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Diritto di obbligazione: esempi

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(@mariano-acquaviva)
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Cos’è un rapporto giuridico? Quali sono le caratteristiche del rapporto obbligatorio? Come deve essere la prestazione del debitore?

Il rapporto giuridico è la relazione tra due o più persone ritenuta rilevante dalla legge e alla quale sono ricondotte determinate conseguenze. Rapporto giuridico tipico è quello che esiste tra creditore e debitore: il primo ha diritto a ricevere una prestazione dal secondo, il quale è costretto a eseguirla. È in questo contesto che si inserisce il diritto di obbligazione. Vediamo di cosa si tratta, anche grazie ad alcuni esempi.

Che cos’è l’obbligazione?

L’obbligazione è il rapporto giuridico in virtù del quale un soggetto (debitore) è tenuto a eseguire una prestazione nei confronti di un altro (creditore), il quale può ricorrere all’autorità giudiziaria nell’ipotesi in cui non riesca a ottenerla.

Marco ha ricevuto in prestito da Paolo una somma di denaro. Tra i due si crea un rapporto giuridico che prende il nome di obbligazione, secondo cui Marco è il debitore mentre Paolo è il creditore. Se il primo rifiuta di restituire quanto ricevuto, il secondo potrà chiedere al giudice di costringere il debitore al pagamento.

Quali sono gli elementi dell’obbligazione?

Gli elementi fondamentali dell’obbligazione sono:

  • il debito, che è la posizione giuridica passiva del rapporto. Consiste nel dovere che grava sul debitore di eseguire la prestazione a favore del creditore;
  • il credito è la posizione giuridica attiva del rapporto obbligatorio. Consiste nel diritto del creditore di pretendere la prestazione dal debitore;
  • l’oggetto, che è la prestazione che il debitore deve materialmente eseguire per soddisfare la pretesa del creditore. Può consistere tanto in un “dare” (è il classico caso del pagamento di un debito in denaro) quanto in un “fare” (l’artista che deve eseguire un ritratto, l’appaltatore che deve edificare un fabbricato, ecc.) o “non fare” (non fare concorrenza al proprio datore di lavoro, non vendere un bene per un certo periodo di tempo, ecc.). La prestazione, anche se non pecuniaria, deve essere suscettibile di valutazione economica, cioè deve avere un contenuto patrimoniale.

Diverse tipologie di obbligazione

Per quanto riguarda le tipologie, le obbligazioni possono essere:

  • divisibili (o parziarie), quando hanno ad oggetto una cosa o un fatto suscettibile di divisione per sua natura o per il modo in cui è considerata dalle parti o dalla legge. Ad esempio, sono obbligazioni parziarie quelle in tema di eredità o di condominio, con la conseguenza che il creditore potrà chiedere a ciascun debitore il pagamento solamente di una parte del credito, proporzionale alla quota di cui è titolare l’obbligato;
  • indivisibili, se la prestazione ha ad oggetto una cosa o un fatto che non può essere frazionato, per sua natura o per scelta delle parti. Si pensi alla consegna di un orologio oppure di un computer. Per ulteriori approfondimenti, si legga l’articolo dal titolo Obbligazioni divisibili e indivisibili: che differenza c’è?;
  • fungibili, quando hanno ad oggetto una prestazione che può essere eseguita indifferentemente dal debitore o da un terzo. È il classico caso del pagamento di una somma di denaro;
  • infungibili, quando la prestazione può essere eseguita soltanto dal debitore. È il caso del pittore a cui è stato commissionato un ritratto: il creditore non accetterebbe che qualcun altro realizzasse l’opera;
  • generiche, se hanno ad oggetto una cosa determinata solo nel genere (ad esempio: soldi, frutta, verdura, legname, ecc.) o una certa quantità di beni fungibili (cioè, interscambiabili in quanto facilmente sostituiti con altri della stessa tipologia, come ad esempio il denaro o i prodotti della terra). Tipico esempio di obbligazione generica è quella pecuniaria;
  • specifiche, quando invece la prestazione è una cosa determinata (un dipinto, ecc.);
  • di mezzi, quando il debitore è tenuto solamente a effettuare una prestazione diligente, ossia a impiegare con attenzione i mezzi idonei a raggiungere un certo risultato. È il classico caso della prestazione dell’avvocato, il quale non garantisce il buon esito della causa ma la profusione del massimo impegno affinché vada bene;
  • di risultato, se il debitore è tenuto al raggiungimento di un certo obiettivo. È il caso dell’appalto, in cui la ditta deve portare a termine o compiere l’opera o il servizio promesso.

Come nasce un’obbligazione?

Per legge [1], un’obbligazione può sorgere essenzialmente in tre modi:

  • da un contratto, cioè dall’accordo tra due o più parti. È il caso del mutuo o del finanziamento, con cui il debitore si impegna a restituire, con gli interessi, quanto ricevuto;
  • da un fatto illecito. Si pensi al classico sinistro stradale oppure a qualsiasi tipo di danneggiamento;
  • da ogni altro atto o fatto idoneo a produrla secondo quanto stabilito dalla legge. È il caso, ad esempio, del pagamento dell’indebito, cioè di chi riceve una somma di denaro che non gli spetta: in un’ipotesi del genere il soggetto è tenuto a restituire quanto illegittimamente ricevuto. Si pensi a chi riceve per sbaglio il bonifico destinato a un’altra persona.
 
Pubblicato : 16 Settembre 2023 09:30