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È reato fingersi ricchi per far colpo su una donna?

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(@mariano-acquaviva)
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Cosa rischia chi si attribuisce l’identità di un’altra persona? È reato fingere di essere benestanti oppure single solo per conquistare una donna?

La legge punisce chi si spaccia per altri. Si tratta del reato di sostituzione di persona. Perché possa integrarsi tale delitto non occorre necessariamente assumere i connotati di qualcun altro: secondo il codice penale, può essere sufficiente anche attribuirsi qualità non proprie. È in questo preciso contesto che si pone il seguente quesito: è reato fingersi ricchi per fare colpo su una donna?

Pur trattandosi di uno “stratagemma” piuttosto diffuso, bisogna stare attenti a non esagerare con la finzione: come detto, la legge punisce chi inganna le altre persone, a prescindere dal diverso reato di truffa. Approfondiamo la questione cercando di dare una risposta, semplice e comprensibile, alla domanda che fornisce il titolo al presente articolo.

Fingersi qualcun altro è reato?

Fingersi un’altra persona è reato, se lo scopo è di procurarsi un vantaggio o di arrecare danno ad altri. Attribuirsi una falsa identità oppure l’identità di qualcun altro solo per scherzo o per gioco è quindi lecito.

Quando c’è sostituzione di persona?

Il reato di sostituzione di persona previsto dall’articolo 494 del codice penale può essere commesso in molti modi.

Come anticipato, infatti, per macchiarsi di questo delitto non è necessario assumere l’identità completa di un’altra persona: è sufficiente attribuirsi qualità oppure status che in realtà non si posseggono, purché siano rilevanti per la legge.

Ciò che accomuna tutte queste finzioni è il fine di indurre in inganno il prossimo per ottenere un ingiusto vantaggio oppure per arrecare un danno.

Si pensi a chi si finge genitore solo per poter carpire la fiducia dei bambini, a chi si spaccia per avvocato solo per avere accesso in tribunale oppure al minorenne che finge di avere diciotto anni.

Per la precisione, si può commettere il reato di sostituzione di persona:

  • sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona. In tal caso, il reato potrebbe integrarsi anche con un comportamento meramente fattuale, cioè senza dichiarare un nome e un cognome falsi, ma semplicemente lasciando credere ad altri di essere la persona che non si è;
  • presentandosi con le generalità (nome, cognome, ecc.) di un’altra persona;
  • attribuendosi una falsa identità, non corrispondente a nessun’altra (un falso nome di persona immaginaria, in pratica);
  • attribuendosi uno status o una qualità falsa, come ad esempio quella di medico, avvocato, notaio, poliziotto, sacerdote, ecc. In questa ipotesi, però, deve trattarsi di qualità da cui la legge fa discendere determinati effetti, come ad esempio quella di proprietario, possessore, maggiorenne, ecc.

Da questo punto di vista, anche fingersi celibe (o nubile) per ingannare una donna può costituire reato, in quanto lo status di coniugato è rilevante dal punto di vista giuridico [1].

Marco intraprende una relazione con Annalisa promettendo di sposarla. In realtà, Marco è già sposato. La sua menzogna integra il reato di sostituzione di persona perché è stata determinante per ingannare Annalisa.

Per ulteriori approfondimenti, si legga l’articolo dal titolo Illudere l’amante di essere single: è reato?

Fingersi ricchi per far colpo su una donna è reato?

Fingersi ricchi per fare colpo su una donna non è reato, a meno che l’attribuzione della presunta agiatezza non si accompagni a quella di altre qualità che possono essere determinanti ai fini dell’inganno.

Fingersi un celebre e ricco avvocato per fare colpo su una donna che ha bisogno di assistenza legale è reato di sostituzione di persona.

In altre parole, il solo fatto di dirsi ricchi non è sufficiente affinché si integri il reato di sostituzione di persona: è necessario infatti che ci si attribuisca un falso stato (cittadinanza, capacità di agire, stato libero o coniugale, parentela, ecc.) oppure una qualità che, però, sia rilevante per la legge, nel senso che ad essa l’ordinamento riconduce certi effetti.

La ricchezza, al contrario, non è una qualità né uno status della persona. È pur vero che il reddito può essere determinante, ad esempio per accedere a benefici e sussidi statali, ma in questi casi la menzogna sulla propria ricchezza integra un reato diverso (ad esempio, quello di falso).

Fingersi ricchi: quando c’è violenza sessuale?

Fingersi ricchi e attribuirsi uno status particolarmente influente può perfino integrare il reato di stupro se lo scopo è quello compiere atti sessuali con una persona.

Ad esempio, la Corte di Cassazione [2] ha ritenuto responsabile del reato di violenza sessuale l’uomo che, attribuendosi qualità che non gli appartengono col fine di consumare un rapporto, inganna la giovane donna che era stata indotta a pensare che, concedendosi, avrebbe fatto carriera.

Secondo la Suprema Corte, infatti, il consenso al rapporto sessuale non deve coprire solo l’atto in sé ma anche l’identità della persona con cui lo si pone in essere.

Per ulteriori approfondimenti, si legga l’articolo dal titolo Fingere per conquistare una donna è violenza sessuale?

 
Pubblicato : 16 Dicembre 2023 11:30