Cumulabilità indennità di accompagnamento con redditi da lavoro
Una persona disabile 100%, che usufruisca anche di indennità accompagnamento, può avere dei redditi personali regolarmente dichiarati o c’è cumulo che va ad incidere sul beneficio previdenziale?
L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica, concessa su domanda, a favore dei soggetti mutilati o invalidi totali per i quali è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore oppure l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita [1]. Spetta a tutti i cittadini in possesso dei requisiti sanitari residenti in forma stabile in Italia, indipendentemente dal reddito personale annuo e dall’età.
Pertanto, non si guarda al reddito percepito né del beneficiario né del coniuge, ma alla situazione sanitaria della persona.
Il disabile 100% che percepisce indennità di accompagnamento per l’art. 3 Legge 104 del 05.02.1992, pur coniugata con pensionato che beneficia di trattamento pensionistico, non subirà decurtazioni o perdite per redditi percepiti da se stesso o dal coniuge.
Articolo tratto dalla consulenza resa dall’avv. Antonio Pagano
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