Furto al supermercato: conseguenze
Taccheggio: cosa si rischia? In cosa consiste l’aggravante dell’esposizione alla pubblica fede? La videosorveglianza e le placche antitaccheggio escludono il reato?
A volte rubare può essere davvero semplice: è sufficiente allungare la mano, prendere l’oggetto e nasconderlo in tasca o nella borsa. A questa facilità corrisponde, però, una risposta sanzionatoria piuttosto severa da parte della legge, se solo si considera che le pene possono arrivare fino a sei anni di reclusione. Quanto appena detto è evidente nel caso di furto al supermercato.
Le conseguenze di questo reato possono essere davvero gravi se solo si pensa che, secondo la legge, rubare in un supermercato costituisce un’ipotesi di furto aggravato dall’esposizione alla pubblica fede. In altre parole, chi commette un furto all’interno di un supermarket, di un grande magazzino o di negozio ad esso equiparabile, merita una punizione più severa rispetto al cosiddetto “furto semplice”, quello cioè realizzato senza ricorrere a particolari astuzie o stratagemmi. Se l’argomento t’interessa, prosegui nella lettura: vedremo insieme quali sono le conseguenze di un furto al supermercato.
Furto al supermercato: cosa dice la legge?
Come anticipato in premessa, il furto al supermercato costituisce un’ipotesi di furto aggravato dall’esposizione dei beni alla pubblica fede. Cosa vuol dire?
Significa che, secondo la legge, chi ruba al supermercato merita una pena più severa in quanto approfitta del fatto che, per necessità, i prodotti al suo interno sono esposti al pubblico, con la conseguenza che chiunque può prenderli e, eventualmente, rubarli.
L’esposizione alla pubblica fede è infatti la condizione di quei beni che, per consuetudine, necessità o destinazione naturale, sono raggiungibili da chiunque e, quindi, potenzialmente “aggredibili” in qualsiasi momento.
Si pensi all’auto parcheggiata in strada, alla cassetta della posta oppure alle pareti esterne di un edificio: tutti questi beni, esattamente come quelli in un supermercato, sono esposti alla pubblica fede in quanto chiunque può raggiungerli e commettere un illecito.
È per questo motivo che il furto al supermercato costituisce un’ipotesi di furto aggravato (comunemente denominata “taccheggio”). https://www.laleggepertutti.it/478946_come-reagire-in-caso-di-taccheggio
Quali sono le conseguenze per un furto al supermercato?
Il furto al supermercato è punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da 927 a 1.500 euro [1]. Ma c’è di più: trattandosi di un’ipotesi aggravata, il furto in supermercato è procedibile d’ufficio, nel senso che chiunque può sporgere denuncia, anche una persona che solo casualmente assiste alla commissione del crimine.
Quindi, se un soggetto viene sorpreso mentre ruba al supermercato, potrà essere denunciato anche dagli altri avventori e non necessariamente dal direttore/gestore del negozio.
Per quanto riguarda l’arresto in flagranza, la polizia potrà procedervi solamente se ritiene che, per le circostanze con cui il crimine è stato commesso o la pericolosità del soggetto, il fatto sia da ritenersi particolarmente grave [2].
Il furto in supermercato rientra quindi tra le ipotesi di arresta facoltativo e non obbligatorio, rimesso alla discrezionalità delle forze dell’ordine che vi procedono.
Furto al supermercato: che succede se c’è la videosorveglianza?
Il fatto che il supermercato sia controllato dalla videosorveglianza non esclude l’aggravante dell’esposizione alla pubblica fede.
Come spiegato nell’articolo dal titolo È furto se in negozio nascondo la merce prima delle casse?, il fatto che ci siano le telecamere di sorveglianza non esclude l’esposizione alla pubblica fede dei prodotti presenti nel negozio, a meno che le videocamere non assicurino un controllo così costante da consentire, in caso di taccheggio, il tempestivo intervento delle autorità.
In questo senso si è più volte espressa la Corte di Cassazione [3], secondo cui solo una videosorveglianza che consenta concretamente di sventare il furto può escludere l’aggravante dell’esposizione alla pubblica fede, non essendo sufficiente a tale scopo l’impianto di sorveglianza che permette solamente di identificare il colpevole.
Furto al supermercato: che succede se c’è la placca antitaccheggio?
La merce esposta sugli scaffali dei negozi e dei supermercati è spetto protetta dalla cosiddetta “placca antitaccheggio”. Questo strumento di sorveglianza esclude l’aggravante dell’esposizione alla pubblica fede?
Sul punto la giurisprudenza è divisa tra chi sostiene che anche in questa ipotesi si tratta di un controllo inidoneo a impedire il furto e chi, invece, ritiene che debba escludersi l’aggravante in quanto il sistema è incompatibile con la situazione di affidamento alla pubblica fede di avventori e clienti.
Furto al supermercato: quali conseguenze se si viene fermati prima delle casse?
Secondo la Cassazione [4], il ladro che viene sorpreso dalla sorveglianza a nascondere su di sé i prodotti esposti sugli scaffali del supermercato risponde del reato di tentato furto.
In altre parole, chi non riesce a scappare con la merce rubata non può essere accusato di furto consumato ma, al più, di furto tentato, con la conseguenza che la pena finale sarà ridotta da un terzo ai due terzi [5].
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