

Il nuovo limite di reddito per beneficiare del patrocinio a spese dello Stato è ora pari a 12.838,01 euro (il precedente, stabilito nel 2021, era di 11.746,68 euro).

Potrà quindi essere ammesso al gratuito patrocinio chi ha percepito un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi, risultante dall’ultima dichiarazione, non superiore a questo importo.

Quanto non devi superare per avere il gratuito patrocinio?

Con i nuovi limiti, dal 2023 la cifra da non superare per avere diritto al patrocinio a spese dello Stato è di 12.838,01 euro. Prosegui la lettura: ti spieghiamo come calcolarla esattamente.

Patrocinio a spese dello Stato: ammesso chi non supera 12.838,01 euro euro di reddito annuo.

L’adeguamento biennale degli importi

La cifra che abbiamo esposto è il frutto dell’adeguamento biennale delle soglie di reddito alle variazioni del costo della vita accertate dall’Istat sulla base delle rilevazioni dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

Ad aprile 2023 c’era stato un inaspettato abbassamento del limite di reddito per accedere al gratuito patrocinio, che era sceso a soli 11.734,93 euro, perché le rilevazioni erano state basate sul biennio più antico, dal 1°luglio 2018 al 30 giugno 2020. Erano, quindi, sfuggiti i consistenti aumenti dell’inflazione avvenuti nel periodo più recente, nel biennio 2020/2022.

Un “pasticciaccio” che aveva sollevato le proteste degli avvocati ed ha fatto correre ai ripari il ministero della Giustizia, che nel giro di un mese ha provveduto ad emanare il nuovo decreto di cui ti abbiamo parlato, elevando il limite per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato a 12.838,01 euro.

Gratuito patrocinio: quali redditi considerare

Tra i redditi da considerare per il calcolo della soglia di ammissione al patrocinio a spese dello Stato rientrano tutte le tipologie di redditi imponibili ai fini delle imposte sui redditi (da lavoro dipendente, autonomo, d’impresa, di capitale, fondiari, ecc. fino ai redditi diversi o derivanti da attività illecite), compresi quelli esenti dall’Irpef o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o sostitutiva, che dunque sarebbero esclusi dalla base imponibile ai fini fiscali.

Rileva, quindi, la capacità economica del richiedente considerata nel suo complesso, tant’è che viene compreso anche l’importo dell’assegno di mantenimento percepito dall’ex coniuge ed il Reddito di cittadinanza.

Gratuito patrocinio: come calcolare il reddito imponibile

Ti ricordiamo che nel calcolo del reddito rientra non solo quello percepito dal richiedente ma anche quello dei familiari conviventi, che si sommano al suo, tranne nei casi in cui la causa riguardi diritti personalissimi (come quelli attinenti al nome o alla riservatezza) o in conflitto con quelli degli altri membri della famiglia (ad esempio, un giudizio di separazione coniugale). Nei giudizi penali, il limite di reddito viene aumentato di 1.032,91 euro per ogni familiare convivente.

Quando spetta sempre l’avvocato gratis

Infine, ci sono alcuni reati, come la violenza sessuale, per i quali i suddetti limiti di reddito non operano: è quindi possibile per le vittime avere il patrocinio a spese dello Stato in tutti i casi. Per conoscere quali sono le ipotesi in cui il criterio del reddito viene derogato, e perciò spetta l’avvocato gratis, leggi l’articolo “Gratuito patrocinio: quando il reddito non conta“.

Se invece vuoi sapere chi può beneficiare del patrocinio a spese dello Stato e come presentare la domanda di ammissione leggi “Gratuito patrocinio: chi può richiederlo” e consulta la “Guida al gratuito patrocinio con il nuovo limite di reddito“.

 
Pubblicato : 13 Luglio 2023 16:28