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Cos’è il premio di produzione

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(@valentina-azzini)
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Premio di produzione, un incentivo per guadagnare ed essere motivati

Da diversi anni molte aziende hanno adottato come strategia per il mantenimento del benessere sul lavoro e la motivazione dei propri dipendenti l’erogazione di un compenso aggiuntivo, detto premio aziendale o premio produttività. Il premio di produzione consente alle aziende di “premiare” appunto i propri dipendenti per il lavoro svolto, rendendoli partecipi dei risultati economici ottenuti proprio grazie al loro impegno lavorativo. Vediamo allora nel dettaglio, in questo breve articolo, cos’è il premio di produzione, come viene inserito in busta paga e quali sono le sue caratteristiche.

Il premio di produzione

Il premio di produzione è un compenso in denaro, beni, o servizi, che l’azienda eroga ai propri dipendenti, in aggiunta alla normale retribuzione base mensile.
Si tratta di una ricompensa riservata ad un singolo lavoratore, o a più dipendenti, con l’obiettivo di ricompensare (o, appunto, premiare) risultati conseguiti.
Generalmente il premio di produzione viene erogato al conseguimento di un risultato economico prestabilito, o alla buona riuscita di un progetto.

A chi spetta il premio di produzione?

Il premio di produzione può essere corrisposto a singoli dipendenti, che si siano distinti per particolare impegno, efficienza, o risultati raggiunti, ma anche ad un team di lavoro, che abbia portato a termine con successo un progetto, o mantenuto un’elevata produttività in un certo periodo di tempo, o che abbia contribuito al raggiungimento di specifici obiettivi aziendali.
Si pensi al venditore che riesca a raggiungere un determinato fatturato in ossequio ad un budget aziendale prestabilito, oppure ad un team di lavoratori che riesca a presentare un progetto innovativo entro un certo termine fissato dall’azienda.

Alcuni contratti collettivi di categoria, nonché alcuni accordi sindacali, o contratti di secondo livello (aziendali o territoriali) prevedono specificamente il pagamento di determinati premi di produzione al raggiungimento di specifici risultati.
In questi casi, l’erogazione del premio è obbligatoria per legge.

Quando, invece, la corresponsione del premio di produzione non sia previsto a livello normativo, sindacale, o aziendale, il relativo riconoscimento rimane a discrezione del datore di lavoro.

Tempi e modalità di pagamento

L’importo e la frequenza di erogazione del premio di produzione è variabile.

In particolare, il premio di produzione può essere erogato una tantum, oppure con cadenza regolare nel corso dell’anno, o ancora in alcuni periodi specifici (ad esempio, con cadenza trimestrale o semestrale).
Quando erogato mensilmente, il premio di produzione diventa parte integrante della retribuzione, assumendo natura retributiva e incidendo di conseguenza nel calcolo degli istituti retributivi indiretti, mensilità supplementari sulla e TFR.

Normalmente il premio di produzione è rappresentato dal pagamento di una somma di denaro direttamente in busta paga. In alcuni casi, tuttavia, può essere corrisposto sotto forma di voucher per riscattare beni o servizi (ad esempio: buoni pasto o buoni carburante).

La tassazione del premio di produzione

Dal punto di vista fiscale, quando viene erogato regolarmente a cadenza mensile assumendo natura retributiva, il premio di produzione concorre alla definizione della retribuzione totale del lavoratore e pertanto viene sottoposto all’aliquota di riferimento applicata al lavoratore con riguardo al proprio reddito da lavoro.
Quando invece corrisposto saltuariamente, il premio di produzione è sottoposto ad un’aliquota agevolata del 5% .

 
Pubblicato : 22 Dicembre 2023 14:15