forum

È legale costruire ...
 
Notifiche
Cancella tutti

È legale costruire una casa su un albero?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
67 Visualizzazioni
(@paolo-remer)
Post: 1000
Famed Member Registered
Topic starter
 

Quando e come si può realizzare una tree house in sicurezza e nel rispetto della normativa vigente; a cosa bisogna prestare la massima attenzione.

Quante volte hai pensato di scappare su un’isola deserta, lontano da tutto e da tutti, o magari costruire una casetta lassù, in cima all’albero, dove avere uno spazio tutto per te? I sogni dei bambini, e spesso anche quelli degli adulti, amano questi rifugi ideali. Specialmente per i ragazzi, la casa sull’albero è lo spazio “riservato” in cui i genitori non possono entrare (anche per la difficoltà ad arrampicarsi) e il luogo tipico dei giochi preferiti.

Oggi si può dire che i sogni diventano realtà, perché le moderne soluzioni tecnologiche vengono incontro alle esigenze abitative, comprese quelle di praticità e di sfruttamento ottimale degli spazi: sul mercato ci sono molte soluzioni che consentono di costruire case sugli alberi, e alcune permettono di realizzare anche abitazioni di dimensioni ragguardevoli, che non hanno nulla da invidiare a una villetta tradizionale o a un appartamento fra quattro mura. Esistono addirittura costruzioni a due piani. Ma è legale costruire una casa su un albero? In linea di massima sì, purché ciò avvenga nel rispetto dei vincoli e delle condizioni che ora ti illustriamo. Bisogna conoscerle per decidere una progettazione adeguata sotto tutti gli aspetti, ed evitare di trovarsi una costruzione non sicura e fuorilegge, dalla quale potrebbero derivare problemi e responsabilità.

Su quali alberi si può costruire una casa?

Partiamo dalle leggi della fisica, anziché dai codici. Non tutti gli alberi sono in grado di sopportare il peso di una casa. Bisogna considerare le dimensioni del tronco, l’ampiezza delle radici, l’estensione dei rami e del fogliame, la vitalità dell’albero stesso (in genere, un albero maturo e sano è più robusto di uno giovane e ancora in crescita); e tutto ciò va messo in rapporto al volume della casa da installare.

Questi sono i primi vincoli tecnici da considerare, e non sono gli unici. Infatti il progetto della casa sull’albero deve tenere conto del punto di carico, che, a seconda dei casi, potrà gravare direttamente sul tronco, oppure su uno dei rami principali, se abbastanza robusti (in tal caso è preferibile posizionare la costruzione in un punto di snodo tra due rami principali, in modo da avere una base di appoggio più solida ed estesa).

Insomma, da queste prime indicazioni avrai già capito che quando si decide di costruire una casa sull’albero il problema principale è la pianta, non la costruzione. Gli esperti consigliano di preferire questi alberi, considerati adatti ed appropriati per sostenere una casa: la quercia, il faggio, il frassino ed il cedro; alcuni aggiungono l’abete, il pino ed anche il ciliegio.

Comunque, per essere sicuri delle capacità dell’albero di reggere la casa progettata, è preferibile interpellare preventivamente un agronomo specializzato in dendrologia (la scienza botanica che studia le piante legnose, a partire dagli alberi), che verificherà le caratteristiche e le condizioni di “salute” del vegetale chiamato a svolgere questo impegnativo compito di pilastro, per il quale non è stato progettato dalla natura.

Casa sull’albero: a cosa bisogna fare attenzione

Un aspetto generale, ma molto importante, da non trascurare è il vento, specialmente se la casa è posta ad una certa altezza dalla superficie: per evitare il pericoloso “effetto vela” il progettista potrebbe suggerire di ancorare la casa alle radici dell’albero. C’è poi il pericolo dei fulmini (soprattutto se l’altezza dell’albero è elevata), quello di incendi (specialmente se la vegetazione in zona è fitta) e, più insidioso ancora, quello dei parassiti che potrebbero corrodere il legno della struttura. Quindi bisogna controllare bene non solo l’albero ma anche l’ambiente circostante.

Venendo alla costruzione da realizzare, ecco alcuni elementi della nostra casa sull’albero ai quali bisogna prestare la massima attenzione.

Il tetto

La copertura della casa sull’albero è essenziale: come dice un vecchio detto, «non c’è casa se non c’è tetto». È bene realizzarlo in legno o con profilati leggeri, evitando materiali che potrebbero appesantire eccessivamente la struttura e sovraccaricare l’albero di sostegno su cui – non è superfluo ricordarlo – poggia tutta la costruzione (o gran parte di essa, se si ricorre alle soluzioni di “sgravio” che fra poco ti esporremo): a differenza dei fabbricati costruiti sul suolo, il peso della casa sull’albero non si distribuisce in maniera uniforme sul terreno ma si concentra in determinati punti critici.

Le scale

Se non ci si vuole arrampicare come Tarzan, la nostra casa sull’albero avrà bisogno di una scala. Gli occupanti potrebbero essere persone adulte, o anziane, e con problemi di mobilità, o anche mamme con carrozzine e passeggini al seguito: quindi è consigliabile realizzare una scala ampia, comoda e sicura, e, ovviamente, e a norma di legge [1]. Per assicurarsene, bisogna farsi attestare dal costruttore o dal venditore e installatore la piena conformità della scala alla normativa europea e nazionale, facendosi consegnare il certificato UNI-EN 131.

Gli interni

La casa sull’albero potrà avere, in base alle dimensioni ed alle funzioni, un unico ambiente interno oppure una suddivisione in diversi vani: ad esempio, una o due camere da letto, un soggiorno, una cucina e il bagno con i servizi igienici. Il progetto degli interni è complementare rispetto a quello esterno e dipende da esso: quindi in base al tipo di albero ed all’estensione totale della pedana, o piattaforma, su cui poggia la casa si potrà decidere nel modo migliore la distribuzione degli spazi interni. Nei casi dubbi, e comunque per ambienti di pregio, è opportuno consultare un architetto esperto di design, in grado di armonizzare gli interni con la struttura e con l’estetica della costruzione e di sfruttare in modo ottimale tutti gli spazi disponibili.

Casa sull’albero: quali permessi?

Per la legge italiana una casa sull’albero non differisce da una posizionata al suolo; un po’ come un camper è soggetto alle medesime regole di circolazione stradale che valgono per le comuni autovetture. Così la tua casa sull’albero dovrà rispettare la normativa urbanistica ed edilizia vigente per le costruzioni [2] comprese le disposizioni locali (leggi regionali, piani regolatori, piani territoriali di zona) adottati dal Comune in cui verrà situato il manufatto.

Se la casa è ubicata su un terreno agricolo, bisognerà considerare anche i limiti di cubatura previsti nella zona, al pari di ogni altra costruzione edificabile. In genere, questi limiti sono molto bassi: appena 3 centimetri cubi per ogni metro quadro di appezzamento (il famoso “fattore 0,03%”), e spesso succede che la maggior parte della cubatura è già sfruttata dalle costruzioni esistenti, per cui ne rimane poca a disposizione, e questo condizionerà molto la volumetria della casa.

In concreto, proprio come avviene per i fabbricati, il tipo di permessi e di autorizzazioni necessari per realizzare la casa sull’albero dipende dall’entità della costruzione e dalla tipologia scelta: a seconda dei casi occorrerà munirsi del permesso di costruire, che è necessario in tutti i casi di «nuova costruzione» che modifica in modo rilevante il carico urbanistico e l’ambiente preesistente, mentre in altre situazioni sarà sufficiente presentare una Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) al Comune, mediante un tecnico abilitato.

Bisogna sempre tenere presente che la nuova casa sull’albero, se sarà destinata ad un uso abitativo, comporterà un aumento di superficie e di volumetria che andrà ad incrementare il carico urbanistico, e perciò di regola il Comune richiederà il pagamento del contributo di costruzione o di altri oneri concessori. Questo non accade, invece, se la casa è priva di tetto o aperta da almeno due lati, e viene utilizzata non come abitazione bensì come spazio di ritrovo (ad esempio, per i giochi dei bambini); in tali casi essa potrebbe rientrare nell’edilizia libera.

Inoltre in alcune zone vigono speciali vincoli (ambientali, paesaggistici, sismici, archeologici) che possono rendere più difficile, o addirittura impedire, la realizzazione della casa sull’albero. Per prevenire contestazioni di irregolarità, è sempre consigliabile consultare un tecnico specializzato (ingegnere, architetto, geometra) e rivolgersi all’Ufficio tecnico del Comune interessato.

Per concludere, una considerazione che a qualcuno può apparire ovvia, ma che ad altri non sembrerà così scontata: non si può costruire una casa sull’albero in un terreno altrui senza il preventivo assenso del proprietario, e neppure lo si può fare nelle foreste e boschi che fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato o della Regione (ad esempio, le aree parco) o su qualsiasi altro terreno pubblico, comprese le aree demaniali (pinete vicino alla spiaggia, letti di fiumi e torrenti, ecc.), perché in tal caso scatterebbe una denuncia per il reato di occupazione abusiva di suolo pubblico [3], con conseguente sequestro della casa sull’albero e demolizione (della casa, non dell’albero) in caso di condanna.

Casa sull’albero: come si costruisce?

Come vincoli progettuali vigono per le case sugli alberi gli stessi limiti di carico previsti per i solai degli edifici (solitamente, 300 chilogrammi per metro quadrato, salvo diverse prescrizioni locali), ma oltre a ciò, come abbiamo visto, bisogna considerare la capacità dell’albero di sostenere il peso della struttura.

Proprio per questo motivo, a livello tecnico esistono diverse soluzioni alternative per costruire una casa sull’albero. Alcune utilizzano il tronco, e/o i rami principali, come unico punto d’appoggio, che così ha la funzione di pilastro; altre invece sfruttano vari tipi di agganci e fissaggi al suolo (con cavi, tiranti, puntoni, trampoli, ecc.) che servono a “scaricare” direttamente a terra una parte del peso della costruzione, in modo da non gravare troppo l’albero.

Casa sull’albero: chi è responsabile?

In tutti i casi, il tecnico progettista della casa è anche legalmente responsabile della sicurezza della costruzione e della sua conformità alle norme vigenti: quindi l’ingegnere, architetto o geometra che firma e deposita il progetto risponde di eventuali vizi della casa sull’albero – ad esempio, il crollo totale o parziale – al pari del progettista di un qualsiasi altro tipo di edificio, salvi i soli eventi dovuti al caso fortuito, cioè imprevedibili ed eccezionali, come un’alluvione di vaste proporzioni o un forte terremoto.

Un elemento troppo spesso sottovalutato è l’incastro tra la casa e l’albero, che può realizzarsi in vari modi (ad esempio, con pioli, chiodi, barre d’acciaio, travi o avvitamenti): alcuni di questi metodi potrebbero risultare invasivi e dolorosi per l’albero, che, per quanto apparentemente inanimato, è pur sempre una pianta, quindi è un essere vivente e, secondo molti esperti, è capace di soffrire; senza contare il fatto che incastri troppo profondi potrebbero compromettere la crescita e la vitalità stessa dell’albero.

The post È legale costruire una casa su un albero? first appeared on La Legge per tutti.

 
Pubblicato : 30 Gennaio 2023 09:15