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Gli obblighi in materia di salute nei luoghi di lavoro

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(@valentina-azzini)
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Quali obblighi ha il preposto

Utilizzo di idonea segnaletica e di dispositivi di protezione, formazione in materia di sicurezza, prudenza e attenzione alle istruzioni fornite dal datore: con il rispetto delle regole si possono evitare gli incidenti sul lavoro

Sei stato assunto da un’azienda e subito ti è stato imposto di frequentare un corso in materia di sicurezza sul lavoro; inoltre sei stato dotato di tutti i dispositivi di protezione personali idonei ad evitare che tu possa infortunati nello svolgimento delle tue mansioni e sei stato invitato alla prudenza e al rispetto delle indicazioni ricevute in materia di salute e sicurezza. Ti chiedi se tutto ciò non sia forse eccessivo e quali siano gli obblighi tuoi e dell’azienda in materia di salute nei luoghi di lavoro. La materia è molto ampia e complessa, vediamo però di capire in questo breve articolo quali siano i principali obblighi del datore e dei lavoratori al fine di prevenire malattie professionali e incidenti sul lavoro. Il diritto alla salute è infatti considerato dal nostro lineamento giuridico di estrema importanza un diritto costituzionalmente garantito che deve essere rispettato soprattutto nei luoghi di lavoro ove ci si trova ad operare spesso in molte persone in situazioni di rischio e pericolo.

La tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro

Il diritto alla salute alla sicurezza nei luoghi di lavoro ha importanza fondamentale nel nostro ordinamento, tanto da trovare tutela addirittura a livello costituzionale.
La sicurezza sul lavoro, in particolare, è il diritto ad avere un impiego che non esponga il lavoratore a rischi possibili per la propria salute fisica e mentale.
Accanto alle norme costituzionali, è di fondamentale importanza il D.Lgs. n. 81/2008 (c.d. Testo Unico sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro), il quale stabilisce chiaramente che l’iniziativa economica privata imprenditoriale è libera, ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale, o in modo tale da recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana, così ponendo immediatamente al centro dell’attenzione il diritto alla salute dei lavoratori.

Per poter trovare attuazione, il diritto alla salute e alla sicurezza deve essere rispettato sia dalla parte datoriale, che dai singoli lavoratori. Solo così si potranno evitare, o quantomeno prevenire, incidenti o infortuni sul lavoro e malattie professionali.

Gli obblighi del datore di lavoro

L’art. 1187 del Codice civile impone al datore di lavoro di tutelare la salute e la sicurezza dei propri dipendenti sul luogo di lavoro. L’obbligo di tutela della salute e della sicurezza è infatti, come detto, uno tra i principali obblighi incombenti sulla parte datoriale.

Per tutela della salute e della sicurezza non deve intendersi solamente l’obbligo di preservare i propri dipendenti da eventuali incidenti sul lavoro e malattie professionali, ma anche quello di impedire che i lavoratori siano vittime di vessazioni e pressioni (c.d. “mobbing”) da parte,  non solo del datore, ma anche di colleghi di ufficio.
La tutela della salute in ambito lavorativo è dunque intesa in senso molto ampio.

Il datore di lavoro dovrà dunque adottare tutta una serie di misure volte a proteggere i propri dipendenti da rischi ed eventi che possono recare loro danno.
Tali misure si possono distinguere in:

  • misure di prevenzione
  • formazione, monitoraggio e aggiornamento

Le misure a tutela della salute e della sicurezza

Innanzitutto, al fine di tutelare la sicurezza e la salute dei dipendenti sul luogo di lavoro, i datori dovranno fare in modo che i locali aziendali, o comunque il posto di lavoro generalmente inteso, siano ambienti sicuri per i lavoratori.
Questo adempimento potrà essere realizzato, ad esempio:

  • valutando tutti i rischi per la salute e sicurezza
  • programmando misure preventive in funzione dello specifico ambiente di lavoro e dell’attività svolta
  • eliminando ove possibile, o riducendo al minimo il rischio
  • sostituendo ciò che è pericoloso
  • limitando il più possibile il numero di lavoratori potenzialmente esposti a rischi
  • limitando l’utilizzo di agenti chimici
  • dotando i dipendenti di dispositivi di protezione individuale
  • predisponendo misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, incendio, evacuazione, pericolo grave e immediato
  • curando scrupolosamente la manutenzione dei locali e dei macchinari aziendali
  • affiggendo sul luogo di lavoro tutta la segnaletica necessaria per evidenziare eventuali rischi e pericoli e prevenire incidenti

Accanto a queste misure di carattere preventivo, le aziende dovranno puoi garantire la formazione dei dipendenti al momento dell’assunzione, o al più tardi entro pochissimi mesi dall’inizio del rapporto di lavoro. La formazione dei lavoratori dovrà essere attuata attraverso appositi corsi, con costi a carico dell’azienda e garanzia di aggiornamento periodico.

Infine, in ragione della specifica attività svolta e di eventuali patologie da cui fossero affetti, i lavoratori dovranno essere sottoposti a controlli sanitari periodici, al fine di valutare la loro idoneità alle mansioni assegnate e il loro stato di salute.

Il mancato rispetto da parte del datore di lavoro delle norme in materia di salute sicurezza sul lavoro e degli obblighi formativi rispetto ai propri dipendenti è sanzionato  con l’arresto da due a quattro mesi,  o l’ammenda da 1.474,21 euro a 6.388,23 euro.

Gli obblighi del lavoratore

Oltre ai predetti obblighi sussistenti in capo al datore di lavoro, anche i lavoratori sono tenuti al rispetto delle norme in materia di salute sicurezza sul lavoro e a tenere un comportamento atto ad evitare il verificarsi di incidenti, infortuni e malattie professionali.
Ogni lavoratore deve infatti prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul posto di lavoro, attenendosi alle istruzioni e ai mezzi forniti dall’azienda per evitare danni a se stesso e ai propri colleghi.

In particolare, i lavoratori sono tenuti a partecipare ai corsi di formazione in materia di salute e sicurezza organizzati dall’azienda sin dal momento dell’assunzione, nonché ai periodici incontri di aggiornamento sul tema.

Inoltre, i dipendenti debbono utilizzare scrupolosamente i dispositivi di protezione individuale forniti dal datore di lavoro, a rispettare le prescrizioni aziendali nello svolgimento delle proprie mansioni e la segnaletica di pericolo presente sul luogo di lavoro.

Infine, i lavoratori sono tenuti a sottoporsi alle visite mediche periodiche di idoneità alla mansione, eventualmente disposte dal datore.

Il mancato rispetto delle norme in materia di sicurezza e salute può infatti essere motivo di contestazione disciplinare da parte del datore di lavoro e di applicazione delle conseguenti sanzioni disciplinari a carico del dipendente negligente, nonché, qualora dal mancato rispetto delle regole derivi un danno ad azienda e colleghi, di azione risarcitoria.

 
Pubblicato : 24 Settembre 2023 19:00