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Cos’è la pubblica decenza?

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(@mariano-acquaviva)
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Quali sono gli atti indecenti e qual è la differenza con gli atti osceni? Cosa si intende per luogo esposto al pubblico?

La legge protegge non solo le vittime di truffe e di violenze fisiche ma anche coloro che assistono a episodi che possono turbare la loro sensibilità o pregiudicarne il corretto sviluppo psicologico. Si pensi, ad esempio, al reato di corruzione di minorenne, che punisce chiunque compie atti sessuali in presenza di un minore, oppure a quello di atti osceni. Allo stesso modo, la legge sanziona i gesti di particolare maleducazione compiuti in un luogo pubblico. È in questo preciso ambito che si inserisce la seguente questione: cos’è la pubblica decenza?

Come vedremo, il Codice penale punisce gli atti contrari alla pubblica decenza, purché commessi in un luogo pubblico oppure in uno aperto o esposto al pubblico. Come meglio diremo, però, questa condotta è stata depenalizzata con la conseguenza che, rispetto agli atti osceni, non costituisce più reato ma solo un illecito amministrativo. Insomma: niente carcere per chi è “indecente” ma solo una multa. Ma quand’è che si può parlare di “indecenza” rilevante sotto il profilo legale? Cos’è la pubblica decenza? Scopriamolo insieme.

Cosa sono gli atti contrari alla pubblica decenza?

Come anticipato in premessa, gli atti contrari alla pubblica decenza costituiscono un illecito amministrativo per cui è prevista la sanzione da 51 a 309 euro [1].

Perché scatti l’illecito occorre però che gli atti siano commessi in un particolare contesto, e cioè in un luogo:

  • pubblico, cioè accessibile a chiunque, come una strada o una via;
  • aperto al pubblico, ovverosia accessibile da chiunque ma solo a determinate condizioni. È il caso del museo o del cinema, in cui si entra pagando il biglietto, oppure del bar, del ristorante, del pub, ecc.;
  • esposto al pubblico, cioè visibile da una generalità di persone, pur essendo un luogo privato o chiuso. È il caso dell’abitacolo di un’auto parcheggiata in strada oppure della veranda che dà su una piazza pubblica.

Ma cosa si intende per “pubblica decenza”? Cosa sono gli “atti indecenti”? Approfondiamo la questione.

Cosa si intende per pubblica decenza?

Nella “pubblica decenza” rientra ogni comportamento contrario alle normali regole di ritegno e di convenienza tipiche di un determinato contesto sociale.

La pubblica decenza va quindi intesa come rispetto delle regole sociali che impongono una certa moderazione nell’esprimere il proprio pensiero e, più in generale, nel manifestarsi in pubblico.

La Corte di Cassazione è stata molto chiara quando ha qualificato come contrari alla pubblica decenza gli atti che ledono le regole etico-sociali attinenti al normale riserbo ed alla elementare costumatezza, così da produrre, se non anche disgusto, quanto meno disagio, fastidio e riprovazione [2].

Il concetto di decenza è quindi più ampio di quello di pudore, che attiene propriamente alla sfera sessuale.

È proprio questa la differenza tra atti osceni e atti contrari alla pubblica decenza: mentre gli atti osceni offendono il comune senso del pudore sessuale, gli atti indecenti rappresentano una grave sconvenienza o indelicatezza.

Quali sono gli atti indecenti?

Fatti questi necessari chiarimenti, è dunque chiaro che possono essere considerate “indecenti” le seguenti condotte:

  • urinare in pubblico [3];
  • girare in strada completamente nudi o seminudi;
  • esibire i glutei scoperti ai passanti in luogo di pubblico transito [2]:
  • imprecare o bestemmiare davanti a molte persone.

Tutte queste condotte, ritenute pacificamente contrarie alla morale comune, costituiscono atti contrari alla pubblica decenza e, come tali, sono puniti con una sanzione amministrativa.

Atti contrari alla pubblica decenza: quando scatta l’illecito?

Come già ricordato, affinché si possa parlare di illecito amministrativo occorre che l’atto indecente sia commesso in un luogo pubblico, aperto al pubblico oppure esposto al pubblico.

Secondo la Cassazione, è irrilevante che qualcuno abbia assistito all’atto indecente: il semplice fatto di averlo commesso in uno dei predetti luoghi è sufficiente a integrare l’illecito, in quanto la legge punisce il mero “pericolo” che qualcuno abbia potuto assistere [5].

Nemmeno è necessario che la persona che ha assistito all’atto indecente abbia provato disgusto [6]: non è infatti importante l’effetto concreto che la condotta contraria alla pubblica decenza abbia provocato.

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Pubblicato : 4 Febbraio 2023 19:35