In quali casi la segnalazione di un crimine alla Procura della Repubblica non permette di intraprendere un procedimento penale contro il responsabile?

Chi commette un reato può essere denunciato alle autorità competenti affinché possa essere intrapreso un processo penale a carico dell’imputato, all’interno del quale la vittima potrà costituirsi parte civile per ottenere il risarcimento del danno. Ci sono tuttavia delle ipotesi in cui denunciare un reato è inutile. Quando?

Si tratta di casi nei quali la querela non sortisce effetti, nel senso che non può portare alla condanna penale del soggetto segnalato alle forze dell’ordine. Quando non si può più denunciare qualcuno? Scopriamolo.

Si può querelare un reato dopo tre mesi?

Denunciare un reato è inutile se il termine per proporre querela è oramai scaduto.

La legge distingue i reati in due categorie:

• quelli procedibili d’ufficio, che possono essere denunciati da tutti senza limiti di tempo, o almeno finché non si prescrivono;
• quelli procedibili a querela di parte, che possono essere segnalati solamente dalla persona offesa, entro un certo termine.

Per la precisione, la vittima di un reato ha tre mesi di tempo per sporgere querela. È questo il termine previsto dalla legge a pena di decadenza.

Solo per alcuni reati, è previsto un termine maggiore, pari a:

• sei mesi per lo stalking e il revenge porn;
• dodici mesi per la violenza sessuale.

Denunciare un reato (procedibile a querela) è quindi inutile se il fatto, pur essendo stato commesso, non può più essere querelato per scadenza del termine.

Se la querela fosse sporta tardivamente, il pubblico ministero sarebbe costretto ad archiviarla.

Si può denunciare un reato prescritto?

Ugualmente inutile è denunciare un reato prescritto.

I reati si prescrivono in un tempo corrispondente alla pena massima prevista dalla legge e, comunque, mai prima di sei anni se si tratta di delitti e di quattro anni se si tratta di contravvenzioni.

La rapina si prescrive dopo dieci anni poiché è punita con la reclusione da cinque a dieci anni (massimo della pena).

Il furto semplice si prescrive dopo sei anni anche se la pena massima è di tre: come detto, infatti, sei anni è il tempo minimo di prescrizione per i delitti, al di sotto del quale non si può mai scendere.

Se il reato cade in prescrizione, il giudice deve immediatamente fermare il processo e dichiarare, con sentenza, l’estinzione del reato.

In pratica, la prescrizione preclude al giudice di esprimersi sul merito della vicenda: anche se ritenesse colpevole l’imputato, sarebbe comunque costretto a porre fine al processo.

È perciò inutile denunciare un reato caduto in prescrizione: il pubblico ministero, ricevuta la notizia di reato, non potrebbe fare altro che chiederne l’archiviazione.

Per ulteriori approfondimenti, si rinvia al video dedicato alle scadenze da conoscere se vuoi denunciare qualcuno.

Si può denunciare un illecito amministrativo?

Non si può denunciare alla Procura della Repubblica un illecito amministrativo, cioè un fatto che, seppur violativo della legge, non costituisce però un reato.

Non è possibile denunciare alla Procura una persona che ha parcheggiato in doppia fila, che ha fumato una sigaretta in un locale pubblico oppure che non ha pagato il biglietto dell’autobus.

Gli illeciti amministrativi possono essere segnalati alla polizia, ma questi non potranno essere puniti all’interno di un processo penale.

Nemmeno è possibile denunciare un reato depenalizzato, come ad esempio quello di atti osceni in luogo pubblico (non aggravato): il pubblico ministero non potrebbe esercitare l’azione penale non trattandosi più di reato bensì di illecito amministrativo.

Si può denunciare un reato abrogato?

Non è possibile denunciare un reato abrogato, come ad esempio l’ingiuria. Non trattandosi (più) di un fatto penalmente rilevante, la Procura della Repubblica non ha alcuna competenza su di esso.

Si può denunciare un reato senza prove?

Contrariamente a quanto si possa pensare, è invece possibile denunciare un reato in assenza di prove, ad esempio senza testimoni.

A differenza del processo civile, il giudizio penale può basarsi anche sulle sole dichiarazioni della persona offesa, purché le stesse siano attendibili e circostanziate.

Chi è vittima di un reato può quindi validamente sporgere denuncia/querela anche se non può indicare alcun testimone né altro mezzo di prova (documenti, foto, ecc.).