Diritti d’autore sui social
Cos’è, come funziona e quando si ottiene il copyright? I contenuti liberamente condivisi sui social possono essere utilizzati da chiunque?
Il diritto d’autore è l’insieme di norme che l’ordinamento giuridico pone a tutela dell’attività creativa nelle sue più svariate forme: letteratura, pittura, scultura, architettura, fotografia, musica, teatro, cinematografia, software, banche dati, ecc. Queste regole devono essere sempre rispettate, anche quando si chatta o si scrive in internet. È proprio in questo contesto che si pone il problema dei diritti d’autore sui social.
Contrariamente a quanto comunemente si crede, infatti, (quasi) tutto ciò che compare sul web è protetto dal copyright e, pertanto, di esso non può farsi un libero utilizzo, a meno che il suo autore non abbia acconsentito. Tanto è ribadito anche dalle condizioni d’uso stabilite dai maggiori social network, come ad esempio Facebook e Instagram. Ma procediamo con ordine.
Cosa si intende per diritto d’autore o copyright?
Il diritto d’autore (comunemente noto come “copyright”) è costituito da tutte le norme che proteggono le opere dell’ingegno, cioè le idee creative nel campo culturale e scientifico.
Grazie a questa forma di tutela, l’autore di un’opera può sempre agire contro chi se n’è indebitamente appropriato oppure contro chi ne ha fatto un utilizzo non autorizzato, magari ricavando un profitto.
Insomma: il diritto d’autore conferisce al suo titolare il monopolio sull’uso e lo sfruttamento esclusivo della sua opera, salvo la possibilità di cedere tale diritto a qualcun altro (ad esempio, a una casa editrice).
Come si ottiene il diritto d’autore?
Per ottenere il diritto d’autore non bisogna fare nulla: occorre semplicemente aver creato un prodotto originale, frutto del proprio sforzo intellettuale.
Non c’è quindi bisogno di alcuna iscrizione o registrazione formale, ad esempio presso la Siae.
Cosa sono le opere dell’ingegno?
Come ricordato, il diritto d’autore tutela le opere dell’ingegno, cioè le idee creative nel campo culturale o scientifico.
In buona sostanza, sono protetti dal copyright tutte le opere che rappresentano un’espressione originale di un’idea intellettuale.
Si pensi a un romanzo, a una composizione musicale, a una scultura, a un’opera teatrale, a un film, ecc.
Sui social c’è il diritto d’autore?
Anche sui social c’è il diritto d’autore, nel senso che:
- il copyright va rispettato quando si condividono contenuti altrui;
- i propri scritti o disegni, se hanno il carattere della creatività, sono essi stessi opere dell’ingegno meritevoli di tutela.
Il primo aspetto viene sintetizzato in quella condizione, prevista nei regolamenti di ogni social network (cosiddetti “Termini d’uso”), in base alla quale si possono caricare su queste piattaforme solo contenuti creati interamente dall’utente o comunque per i quali sono state ottenute le necessarie autorizzazioni.
In buona sostanza, i social impongono che i contenuti condivisi (immagini, foto, testi, canzoni, ecc.) non violino il copyright altrui; se ciò accade, la responsabilità non è della piattaforma bensì dell’utente che ha illegittimamente pubblicato l’opera dell’ingegno altrui.
A tal proposito (e qui ci ricolleghiamo al secondo aspetto), va precisato che il copyright non riguarda solo le idee creative che abbiano un indiscusso valore artistico ma ogni manifestazione originale dell’intelletto umano che rientri nel campo culturale o scientifico.
Ciò significa che anche un commento, un post o un’immagine, se è un prodotto originale del soggetto che l’ha condiviso, è tutelato dal diritto d’autore.
In altre parole, non occorre scrivere “I Promessi Sposi” per essere protetti dal copyright: qualsiasi tipo di manifestazione esteriore del proprio intelletto è un’opera dell’ingegno meritevole di tutela.
Pertanto, chi dovesse condividere sul proprio profilo una poesia, un racconto, un disegno, un commento a un’opera letteraria oppure anche una spiegazione (giuridica, scientifica, ecc.), potrebbe invocare il diritto d’autore contro coloro che si sono indebitamente appropriati del contenuto.
Insomma: l’autore di un “post” particolarmente originale può diffidare gli altri dall’appropriarsene in quanto la pubblicazione sulla piattaforma social non legittima il suo utilizzo indebito.
Al contrario, non godono di alcuna tutela gli scritti che riportano solamente luoghi comuni, idee pacificamente condivise, opinioni politiche o giudizi personali, se non sono connotati da originalità e creatività.
Chi pubblica un’opera sui social ne perde la titolarità?
Chi decide di condividere un’opera dell’ingegno (scritto, disegno, canzone, ecc.) sui social continua a rimanerne il titolare: la pubblicazione, infatti, non comporta alcuna decadenza del proprio diritto.
Tuttavia, secondo le condizioni d’uso di molti social network, finché i contenuti sono presenti sulle piattaforme, le società che le gestiscono possono utilizzarli e sfruttarli economicamente in modo molto ampio, senza dover chiedere preventivamente un permesso, poiché il consenso è già stato concesso accettando le regole del social.
Copyright sui social: come funziona in sintesi
In sintesi, il diritto d’autore sui social funziona così:
- è proibito appropriarsi delle opere dell’ingegno altrui, pubblicandole o condividendole sul proprio profilo;
- ogni creazione originale dell’intelletto pubblicata sui social è un’opera dell’ingegno protetta dal copyright. È quindi vietato agli altri utenti di impossessarsene o di farne utilizzo;
- le piattaforme social possono però sfruttare le opere dell’ingegno che gli utenti liberamente condividono.
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