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È legale aprire una sala giochi in condominio?

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(@mariano-acquaviva)
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Videopoker, scommesse e slot machine: quali sono i limiti che può imporre il regolamento e quali permessi occorrono per il gioco d’azzardo?

Vivere in condominio non è semplice, soprattutto se i vicini sono particolarmente rumorosi oppure se le unità immobiliari ospitano attività potenzialmente pericolose per la quiete, come ad esempio bar, bed and breakfast e locali che fungono da ritrovo. È in questo contesto che si pone la seguente questione: è legale aprire una sala giochi in condominio?

La questione è particolarmente delicata in quanto a essere coinvolto non è solo il regolamento condominiale ma anche l’autorità pubblica, visto che per esercitare giochi d’azzardo (come videopoker e slot machine) occorre l’autorizzazione dello Stato. Vediamo cosa dice la legge.

Il regolamento può stabilire le destinazioni d’uso degli immobili?

In linea di massima, ognuno può fare ciò che vuole del proprio immobile, ovviamente nei limiti posti dalla legge.

Ciò significa che ciascun condomino è libero di trasformare la propria unità abitativa in qualcos’altro, come ad esempio in uno studio professionale oppure in un b&b.

Il regolamento potrebbe però porre limi alla destinazione d’uso degli immobili, stabilendo che essi non possano assumere una certa “veste”.

Ad esempio, il regolamento potrebbe imporre ai proprietari di adibire gli appartamenti solamente ad uso abitativo, magari consentendo l’uso commerciale solamente a quelli che si trovano a pianterreno.

Tutto ciò è possibile se il regolamento è di tipo contrattuale, cioè è stato adottato all’unanimità oppure, come avviene più spesso, è stato redatto dall’originario costruttore del fabbricato, il quale ne ha fatto recepire le condizioni all’interno dei rogiti con cui ha ceduto le singole unità immobiliari.

Insomma: solo il regolamento contrattuale può imporre vincoli alle singole proprietà.

Cosa si intende per sala giochi?

Per “sala giochi” si intende un locale specificamente allestito per lo svolgimento del gioco lecito e dotato di apparecchi di divertimento e intrattenimento, come ad esempio videopoker e slot machine.

Sala giochi in condominio: è legale?

Se il regolamento contrattuale non lo vieta, è legale aprire una sala giochi in condominio. Secondo la giurisprudenza, i vincoli alle destinazioni d’uso degli immobili, per essere validi, devono essere chiari e ben precisi.

Ciò significa che il regolamento contrattuale, per vietare efficacemente l’apertura di una sala giochi in condominio, non può limitarsi a stabilire un generico divieto di apertura di “attività commerciali”, ma deve specificare in modo comprensibile quale sia la precisa destinazione d’uso che intende bandire dall’edificio (come ad esempio quella ambulatoriale, professionale, ecc.).

Potrebbe quindi essere insufficiente la generica clausola con cui si vieta l’apertura di attività che possano arrecare disturbo al quieto vivere.

Più opportuno sarebbe, invece, che il regolamento contrattuale proibisca l’apertura di una sala giochi in condominio prevedendo un divieto inerente ai cosiddetti “ritrovi”, nei quali rientrano solitamente anche le sale giochi e le sale per scommesse.

Sala giochi in condominio: quali permessi servono?

Per aprire una sala giochi in condominio non occorre solamente che il regolamento non lo vieti, ma anche che si sia in regola con gli altri permessi di legge e con le specifiche condizioni stabilite dalla normativa locale.

Secondo la legge [1], per aprire una sala giochi occorre la licenza del questore, che viene rilasciata ogni volta che il richiedente dimostri di essere incensurato e di avere un locale adeguato ad ospitare i dispositivi necessari per l’attività (qui un modello di istanza da presentare al questore).

Sempre la legge [2] afferma che in tutti i locali autorizzati alla pratica del gioco o all’installazione di apparecchi da gioco è esposta in luogo visibile una tabella, predisposta ed approvata dal questore e vidimata dalle autorità competenti al rilascio della licenza, nella quale sono indicati, oltre ai giochi d’azzardo, anche quelli che lo stesso questore ritenga di vietare nel pubblico interesse, nonché le prescrizioni e i divieti specifici che ritenga di disporre.

Gli apparecchi e i dispositivi delle sale giochi devono essere autorizzati dallo Stato: per la precisione, devono essere conformi alle prescrizioni dell’Aams (Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato).

Per quanto riguarda le norme locali, il regolamento comunale potrebbe stabilire norme di tipo logistico, come ad esempio vietare l’insediamento di nuove sale giochi nelle zone di particolare interesse storico, ambientale e archeologico, oppure consentirne l’apertura solamente a condizione che non vi sia altro locale analogo già presente nella medesima zona.

Sala giochi in condominio: come tutelarsi?

Una sala giochi in condominio può costituire un serio problema per quanti vogliano vivere in tranquillità, senza schiamazzi o timore per l’ingresso nell’edificio di soggetti poco raccomandabili.

Per questa ragione, i condòmini possono ricorrere al giudice per proibire l’apertura della sala giochi ogni volta che il regolamento contrattuale vieti tale tipo di attività, ovvero proibisca l’insediamento di attività ludiche o di ritrovi.

Se il regolamento nulla dice, è possibile fare un esposto alla questura affinché sia verificata la regolarità della sala giochi.

È peraltro possibile rivolgersi alle forze dell’ordine ogni volta che il ritrovo possa creare problemi di ordine pubblico o di disturbo della quiete: secondo la legge [3], infatti, il questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Qualora si ripetano i fatti che hanno determinata la sospensione, la licenza può essere revocata.

 
Pubblicato : 3 Settembre 2023 14:15