forum

Cos’è l’abuso del p...
 
Notifiche
Cancella tutti

Cos’è l’abuso del processo e cosa comporta

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
74 Visualizzazioni
(@angelo-greco)
Post: 3141
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

Quando il creditore abusa del suo diritto e agisce solo per danneggiare il debitore perde la causa e viene condannato al risarcimento dei danni.

Il diritto ad agire in giudizio è riconosciuto dall’art. 24 della nostra Costituzione. Questa norma ci autorizza a ricorrere al giudice anche quando non abbiamo ragione. Semmai infatti la domanda dovesse essere rigettata, l’unica conseguenza sarebbe la condanna alle spese processuali che decide il giudice con la sentenza. Se poi il giudice rileva che c’è stata malafede nell’agire o nel resistere all’altrui domanda può anche condannare la parte a un risarcimento del danno per lite temeraria (art. 96 cod. proc. civ.).

Ma cosa succede se una persona, pur agendo per tutelare un proprio diritto riconosciutole dall’ordinamento, lo fa in modo tale da danneggiare la controparte? In tali casi si parla di «abuso del processo». Non si versa quindi nell’ipotesi di chi agisce pur avendo “torto “ma di chi, pur avendo “ragione”, agisce col deliberato intendo di creare all’avversario un pregiudizio ulteriore rispetto alla semplice azione giudiziale.

In questo breve articolo vedremo, più nel dettaglio, cos’è l’abuso del processo e cosa comporta. Lo faremo tenendo conto delle più recenti sentenze.

Cos’è l’abuso del processo?

L’abuso del processo, noto anche come «abuso del diritto di azione», si verifica quando una parte utilizza i meccanismi legali in modo scorretto o malevolo, al fine di ottenere un vantaggio ingiusto o di arrecare danno all’altra parte.

Questo può includere una serie di comportamenti, come ad esempio l’avvio frazionato di una serie di procedimenti legali per sovraccaricare l’avversario di spese legali pur a fronte di un unico diritto. Vi rientra anche l’uso di tattiche dilatorie.

Cosa comporta l’abuso del processo?

Nel nostro ordinamento, l’abuso del processo non è un reato ma un illecito civile che può determinare (anche contemporaneamente) due gravi conseguenze:

  • il rigetto delle ulteriori domande;
  • il risarcimento alla controparte.

Inoltre, per l’avvocato un comportamento del genere può determinare anche un illecito disciplinare da segnalare all’Ordine di appartenenza.

Esempi di abuso di processo

Per comprendere meglio cos’è l’abuso del processo faremo qualche esempio pratico.

Si pensi a una persona che, dopo un incidente stradale, fa una causa all’assicurazione per ottenere il risarcimento dei danni al veicolo e poi ne intenta una seconda per i danni fisici.

In questo caso, il giudice rigetterà la seconda domanda, quella cioè azionata con il secondo processo rivolto a ottenere il risarcimento per le lesioni fisiche e morali. Tale domanda infatti andava presentata unitamente alla prima. Il danneggiato quindi non potrà più accedere alla tutela e pagherà alla controparte le spese legali sostenute per difendersi nel secondo processo.

Si pensi a un condominio che, dovendo recuperare più mensilità dallo stesso condomino moroso, anziché promuovere un’unica azione, con un solo ricorso per decreto ingiuntivo, presenti tante istanze per quanti sono i crediti in modo da aggravare la controparte, per ciascuna di questa pretesa, delle relative spese processuali. Anche in tal caso il giudice rigetterà le richieste ulteriori alla prima.

Casi di abuso di processo

Non è consentito al creditore di una determinata somma di denaro di frazionare il credito in plurime richieste giudiziali di adempimento (siano esse contestuali o scaglionate nel tempo). E ciò perché tale scissione aggrava la posizione del debitore: è evidente che in tal modo si moltiplicano anche le liquidazioni delle spese di giustizia e dunque i compensi del legale.

L’abuso del processo, dunque, seppur parte da un legittimo esercizio del diritto, finisce per danneggiare la controparte ponendosi in contrasto sia con il principio di correttezza e buona fede, che deve improntare il rapporto tra le parti non solo durante l’esecuzione del contratto ma anche nell’eventuale fase dell’azione giudiziale per ottenere l’adempimento, sia con il principio costituzionale del giusto processo, traducendosi in un abuso degli strumenti processuali che l’ordinamento offre alla parte, nei limiti di una corretta tutela del suo interesse sostanziale. Il che allunga i tempi del processo e aggrava di costi la giustizia italiana.

Inoltre, costituisce abuso del processo la condotta dell’avvocato che, nell’ambito di un procedimento di pignoramento presso il terzo, deposita nella stessa udienza più atti di intervento per gli stessi creditori che ben si sarebbero potuti ricomprendere in uno solo (Cass. sent. n. 961/17).

Un altro caso di abuso del processo si ha quando il danneggiato proponga due azioni diverse di risarcimento, riferite alle cose e alla persona, per i danni derivanti da un unico fatto illecito. È l’esempio visto sopra dell’incidente stradale. Pur non essendo totalmente precluso al danneggiato, in astratto, di agire separatamente per due diversi danni che derivano dal medesimo fatto illecito, ciò può avvenire solo in presenza dell’effettiva dimostrazione, da parte dell’attore, della sussistenza di un interesse obiettivo al frazionamento (si pensi al caso di chi, a seguito di incidente stradale, abbia necessità di riparare subito l’auto non potendo ancora quantificare i danni fisici perché deve essere sottoposto a intervento chirurgico). Tale interesse non può consistere in una scelta soggettiva dettata da criteri di mera opportunità e neppure dalla prospettata maggiore speditezza del procedimento davanti ad uno piuttosto che ad un altro dei giudici aditi (Cass. sent. 25/01/2023, n. 2278).

Anche una domanda totalmente priva di fondamento giuridico sia nel fatto che in diritto integra l’ipotesi di abuso del processo, essendo finalizzata non alla tutela dei diritti ed alla risposta alle istanze di giustizia, ma soltanto ad un tentativo di ostacolo alla ragionevole durata del processo ed al corretto impiego delle risorse necessarie per il buon andamento della giurisdizione (trib. Velletri, sent. n. 2342/2022).

In tema di lite temeraria, integra abuso del processo integrando ingiustificato sviamento del sistema processuale dai suoi fini istituzionali, notificare, ben oltre i termini di legge, un ricorso oltretutto inammissibile (Cass. sent. n. 33839/2022).

Un altro tipico caso di abuso del processo è quello del creditore che agisca contro il debitore dinanzi a un foro incompetente, lontano dalla residenza di quest’ultimo, al solo fine di aggravare le sue spese processuali e portarlo a pagare o a transigere pur di risparmiare.

 
Pubblicato : 14 Giugno 2023 08:15