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Domicilio digitale: cos’è e a che serve

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(@angelo-greco)
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Nasce Inad, il domicilio digitale dove tutti i cittadini potranno ricevere le PEC della pubblica amministrazione.

Fino ad oggi, le notifiche a mezzo PEC delle comunicazioni da parte della pubblica amministrazione (multe, avvisi di accertamento, rimborsi, ecc.) e degli atti giudiziari hanno riguardato solo professionisti, partite Iva e società. Tali soggetti, infatti, per legge sono tenuti ad avere un indirizzo di posta elettronica certificata. Ed è qui che ricevono gli atti “ufficiali”.

I cittadini privati invece e coloro che facevano parte di professioni non iscritte ad ordini hanno continuato a ricevere le vecchie raccomandate. Ora i tempi sono cambiati. È nato infatti Inad, il nuovo domicilio digitale a cui chiunque può iscriversi e che tutti potranno consultare gratuitamente. Si tratta di una enorme facilitazione nelle comunicazioni tra cittadini e P.A. facilitando e velocizzando la gestione delle notifiche. Ma esattamentecos’è un domicilio digitale e a cosa serve? Scopriamolo insieme.

Che cos’è l’Inad?

L’Indice Nazionale Domicili Digitali (Inad) è una piattaforma creata grazie alla collaborazione tra Agid, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio e Infocamere. Questo strumento permette ai cittadini di stabilire il loro “Domicilio Digitale”, ovvero un indirizzo PEC (Posta Elettronica Certificata) dove ricevere tutte le comunicazioni ufficiali della Pubblica Amministrazione.

Come si registra un Domicilio Digitale?

Per registrare il tuo Domicilio Digitale, devi accedere al sito dedicato utilizzando le tue credenziali SPID, CIE o CNS. Una volta entrato, potrai inserire il tuo indirizzo PEC per ricevere le comunicazioni ufficiali.

Chi può utilizzare l’Inad?

L’Inad può essere utilizzato da persone fisiche con almeno 18 anni, professionisti non organizzati in ordini, albi o collegi ai sensi della legge 4/2013, e enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione nell’Ini-Pec.

Perché dovrebbe interessarmi l’Inad?

Avere un Domicilio Digitale ti consente di ricevere comunicazioni legali in modo rapido e sicuro sul tuo indirizzo PEC senza dover – in caso di assenza – ritirare la posta all’ufficio postale o al Comune. Insomma, sarai sicuro di non perdere alcuna comunicazione che rimarrà in formato digitale nella tua casella di posta, potendola stampare e inoltrare al tuo avvocato in modo facile e rapido.

L’iscrizione nell’Inad è obbligatoria?

L’iscrizione è facoltativa. Ciascuno decide se e quando iscriversi. Con la conseguenza però che, una volta iscritti, gli enti pubblici e gli avvocati dovranno necessariamente effettuare le notifiche all’indirizzo PEC indicato nel Domicilio Digitale.

Cosa cambia per gli avvocati

Gli avvocati che dovranno fare una notifica nei confronti di un privato iscritto all’Inad dovranno per forza effettuarla con modalità telematica, ossia tramite PEC, così come già oggi fanno nei confronti di imprese, professionisti e pubbliche amministrazioni.

Per chi, come i professionisti ordinisti, è iscritto a Ini-Pec il domicilio digitale è importato in automatico su Inad in qualità di persona fisica, ma si può modificarlo indicando un altro indirizzo di posta elettronica certificata.

Come ci si registra e dove si consulta l’Inad

Il link per la registrazione e consultazione gratuita è il seguente https://domiciliodigitale.gov.it

 
Pubblicato : 7 Giugno 2023 18:30