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Dolo civile e dolo penale: differenze

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(@mariano-acquaviva)
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L’elemento psicologico nell’illecito civile e in quello penale: le principali differenze tra la volontarietà e la colpa secondo il diritto.

La legge distingue le condotte dolose da quelle colpose. In ambito penale, si tratta di una differenza importantissima, molto meno rilevante, invece, nel settore civile. Con il presente articolo ci occuperemo proprio di questo argomento: vedremo cioè quali sono le differenze tra dolo civile e dolo penale.

Sin da subito va detto che, in entrambi i casi, il dolo presuppone la malafede di chi agisce, cioè l’intenzione di commettere un certo illecito. Mentre nel penale, però, la sua sussistenza può determinare l’esistenza stessa del reato, nel civile il dolo è sostanzialmente equiparabile alla colpa. Approfondiamo l’argomento.

Cos’è il dolo?

Il dolo è l’elemento psicologico che corrisponde all’intenzionalità. Per la precisione, chi compie un’azione con dolo si rende autore consapevole di una condotta illecita.

Cos’è il dolo civile?

Il dolo in ambito civilistico è una delle cause di annullabilità del contratto per vizio del consenso.

Per la precisione, il dolo è causa di annullamento del contratto quando i raggiri usati da uno dei contraenti sono stati tali che, senza di essi, l’altra parte non avrebbe contrattato [1].

Detto in altri termini, il dolo ricorre quando il consenso di una delle parti è stato carpito con l’inganno, al fine di danneggiarlo.

Il raggiro deve essere stato determinante nella formazione del consenso della persona. Ad esempio, se il venditore promette l’invio, dietro pagamento, di un determinato prodotto e, al suo posto, il cliente si ritrova un oggetto del tutto differente oppure di qualità decisamente scadente rispetto a quello promesso, allora si potrà chiedere e ottenere l’annullamento del contratto.

Se, invece, il raggiro non è stato determinante per il consenso del contraente, nel senso che il contratto si sarebbe concluso comunque, ma a condizioni diverse, l’accordo non può essere annullato, ma chi ha agito in malafede deve pagare i danni [2].

Cos’è il dolo penale?

In ambito penale il dolo è uno degli elementi psicologici del reato, insieme alla colpa. La differenza tra dolo e colpa è netta:

  • il dolo presuppone la precisa intenzione di commettere un reato;
  • la colpa, al contrario, è lo stato psicologico di colui che non vuole compiere un reato ma, per uno sbaglio dovuto a negligenza o a imprudenza, lo realizza comunque.

La legge dice che il dolo è l’elemento psicologico per eccellenza del reato. Per la precisione, il Codice penale [3] sostiene che nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come delitto, se non l’ha commesso con dolo, salvo i casi di delitto preterintenzionale o colposo espressamente preveduti dalla legge.

In buona sostanza, ciò significa che di un crimine si risponde penalmente se lo si è commesso apposta, cioè con la precisa volontà e consapevolezza di realizzarlo e di infrangere la legge: appunto, con dolo.

In tutti gli altri casi, si potrà rispondere per colpa solamente se la legge ha espressamente previsto che il reato sia punibile anche a titolo di colpa.

Differenze tra dolo civile e penale

Sia nel diritto civile che in quello penale il dolo è caratterizzato dalla volontarietà dell’azione illecita. Da questo punto di vista, quindi, non c’è alcuna differenza: il dolo presuppone l’intenzionalità di commettere un illecito.

Tuttavia, mentre in sede civile il responsabile deve sempre pagare i danni, a prescindere dall’elemento soggettivo (cioè, dal dolo o dalla colpa) [4], in ambito penale i reati sono solitamente puniti soltanto a titolo di dolo.

In altre parole, mentre l’illecito civile può essere indifferentemente commesso a titolo di dolo o di colpa, quello penale deve normalmente essere compiuto con dolo.

Si prenda l’esempio del furto: nessuno può essere punito per “furto colposo”, cioè per aver preso per sbaglio qualcosa che appartiene ad altri. Lo stesso dicasi per la rapina, il sequestro di persona, la diffamazione, le minacce, ecc.

Anche quando il reato è previsto pure a titolo di colpa, poi, il corrispondete crimine doloso è punito sempre con pene decisamente più severe.

Si prenda il caso dell’omicidio: mentre l’omicidio colposo è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni (salvo il ricorrere di circostanze aggravanti che determinano un aumento della pena), l’omicidio doloso va da un minimo di ventuno anni fino all’ergastolo.

È quindi chiaro che, mentre nel settore penale la differenza tra dolo e colpa è determinante, in ambito civile l’importanza della distinzione è molto meno rilevante.

 
Pubblicato : 27 Agosto 2023 17:00