Forzare cassetta della posta: è reato?
È un crimine aprire la buca delle lettere altrui se all’interno non c’è niente? Quali sono i presupposti del reato di danneggiamento?
Le cassette installate all’esterno delle abitazioni e dei condomini servono a garantire il funzionamento del servizio postale. Per il loro posizionamento occorre rispettare determinate regole, il mancato rispetto delle quali esonera il portalettere dall’adempiere al proprio dovere: il postino, infatti, non è tenuto a consegnare i plichi se la buca delle lettere è irraggiungibile. Con il presente articolo ci concentreremo su uno specifico argomento: vedremo cioè se è reato forzare la cassetta della posta.
Molti lamentano il furto della propria corrispondenza, sottratta addirittura danneggiando la buca delle lettere, solitamente tramite manomissione della serratura ovvero rottura completa dello sportello. Al di là della sottrazione della posta, il solo fatto di aprire la cassetta della posta altrui senza averne il permesso, danneggiando la buca, costituisce un reato? Vediamo cosa dice la legge.
Danneggiamento: quando è reato?
Secondo il codice penale [1], danneggiare un bene altrui costituisce reato solo se l’azione è accompagnata da minaccia o violenza a una persona (solitamente, il proprietario).
Angelo sfonda a spallate la porta di casa del suo debitore, minacciandolo di morte se non gli restituirà il prestito che gli ha fatto tempo addietro.
Eccezionalmente, il danneggiamento è reato anche in altre circostanze, ad esempio quando è commesso su:
- cose esposte alla pubblica fede, cioè su beni raggiungibili da chiunque, come ad esempio l’auto parcheggiata in luogo pubblico, la facciata di un edificio, ecc.;
- edifici pubblici o destinati all’esercizio di un culto religioso, come le chiese;
- beni di interesse storico o artistico, come ad esempio un’antica fontana, un cimelio prezioso, ecc.
Danneggiare la cassetta della posta è reato?
Danneggiare una cassetta postale costituisce reato, a prescindere dall’impiego di minaccia o violenza nei confronti di una persona, in quanto si tratta di cosa esposta alla pubblica fede.
Come detto in apertura, poiché la buca delle lettere deve essere collocata in maniera tale da poter essere raggiunta dal postino anche in assenza del destinatario, essa rientra a pieno diritto all’interno dei beni che, per la funzione che devono svolgere, sono esposti al pubblico e, quindi, facilmente aggredibili.
Alla stessa conclusione deve giungersi nell’ipotesi di cassette postali monoblocco tipiche del condominio, con la differenza che, nell’ipotesi in cui a essere danneggiata sia la “struttura” stessa all’interno della quale sono inserite le singole cassette, qualunque condomino è legittimato a sporgere querela, trattandosi di bene comune.
Insomma: forzare la cassetta postale danneggiandola costituisce reato a prescindere dalla sottrazione di ciò che c’è all’interno. È quindi un crimine anche danneggiare una cassetta vuota.
Violazione e sottrazione di corrispondenza: quand’è reato?
Secondo il codice penale [2], è reato non solo aprire la corrispondenza chiusa diretta ad altri, ma anche sottrarre la corrispondenza, chiusa o aperta, per poi prenderne cognizione o farla prendere a terze persone. Infine, è reato anche distruggere la corrispondenza altrui.
Pertanto, chi apre la cassetta della posta forzandone la serratura per poi sottrarre le lettere che vi sono all’interno commette un duplice reato: quello di danneggiamento e quello di violazione, sottrazione o soppressione di corrispondenza (a seconda dello scopo raggiunto forzando la cassetta).
Tommaso rompe la cassetta delle lettere del vicino al fine di leggere il contenuto di un’importante busta che gli è stata recapitata.
Carlo forza la cassetta postale di Maria per sottrarne e distruggerne il contenuto.
Se, invece, ci si limita a rubare la corrispondenza altrui senza avere intenzione di scoprirne il contenuto né di rivelarlo ad altri, allora si configura, oltre al danneggiamento, anche il reato di furto.
Francesco apre la cassetta altrui e ruba la corrispondenza, senza aprirla né distruggerla.
Svelare il contenuto della corrispondenza altrui è reato?
Per completezza, va detto che è reato rivelare il contenuto della corrispondenza altrui anche nel caso in cui non sia stata commessa alcuna sottrazione illecita.
In altre parole, chi riesce a venire a conoscenza del contenuto della posta indirizzata ad altri, anche senza averla sottratta fraudolentemente (quindi, senza aver rotto la cassetta postale, ecc.), e poi divulga ad altri il contenuto di detta corrispondenza, commette reato [3].
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