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Cos’è la banca trattaria

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(@mariano-acquaviva)
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Cosa sono i titoli di credito? Qual è la differenza tra assegno bancario e assegno circolare? Chi è il traente e chi il prenditore?

Da tempo il denaro non è più l’unico strumento di pagamento; da quando è stato possibile affidarsi agli istituti di credito, le transazioni vengono comodamente e più rapidamente concluse mediante mezzi diversi, come ad esempio bonifici e assegni. È in questo contesto che si inserisce il seguente quesito: cos’è la banca trattaria?

Come vedremo, il tema impone di dover affrontare necessariamente il discorso inerente ai titoli di credito e, in special modo, agli assegni. Ma procediamo con ordine.

Che cos’è un assegno?

L’assegno è un titolo di credito, cioè un documento che conferisce al beneficiario il diritto di esigere un pagamento o altro tipo di prestazione.

Ad esempio, chi si reca in un negozio per acquistare un elettrodomestico può evitare di usare i contanti e firmare un assegno al venditore, il quale poi provvederà a riscuoterlo.

Come funziona l’assegno?

Il meccanismo su cui si regge il funzionamento dell’assegno è molto semplice e fa perno su tre soggetti: il debitore (cosiddetto “traente”), il creditore (beneficiario o prenditore) e la banca (cosiddetta “trattaria”).

Chiarito ciò, con l’emissione dell’assegno il traente non fa altro che ordinare alla propria banca di pagare una certa somma di denaro a un’altra persona; quest’ultima, per poter beneficiare del pagamento, dovrà presentarsi all’istituto di credito munito dell’assegno.

È per questa ragione che l’assegno è un titolo di credito: nel documento che viene esibito alla banca, infatti, si trova il diritto a riscuotere l’importo indicato sull’assegno.

Banca trattaria: cos’è?

La banca trattaria è l’istituto di credito che deve materialmente eseguire il pagamento a favore del beneficiario dell’assegno, utilizzando il denaro del traente, cioè del suo cliente.

Infatti, per poter emettere un assegno c’è bisogno di un accordo a monte tra il correntista e il suo istituto di credito, in virtù del quale il primo è legittimato a ordinare alla banca di pagare a favore del soggetto beneficiario.

Cos’è l’assegno non trasferibile?

L’assegno non è trasferibile tutte le volte in cui il prenditore non può girarlo a favore di altri ma può solo incassarlo. Si tratta della tipologia di assegno decisamente più comune.

In pratica, con la clausola “non trasferibile” si vieta che l’assegno possa circolare, con la conseguenza che esso può essere emesso solamente a favore della persona a cui lo si consegna in pagamento.

Cos’è l’assegno scoperto?

L’assegno si dice “scoperto” (o a vuoto) quando la banca trattaria non può pagare il beneficiario del titolo di credito perché il traente non ha fondi a sufficienza. Come vedremo tra un istante, ciò non è possibile nel caso di assegno circolare.

Cos’è l’assegno circolare?

L’assegno è circolare quando è emesso direttamente dalla banca, con la conseguenza che esso non potrà mai essere scoperto: se infatti il traente non avesse fondi a sufficienza, la banca ne rifiuterebbe l’emissione.

Pertanto, mentre l’assegno “tradizionale” o “bancario” visto sinora non è una garanzia di pagamento, poiché il prenditore potrebbe anche andare in banca e scoprire che chi l’ha emesso non aveva soldi a sufficienza, l’assegno circolare è sicuro in quanto è l’istituto di credito stesso, su ordine del cliente, a emetterlo, previa verifica della disponibilità di fondi.

In realtà, un assegno circolare può essere emesso anche senza avere un conto corrente, versando direttamente allo sportello i soldi che verranno poi conservati per darli al beneficiario dell’assegno.

Quindi: mentre l’assegno circolare viene firmato ed emesso direttamente dalla banca che si occupa di trattenere la somma indicata nell’assegno dal conto di chi lo emette, l’assegno bancario viene firmato dal correntista (ma sempre emesso dalla banca), senza però che ci sia la garanzia della disponibilità dei fondi.

 
Pubblicato : 17 Settembre 2023 12:30