Furto auto: ultime sentenze
Furto d’auto nel parcheggio del centro commerciale; furto dell’auto lasciata incustodita sulla pubblica via; forzatura della porta di un’autovettura; manomissione del blocco di accensione dell’automobile.
La sottrazione illecita di beni mobili posti nelle aree condominiali, come denaro posto all’interno di un’auto parcheggiata nel cortile condominiale, integra il reato di furto in abitazione. Per ulteriori informazioni, leggi le ultime sentenze sul furto d’auto.
Furto d’auto: denuncia penale
Nell’assicurazione contro i danni, poiché il fatto costitutivo del diritto dell’assicurato all’indennizzo consiste in un sinistro verificatosi in dipendenza di un rischio assicurato e nell’ambito spaziale e temporale in cui la garanzia opera, è su di lui che incombe, ai sensi dell’art. 2697 c.c., l’onere di dimostrare che si è verificato un evento coperto dalla garanzia assicurativa e che esso ha causato il danno di cui si reclama il ristoro; la denuncia in sede penale di determinati fatti delittuosi non è sufficiente a far considerare l’effettivo svolgimento dei fatti così come denunciati (respinta, nella specie, la richiesta di indennizzo avanzata da una società di noleggio veicoli a seguito del furto di una autovettura, atteso che la mera denuncia penale relativa al furto non era di per sé sufficiente per ottenere il corrispondente indennizzo dalla compagnia assicurativa).
Cassazione civile sez. VI, 07/11/2022, n.32637
Simulazione di reato: prova dei rilievi satellitari GPS
I rilevamenti satellitari GPS costituiscono una prova documentale utilizzabile in giudizio anche nel caso in cui i relativi tracciamenti siano stati curati da una società privata che ne gestisce la rilevazione, come accaduto nel caso in esame; infatti, l’attendibilità della rilevazione dei dati che vengono estrapolati dal GPS attiene soltanto alla valutazione della prova e non anche a quello dell’utilizzabilità del supporto satellitare (fattispecie in cui l’imputato era stato accusato di simulazione di reato per avere affermato falsamente di avere subito un furto ad un’auto noleggiata, sostenendo di non averla più ritrovata dopo averla parcheggiata nei pressi di un centro commerciale).
Cassazione penale sez. VI, 17/05/2022, n.25555
Furto di auto nel parcheggio adiacente ad un aeroporto
La struttura privata destinata al parcheggio di veicoli posta nelle adiacenze di un aeroporto e gestita da un soggetto privato, nel caso di furto dell’automezzo ivi posteggiato, non è di per sé assimilabile, ai fini dell’individuazione della disciplina applicabile con specifico riferimento al riconoscimento o meno dell’obbligazione di custodia del mezzo rubato e della conseguente responsabilità “ex recepto” del gestore, alla fattispecie configurabile nel caso di furto di autoveicolo posteggiato nel c.d. parcheggio scambiatore realizzato su area comunale di sosta istituito ai sensi della l. n. 122 del 1989 e dell’art. 7, comma 1, lett. f) del codice della strada.
Cassazione civile sez. II, 16/03/2022, n.8601
Forzatura della portiera di un’auto
Il delitto di furto aggravato dalla violenza sulle cose non concorre con il delitto di danneggiamento delle medesime cose, ma lo assorbe nel caso in cui la violenza si trovi in rapporto funzionale con l’esecuzione della condotta di furto. (Fattispecie in cui la violenza era consistita nella forzatura della portiera di un’auto al fine di potersi impossessare di una lampada-torcia custodita all’interno).
Cassazione penale sez. V, 28/02/2022, n.25953
Furto aggravato dalla violenza sulla cosa
In tema di furto, la circostanza aggravante della violenza sulle cose si realizza tutte le volte in cui il soggetto faccia uso di energia fisica provocando la rottura, il guasto, il danneggiamento, la trasformazione, il mutamento di destinazione della cosa altrui o il distacco di una componente essenziale ai fini della funzionalità, tali da rendere necessaria un’attività di ripristino per restituire alla “res” la propria funzionalità. (Fattispecie relativa al furto degli pneumatici di un’auto).
Cassazione penale sez. V, 25/02/2022, n.13431
Causa impeditiva o estintiva del diritto all’indennizzo
Alcune tipologie di eventi oggetto di copertura assicurativa sono facilmente accertabili (ad esempio l’incendio); altri, invece, non sono di facile dimostrazione, perché caratterizzati da un fatto negativo/elusivo. L’ipotesi tipica è il furto di auto, che per comune esperienza avviene in un momento nel quale il proprietario si allontana dal mezzo lasciandolo in luogo pubblico e si accorge della sottrazione soltanto nel momento in cui fa ritorno al punto in cui il bene era stato temporaneamente lasciato.
In tali situazioni è frequente che nessuno sia presente, per cui spesso il danneggiato non può far altro che formalizzazione in denuncia il reato e tale adempimento – costituito sostanzialmente da una dichiarazione unilaterale proveniente dallo stesso danneggiato – rappresenta l’unico supporto probatorio della pretesa indennitaria che, ovviamente, deve essere vagliata alla luce di ogni elemento indiziario allegato dall’assicurazione convenuta allo scopo di porre in dubbio la valenza dichiarativa della denuncia.
Tribunale Bari sez. II, 21/01/2022, n.246
Furto: casistica e responsabilità del soggetto rimasto in auto
In tema di furto in un esercizio commerciale è dirimente in ordine alla responsabilità del soggetto appostato nell’auto la circostanza che egli fosse destinato a ricevere, volta per volta, la merce che il complice prendeva dal negozio e gli consegnava al fine di non riempirsi di beni trafugati ed aumentare il rischio di essere scoperti. Non avendo, a rigor di logica, alcun senso procedere nel fare spesa prendendo un prodotto alla volta.
Corte appello Ancona, 10/01/2022, n.2005
Onere della prova in caso di polizza per furto d’auto
In tema di polizza per furto d’auto, l’assicurato ha l’onere di provare l’avvenuto furto al fine di ottenere l’indennizzo dovuto dall’assicurazione. In difetto di elementi di prova certi, precisi e concordanti circa la sottrazione dell’autovettura ad opera di ignoti, appare legittimo il diniego di indennizzo opposto dalla compagnia assicurativa.
Corte appello Milano sez. IV, 09/09/2021, n.2616
Furto di automobile
In tema di furto, sussiste l’aggravante dell’esposizione della cosa alla pubblica fede nel caso di chiusura a chiave delle serrature delle portiere dell’auto parcheggiata sulla pubblica via, in quanto detto accorgimento non costituisce un grave ostacolo all’azione furtiva.
Tribunale Nocera Inferiore, 02/07/2021, n.1082
Assicurazione contro il furto ed onere probatorio
In tema di polizza per furto d’auto, l’assicurato ha l’onere di provare l’avvenuto furto al fine di ottenere l’indennizzo dovuto dall’assicurazione. In difetto di elementi di prova certi, precisi e concordanti circa la sottrazione dell’autovettura ad opera di ignoti, appare legittimo il diniego di indennizzo opposto dalla compagnia assicurativa.
Ne discende che sull’assicurato incombe non soltanto la prova del titolo negoziale posto a fondamento della propria pretesa, ma anche la dimostrazione dell’effettivo verificarsi dell’evento dedotto a rischio. Con l’ulteriore precisazione che non è sufficiente a dimostrare l’asserita sottrazione la sola denuncia presentata all’autorità di polizia, che consiste in una dichiarazione della stessa parte interessata alla riscossione dell’indennizzo.
Tribunale Biella, 04/12/2020, n.224
Diniego dell’assicurazione al risarcimento
Di fronte al diniego alla richiesta di liquidazione del risarcimento danni dovuto da parte dell’assicurazione al contraente che ha subito il furto dell’autovettura per ciò assicurata, il giudice ingiunge con decreto provvisoriamente esecutivo, l’assicurazione a procedere al pagamento della somma richiesta oltre alle spese e compensi professionali.
Giudice di pace Milano, 03/02/2020
Furto di una automobile parcheggiata con custodia a tariffa oraria
In caso di perdita della cosa depositata in seguito a furto, il depositario non si libera della responsabilità “ex recepto” provando di avere usato nella custodia la diligenza del buon padre di famiglia di cui all’articolo 1768 del Cc, ovvero di avere disposto un adeguato servizio di vigilanza, ma deve provare, ex articolo 1218 del Cc, che l’inadempimento sia derivato da causa a lui non imputabile. Ciò vale anche in relazione al contratto di parcheggio in luogo chiuso di un’autovettura, che è pacificamente assimilabile al contratto di deposito. Nel caso di specie, avente a oggetto la richiesta di danni a seguito del furto di una automobile parcheggiata con custodia a tariffa oraria, il Tribunale ha accolto la domanda in quanto il convenuto non ha fornito la prova di cui all’articolo 1218 del Cc.
Tribunale Salerno sez. II, 11/08/2020, n.2026
Furto: la sorveglianza
In tema di furto, l’aggravante dell’esposizione alla pubblica fede può essere esclusa dalla presenza di una sorveglianza esercitata sulla cosa solo se questa formi oggetto di una diretta e continua custodia da parte del proprietario o di altra persona addetta. Di conseguenza, non è idonea a fare venire meno la sussistenza della suddetta aggravante una sorveglianza generica della polizia o una sorveglianza che, per sua natura, è solo saltuaria ed eventuale, anche se specificamente esercitate dal possessore o da altri.
Nel caso di specie, avente a oggetto il furto di una automobile parcheggiata sulla via pubblica, la Corte d’appello ha fermamente respinto la tesi difensiva secondo la quale l’aggravante ex articolo 625, n. 7, del Cp sarebbe inconfigurabile perché l’automobile sottratta era parcheggiata, al momento del furto, sotto l’abitazione della vittima, la quale poteva esercitare su di essa una sorveglianza continua.
Corte appello Napoli sez. III, 28/01/2020, n.511
Falsa denuncia di furto di un’auto per incassare il premio assicurativo
L’oggetto materiale del delitto di cui al comma 1 dell’art. 642 c.p. – che punisce tra l’altro chi distrugga, disperda, deteriori od occulti un bene al fine di trarre vantaggio da un contratto assicurativo – può consistere unicamente in cosa di proprietà dell’agente, sicché il reato non sussiste quando la condotta riguardi un bene posseduto dallo stesso agente in forza di un titolo non attributivo della titolarità dello stesso.
(Fattispecie relativa alla falsa denuncia di furto di un’auto per incassare il premio assicurativo, presentata dal figlio della proprietaria, intestatario del contratto di finanziamento per l’acquisto, in cui la Corte ha ritenuto che il fatto avrebbe potuto essere qualificato come truffa).
Cassazione penale sez. II, 30/10/2019, n.51088
Polizza per furto d’auto
In tema di polizza per furto d’auto, non costituisce prova rilevante, ai fini della concessione dell’indennizzo, la deposizione generica di un teste, che riporti la circostanza della presenza in una data via della città del veicolo, poiché di rilevanza sostanzialmente nulla, in quanto vertente sul fatto della dichiarazione di una parte e non sul fatto oggetto dell’accertamento, fondamento storico della pretesa.
Né basta a dimostrare l’asserita sottrazione, la sola denuncia presentata all’autorità di polizia, che consiste in una dichiarazione della stessa parte interessata alla riscossione dell’indennizzo.
Tribunale Parma, 11/02/2019, n.243
Simulazione di reato
Integra il delitto di simulazione di reato la presentazione, da parte dell’utilizzatore di un’auto in locazione finanziaria, di una falsa denunzia-querela di furto, a nulla rilevando l’omessa proposizione della denunzia di furto da parte della società concessionaria.
Cassazione penale sez. VI, 12/12/2018, n.2171
Furto di auto sulla pubblica via
In caso di furto di autovettura lasciata incustodita sulla pubblica via, la circostanza aggravante della esposizione per consuetudine alla pubblica fede, non presupponendo la predisposizione di un qualsiasi mezzo di difesa avverso eventuali azioni criminose, sussiste anche se l’autovettura sia stata lasciata con gli sportelli aperti e le chiavi inserite nel cruscotto.
Tribunale Napoli sez. I, 07/11/2018, n.10419
Furto d’auto nel parcheggio del centro commerciale
E’ integrata la circostanza aggravante della esposizione della cosa per necessità, consuetudine, destinazione alla pubblica fede nel furto di un’autovettura lasciata all’interno di un parcheggio di un centro commerciale anche se in presenza di un circuito di videosorveglianza poiché non vi è una persona impegnata in modo costante a visionare le immagini che stavano scorrendo in diretta.
Tribunale Torre Annunziata, 10/09/2018, n.2300
Forzatura del blocco di accensione
È da ritenersi integrata l’aggravante di cui all’art. 625 c.p. n. 2 nel caso di furto di autovettura se all’interno della stessa vengono rinvenuti tipici strumenti funzionali ad aprire le portiere delle automobili e soprattutto se vi è la constatata forzatura del blocco di accensione.
Corte appello L’Aquila, 18/05/2018, n.1341
Furto di auto e presenza di chiavi nel cruscotto
In tema di furto di autoveicoli posteggiati sulla pubblica via, la presenza delle chiavi di accensione nel cruscotto non osta alla configurabilità della circostanza aggravante di cui all’articolo 625 n. 7 del Cp. Tale circostanza, invero, non presuppone la predisposizione di un qualche mezzo di difesa avverso eventuali azioni criminose, bensì solo che il bene oggetto di furto sia per consuetudine esposto alla fede pubblica, ovvero che il proprietario del bene faccia affidamento sul senso di rispetto verso la proprietà altrui.
Ciò posto, nel caso di specie, il tribunale ha riconosciuto l’aggravante de qua in capo all’imputato che aveva rubato un furgone, parcheggiato temporaneamente sulla pubblica via, aperto e con le chiavi nel cruscotto.
Tribunale Ferrara, 23/03/2018, n.92
Auto parcheggiata nel cortile condominiale
Integra il reato di furto in abitazione la sottrazione illecita di beni mobili posti all’interno di aree condominiali, anche quando le stesse non siano nella disponibilità esclusiva dei singoli condomini (fattispecie relativa al furto di denaro dall’auto parcheggiata in un cortile condominiale).
Cassazione penale sez. IV, 14/02/2018, n.15200
Aggravante della pubblica fede
Il furto di beni, situati all’interno di una vettura parcheggiata sulla pubblica via è aggravato, ai sensi dell’art. 625, n. 7, c.p., tanto nell’ipotesi in cui i beni siano parte integrante del veicolo, quanto nel caso in cui siano temporaneamente abbandonati nell’auto per far fronte ad una situazione di necessità.
Cassazione penale sez. IV, 30/01/2018, n.14549
Furto dell’auto ereditata
In tema di furto non può essere considerata res derelicta un’autovettura ereditata per la quale non sia stato ancora fatto il passaggio di proprietà. (Nel caso di specie, era stata rubata un’autovettura parcheggiata sulla pubblica via intestata ancora ad un defunto).
Corte appello L’Aquila, 18/05/2018, n.1341
Furto d’auto e duplicazione di targhe automobilistiche
In tema di furto d’uso, l’uso momentaneo che caratterizza la fattispecie tipica deve essere conforme alla natura e alla destinazione della cosa sottratta.
(Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto non configurabile il reato di furto d’auto, in relazione alla sottrazione di targhe automobilistiche da un’autovettura per il tempo necessario a duplicarle illecitamente, con successiva loro riapposizione sul veicolo.)
Cassazione penale sez. V, 26/06/2017, n.42048
Manomissione del blocco di accensione e aggravante
La manomissione del blocco di accensione previa forzatura della porta anteriore del veicolo di un’autovettura parcheggiata sulla pubblica via in orario notturno integra l’ipotesi di furto aggravato di cui all’art. 625 n. 2 e 7 c.p. (Nel caso di specie, si trattava di tentato furto).
Tribunale Napoli Nord sez. II, 22/07/2016, n.1536
Assicurazione furto veicolo
La previsione contrattuale che subordina l’operatività della garanzia assicurativa alla conservazione di tutte e due le chiavi (così da poter restituire la seconda, in caso di furto del veicolo) non si risolve nella imposizione di un onere atto a determinare lo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto, in quanto determina a carico dell’assicurato un mero obbligo di conservazione della seconda chiave in funzione della sua restituzione in caso di furto dell’autovettura.
Cassazione civile sez. III, 15/07/2016, n.14422
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