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Cos’è la forfettizzazione del lavoro straordinario?

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(@redazione)
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Guida completa per dipendenti su cosa significa lavoro straordinario e su come viene retribuito.

Il dipendente che svolge lavoro straordinario ha diritto a una maggiorazione sulla retribuzione ordinaria: maggiorazione che viene quantificata sulla base delle ore di lavoro in più che ha svolto.

Ma il metodo di pagamento dello straordinario può essere anche diverso e prescindere da un criterio proporzionale rispetto all’effettiva prestazione. È la cosiddetta “forfettizzazione del lavoro straordinario”: un sistema di calcolo che prevede un fisso, indipendentemente dall’ulteriore tempo prestato a favore del datore.

In questa breve guida, dopo aver spiegato cos’è il lavoro straordinario, come si calcola, quali sono i limiti, come viene pagato, quali sono i diritti e i doveri dei lavoratori e dei datori di lavoro, cercheremo di capire cos’è la forfettizzazione del lavoro straordinario.

Ma procediamo con ordine.

Come funziona il lavoro straordinario?

Il lavoro straordinario si verifica quando un dipendente lavora oltre l’orario normale stabilito dal contratto di lavoro.

Di solito, l’orario di lavoro standard è di 40 ore settimanali (i contratti collettivi possono stabilire un limite inferiore).

Anche il lavoratore part-time può fare straordinario. Tuttavia se, rispetto al suo orario ordinario, non supera le 40 ore settimanali, si parla di lavoro supplementare. Solo una volta oltrepassate le 40 ore a settimana si ha, anche per lui, lavoro straordinario.

Quando è ammesso il lavoro straordinario?

Il lavoro straordinario deve essere concordato tra datore di lavoro e lavoratore e generalmente è limitato a 250 ore annue, salvo deroghe specifiche previste da contratti collettivi o situazioni eccezionali come necessità produttive, cause di forza maggiore, o eventi particolari legati all’attività aziendale.

Come viene pagato lo straordinario?

Per ogni ora di lavoro straordinario, il dipendente riceve una retribuzione maggiorata rispetto all’orario normale. Le condizioni specifiche, come l’entità della maggiorazione e i termini vendono stabiliti dagli accordi contrattuali o collettivi, che possono anche prevedere riposi compensativi anziché un compenso aggiuntivo.

Dunque, per sapere quando spetta di straordinario rispetto alla propria categoria bisogna riferirsi al CNNL (ed eventualmente chiedere il supporto di un consulente del lavoro o un Caf).

Quali sono i limiti del lavoro straordinario?

La legge impone limiti chiari sul lavoro straordinario per proteggere i lavoratori: non si può superare una media di 48 ore lavorative settimanali, incluse le ore straordinarie. I contratti collettivi possono stabilire limiti inferiori e modalità diverse di calcolo basate su periodi medi più lunghi: possono cioè riferire l’orario massimo dello straordinario (come visto di 48 ore) non già alla settimana ma ad un periodo di 4, 6 o 12 mesi (in ogni caso non può essere superiore all’anno).

Cos’è la forfettizzazione dello straordinario?

La forfettizzazione dello straordinario è un accordo, necessariamente scritto che predetermina:

  • quantità massima di ore straordinarie
  • che vengono retribuite à forfait, ossia a prescindere dalla loro effettiva realizzazione.

Facciamo un esempio pratico. Ipotizziamo un dipendente che firmi un contratto di lavoro con previsione di forfettizzazione dello straordinario di 45 ore settimanali, dunque 5 in più rispetto al normale orario. Il datore di lavoro dovrà mensilmente riconoscergli in busta paga tali 5 ore anche se il dipendente non le ha lavorate ed è restato a casa.

Questo sistema permette una certa flessibilità e prevedibilità sia per il lavoratore che per il datore di lavoro, ma richiede un accordo chiaro sulle condizioni.

 
Pubblicato : 27 Dicembre 2023 11:30