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Evitare sanzioni nei pagamenti in contanti: consigli e strategie

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(@angelo-greco)
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Scopri come evitare sanzioni per pagamenti in contanti superiori ai limiti stabiliti dalla legge. Segui i nostri consigli e mantieni i tuoi pagamenti in regola.

Con i limiti imposti dalla normativa antiriciclaggio sui pagamenti in contanti, a rischiare è sia chi dà i soldi che chi li riceve. E ciò non vale solo in caso di vendite ma anche di donazioni e prestiti. Ed allora come si possono evitare sanzioni nei pagamenti in contanti? Quali sono i limiti stabiliti dalla legge? In questo articolo esamineremo i cambiamenti nella normativa relativa e come adeguarsi per evitare problemi con il fisco e le autorità. Parleremo di temi come i limiti di pagamento in contanti, le sanzioni previste e le soluzioni alternative per i pagamenti.

Qual è il nuovo limite per i pagamenti in contanti?

A partire dal 1° gennaio 2023, il limite massimo per i pagamenti in contanti sarà di 4.999,99 euro, superando il precedente tetto di 1.999,99 euro. Ciò significa che da 5.000 euro a salire tutti gli scambi di denaro tra soggetti diversi devono avvenire attraverso metodi di pagamento tracciabili come bonifici, carte di credito o bancomat, vaglia, assegni (bancari o circolari).

Questo cambiamento influisce su molte situazioni che sono state affrontate nel corso degli anni e sulle quali il dipartimento del Tesoro aveva già fornito chiarimenti.

A quali situazioni si applica il limite per i pagamenti in contanti?

Il limite si applica ai trasferimenti di denaro tra “soggetti diversi”, ovvero entità giuridiche distinte. Ad esempio, il limite si applica a trasferimenti tra parenti, coniugi, tra amici, tra due società, tra un socio e la società di cui fa parte, tra società controllata e controllante, o tra legale rappresentante e socio.

Poniamo il caso di Tizio che ha un’impresa individuale e vuole acquistare beni per la sua attività da una società. Se il pagamento supera i 4.999,99 euro, Tizio dovrà utilizzare metodi di pagamento tracciabili anziché contanti.

Inoltre il limite vale indipendentemente dallo scopo per cui il denaro viene consegnato: può quindi trattarsi di una vendita, una donazione, un mutuo, ecc. 

Chi è soggetto a sanzioni in caso di violazione del limite?

In caso di violazione del limite, entrambe le parti coinvolte nel trasferimento di denaro sono soggette a sanzioni. Ciò include sia chi effettua il pagamento in contanti sia chi lo riceve, poiché entrambi contribuiscono a eludere lo scopo della legge.

Le sanzioni variano da 5.000 a 50.000 euro in proporzione alla somma che è stata scambiata.

È possibile prelevare o versare contanti in banca oltre il limite stabilito?

Sì, è possibile prelevare o versare contanti in banca oltre il limite di 4.999,99 euro, in quanto tali operazioni non sono considerate trasferimenti tra soggetti diversi e non sono soggette al limite.

Come posso effettuare un pagamento rispettando il limite al contante?

Per rispettare il limite al trasferimento al contante, è possibile effettuare un pagamento in parte in contanti e in parte con strumenti tracciabili. Il pagamento in contanti dovrà essere inferiore alla soglia consentita (4.999,99 euro a partire dal 1° gennaio 2023), mentre per la parte eccedente si dovranno utilizzare metodi di pagamento tracciabili.

In secondo luogo si possono evitare sanzioni per un pagamento frazionato, e quindi con vari acconti singolarmente presi in misura infierire a 5.000 euro anche se, nel complesso, sono superiori. Tuttavia ciò è possibile solo se il pagamento “a rate”:

  • è previsto dal contratto: si pensi alla cura dentistica pagata a sedute o alla parcella dell’avvocato onorata a udienze;
  • è previsto dagli usi e consuetudini commerciali: si pensi al pagamento della ditta di ristrutturazioni che viene effettuato a SAL, ossia a stati di avanzamento dei lavori. 
 
Pubblicato : 9 Maggio 2023 07:00