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Denuncia all’assicurazione dopo tre giorni: cosa si rischia?

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(@mariano-acquaviva)
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Cosa succede se l’assicurato comunica con ritardo il sinistro alla propria compagnia? C’è davvero il rischio di perdere l’intero risarcimento?

Quando si resta coinvolti in un sinistro stradale la prima cosa da fare, dopo essersi accertati di stare bene e di aver preso i dati dell’altra parte, è comunicare l’incidente alla propria compagnia assicurativa. La denuncia di sinistro serve infatti ad attivare la polizza e a far cominciare la procedura di liquidazione del danno. Anche quando si ha ragione, è sempre la propria compagnia a risarcire grazie alla procedura di indennizzo diretto. Con questo articolo risponderemo nello specifico alla seguente domanda: cosa si rischia in caso di denuncia all’assicurazione dopo tre giorni?

In effetti, la legge stabilisce che ogni tipo di sinistro debba essere denunciato all’assicurazione entro tre giorni da quando si è verificato. Questa regola, quindi, vale non solo per la rc auto ma per ogni tipo di assicurazione, come ad esempio quella furto e incendio oppure quella sulla casa. Cosa accade se questo termine non viene rispettato? La compagnia assicurativa può rifiutarsi di risarcire il danno? Cosa si rischia in caso di denuncia all’assicurazione dopo tre giorni? Scopriamolo insieme.

Cos’è l’assicurazione?

L’assicurazione è un contratto con cui si trasferiscono le conseguenze economiche di un possibile evento dannoso in capo a una società (l’assicuratrice).

Ciò è evidente nell’assicurazione sulla responsabilità civile tipica della circolazione dei veicoli: al verificarsi di un incidente non è l’assicurato a pagare bensì la sua compagnia. In pratica, l’assicurazione si sostituisce al danneggiante.

In cambio di questa copertura, l’assicurato paga un prezzo periodico che prende il nome di “premio”.

Assicurazione: quanti tipi?

Esistono sostanzialmente due tipi di assicurazione:

  • l’assicurazione contro i danni, con cui la società si impegna a pagare i danni subiti dall’assicurato. Si pensi all’assicurazione furto e incendio, che provvede a risarcire l’assicurato nel caso di furto del proprio veicolo. All’interno di questo particolare tipo di assicurazione rientra anche la cosiddetta assicurazione sulla responsabilità civile, con cui l’assicuratrice paga i danni causati dall’assicurato stesso. È il caso della rc auto;
  • l’assicurazione sulla vita, con cui l’assicuratrice si impegna a pagare una certa somma all’assicurato al verificarsi di un evento attinente alla vita umana. Rientra in questa tipologia l’assicurazione caso morte, con cui l’assicuratrice paga una somma una tantum oppure una rendita al verificarsi della morte dell’assicurato.

Assicurazione: entro quanto tempo va denunciato il sinistro?

La persona assicurata che abbia subito un danno deve segnalare tale evento alla propria assicurazione. Sul cliente incombe un vero e proprio onere di comunicazione, da effettuarsi entro tre giorni dal verificarsi del sinistro oppure da quando se ne è avuta conoscenza [1].

Ad esempio, se la persona assicurata contro il furto in abitazione scopre solo al rientro dalle vacanze di essere stato svaligiato, allora il termine di tre giorni decorre dal momento in cui ha scoperto di essere stato derubato.

È opportuno che la denuncia sia fatta con modalità che assicurino prova dell’invio e della ricezione, come ad esempio mediante raccomandata con avviso di ricevimento, pec o fax.

La denuncia per incidente va fatta entro tre giorni anche se le conseguenze dello stesso non sono ancora definite: è il caso di chi, a seguito del sinistro, ha riportato delle lesioni personali la cui entità non è ancora stata stabilita dai medici.

Il termine di tre giorni non deve essere rispettato se:

  • nella polizza è stabilito un termine diverso, in genere maggiore (sette giorni, ad esempio);
  • l’assicurato era impossibilitato a farne denuncia, ad esempio perché ricoverato in ospedale.

Denuncia all’assicurazione dopo tre giorni: cosa si rischia?

Cosa si rischia se la denuncia all’assicurazione viene fatta dopo tre giorni? Secondo la legge [2], bisogna distinguere a seconda delle ragioni del ritardo:

  • se l’assicurato ha volontariamente omesso di denunciare l’incidente nel termine di tre giorni, perde del tutto il diritto al risarcimento;
  • se l’assicurato ha tardato solamente per negligenza o ignoranza, allora non si perde il diritto al risarcimento, ma questo può essere ridotto dall’assicurazione se ritiene di aver subito un danno dal ritardo.

Ad esempio, rischia di perdere ogni diritto all’indennizzo chi ritarda la denuncia perché sta cercando un carrozziere che gli faccia un preventivo molto alto per i danni subiti alla propria vettura.

Grava sull’assicuratore l’onere di provare il carattere doloso dell’inadempimento dell’assicurato, dovendosi, in mancanza di tale prova, presumere un inadempimento colposo, per cui l’assicuratore ha soltanto il diritto a una riduzione del risarcimento in ragione del pregiudizio effettivamente patito.

Rischia invece solo una riduzione dell’indennizzo l’assicurato che non denuncia il sinistro perché semplicemente se n’è dimenticato oppure perché pensava che spettasse all’altra parte farne segnalazione.

Tirando le fila di quanto detto sinora, possiamo allora affermare che chi fa denuncia all’assicurazione dopo tre giorni rischia di perdere del tutto il diritto al risarcimento oppure di vederselo ridotto.

Il più delle volte, però, un ritardo minimo non comporta alcuna conseguenza negativa, visto che l’assicurazione dovrebbe provare di aver subito un danno dal mancato rispetto dei tre giorni, cosa che in genere non accade.

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Pubblicato : 2 Dicembre 2022 16:15