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Fioriere e piante sui balconi condominiali: regole

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(@mariano-acquaviva)
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Il regolamento può proibire l’apposizione di fiori e vasi su balconi e terrazzi privati? Quando è possibile rivolgersi all’amministratore?

Un lettore chiede aiuto per la seguente problematica: «Le fioriere della signora al piano di sopra (sporgenti dal balcone) sporcano e vengono annaffiate con acqua abbondante che ricade sul mio terrazzino. L’amministratore ha detto che non è sua competenza. Cosa posso fare?». Il quesito può così essere sintetizzato: quali regole rispettare per tenere fiori e piante sui balconi del condominio? Approfondiamo l’argomento.

Fiori e piante sui balconi: il regolamento può vietarli?

Il regolamento condominiale può vietare o limitare l’apposizione di fioriere e piante su terrazzi e balconi: nonostante questi siano privati, la scelta potrebbe essere motivata da ragioni di sicurezza oppure di tutela del decoro architettonico.

Dunque, anche in assenza di un accordo unanime, il regolamento assembleare può limitare o proibire del tutto l’apposizione di vasi, fiori e piante sui balconi.

Perché la limitazione o il divieto sia legittimo, però, occorre che la restrizione sia giustificata da specifiche ragioni condominiali (sicurezza o decoro architettonico, ad esempio): in caso contrario, si potrebbe configurare un’illegittima compressione dei diritti dei singoli condòmini all’interno delle proprie unità immobiliari.

Acqua e terriccio dal balcone superiore: chi è responsabile?

Se il condomino del piano superiore fa cadere acqua e terriccio dal proprio balcone, sporcando la proprietà di chi si trova di sotto, deve rispondere personalmente della propria condotta, non solo in sede civile ma anche penale: secondo la Corte di Cassazione (10 aprile 2016, n. 15956), commette il reato di getto pericoloso di cose il condomino che, annaffiando le piante del proprio terrazzo, fa cadere acqua e frammenti di terriccio nel terrazzo sottostante, rischiando di rovinarlo.

A tal proposito, si legga l’articolo dal titolo Far cadere acqua e polvere dal balcone è reato?

La stessa condotta integra anche un illecito civile (art. 844 cod. civ.), con possibilità per il danneggiato di chiedere il risarcimento dei danni e l’adozione di idonee precauzioni che impediscano il reiterarsi della condotta; anzi, il giudice potrebbe perfino ordinare la rimozione delle fioriere e delle piante.

È appena il caso di precisare che, affinché si possa agire in giudizio contro il proprietario del balcone da cui provengono acqua e terriccio è necessario che la condotta illecita non sia occasionale ma abituale e che sia effettivamente idonea ad arrecare danno o fastidio al condomino che si trova al piano di sotto.

Fiori e piante sui balconi: cosa può fare l’amministratore?

Se dal balcone posto al piano superiore cadono acqua, terriccio o altro, non è possibile rivolgersi all’amministratore per ottenere tutela.

L’amministratore, infatti, è competente con esclusivo riferimento alle cose comuni e al rispetto delle deliberazioni e del regolamento; pertanto, in assenza di un’esplicita previsione che proibisca o limiti l’apposizione di fioriere e piante sui balconi, l’amministratore non può intervenire per risolvere la controversia.

La questione ha infatti una natura meramente privatistica: pertanto, non resta che procedere alla diffida del condomino che, maleducatamente, nel dare acqua alle piante sporca la proprietà privata di chi si trova di sotto.

Nel caso in cui la diffida scritta non sortisca effetti, occorre rivolgersi a un avvocato affinché intraprenda la necessaria procedura giudiziaria, non prima però di aver effettuato l’obbligatorio tentativo di mediazione davanti a un organismo terzo e imparziale.

Per ulteriori approfondimenti si legga l’articolo dal titolo Se dal balcone del piano di sopra cade acqua: come difendersi.

 
Pubblicato : 8 Agosto 2024 09:30