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È meglio la donazione o il vitalizio?

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(@mariano-acquaviva)
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Contratto di donazione: cos’è e come funziona? in cosa consiste la rendita vitalizia? Conviene di più la donazione o il vitalizio?

Può sembrare strano, ma la legge prevede una specifica disciplina anche per i regali. Ovviamente, non si tratta dei doni che ci si scambia a Natale o in altre particolari ricorrenze (anniversari, compleanni, ecc.), bensì di regali di un certo valore, il più delle volte riguardanti beni immobili, come ad esempio case o terreni. Con questo articolo risponderemo, tra le altre, anche alla seguente domanda: è meglio la donazione o il vitalizio?

Come vedremo, questi due tipi di contratto sono molto diversi tra loro anche se, a volte, possono finire per coincidere e per diventare praticamente un’unica cosa. Ecco perché molti si chiedono se sia preferibile una donazione o un vitalizio. La risposta dipende dalle circostanze concrete e dalla diversa natura dei contratti. Se l’argomento t’interessa, prenditi cinque minuti di tempo per proseguire nella lettura.

Che cos’è la donazione?

La donazione è il contratto con cui una persona (donante) fa un regalo a un’altra (donatario) senza chiedere nulla in cambio.

Per essere più specifici, con la donazione un soggetto, per spirito di liberalità, arricchisce qualcun altro, trasferendogli un diritto (ad esempio, la proprietà di una casa) oppure assumendosi un obbligo (ad esempio, quello di pagargli il canone di locazione) [1].

Come funziona la donazione?

La donazione si fa con atto pubblico, in presenza di due testimoni [2]. In pratica, per la donazione serve l’atto notarile, a meno che non si tratti di bene mobile di modico valore: in tal caso, è sufficiente la consegna al donatario della cosa regalata [3].

Il bene mobile è di modico valore quando di per sé non vale molto, tenuto però conto anche delle condizioni economiche di chi effettua la donazione.

E così, se una collana può essere un regalo di poco conto per una persona benestante, al contrario potrebbe essere considerata una donazione molto importante per chi ha uno scarso reddito, con la conseguenza che occorrerebbe comunque l’atto pubblico.

Che cos’è il vitalizio?

Il vitalizio è il contratto con cui una persona si impegna a corrispondere una rendita a un’altra in cambio della cessione di un bene o di un capitale [4].

In pratica, con il vitalizio:

  • il vitaliziante versa una rendita a favore dell’altra parte (vitaliziato), il quale ne godrà per tutta la vita;
  • il vitaliziato, dal suo canto, cede al vitaliziante un proprio bene, come una casa o un terreno, a fronte della rendita.

Come funziona il vitalizio?

Il vitalizio può essere a titolo gratuito oppure oneroso:

  • quando è a titolo oneroso il vitaliziante si impegna a versare la rendita a fronte della cessione di un bene (mobile o immobile) o di un capitale che il vitaliziato ha fatto a suo favore;
  • quando è a titolo gratuito il vitaliziante si impegna a versare la rendita senza ricevere nulla in cambio. Ciò in genere avviene con vitalizio disposto mediante donazione o testamento.

Il contratto di vitalizio deve stipularsi obbligatoriamente per iscritto. Un vitalizio pattuito oralmente sarebbe nullo.

Il vitalizio è altresì di un contratto aleatorio, cioè rischioso per almeno una delle parti. E infatti, poiché la rendita va pagata per tutta la vita del vitaliziato, la morte improvvisa di questi potrebbe comportare uno squilibrio contrattuale di non poco conto.

Vitalizio: quando è una donazione?

Il vitalizio disposto a favore del beneficiario senza ricevere in cambio nulla da questi assume la forma di una donazione, con la conseguenza che dovrà essere stipulato con atto notarile a pena di nullità.

In altre parole, il vitalizio è una vera e propria donazione quando il vitaliziante si impegna a versare la rendita senza ricevere alcun corrispettivo.

Donazione o vitalizio: quale conviene?

È meglio la donazione o il vitalizio? Dipende dalle circostanze:

  • se si intende soddisfare un’esigenza contingente, immediata e/o specifica di una persona, allora sarà da preferire la donazione. Si pensi ai genitori che intendono regalare al figlio un’auto oppure una casa, trasferendogli la proprietà del bene oppure dandogli i soldi per l’acquisto (cosiddetta donazione indiretta);
  • se bisogna far fronte a un’esigenza continua di assistenza, allora sarà preferibile il vitalizio (eventualmente sotto orma di donazione, cioè senza avere nulla in cambio). Si pensi a chi cede un immobile che non gli serve per avere in cambio una rendita con cui possa comprarsi beni di prima necessità.

Il vitalizio (sotto forma di donazione) è altresì da preferire se si vuole aiutare una persona ma non si ha la disponibilità economica per farlo tutto in una volta. Ad esempio, la madre che vuole aiutare il figlio ma non ha una grossa somma di danaro a disposizione può dargliela pian piano sotto forma di rendita.

Peraltro si tenga presente che, se il vitalizio è gratuito, di fatto si tratta di una donazione, con la conseguenza che la differenza tra l’uno e l’altro tipo di contratto sparisce del tutto.

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Pubblicato : 25 Dicembre 2022 06:00