Cose da sapere sulle ferie
Ferie: diritto costituzionalmente garantito; come maturano, come richiederle e cosa fare in caso di malattia
Sta finendo l’estate e molto probabilmente hai già avuto la possibilità di godere di un periodo di ferie; forse stai già programmando il prossimo viaggio, o comunque il prossimo periodo di riposo e ti chiedi quanti giorni puoi ancora chiedere a tal fine al tuo datore di lavoro. Le ferie sono un diritto inviolabile dei lavoratori, garantito addirittura dalla costituzione, un diritto che però è sottoposto ad alcuni limiti e regole ben precisi. Vediamo allora in questo breve articolo quali cose sapere sulle ferie, come sono disciplinare della legge, quante se ne hanno a disposizione, come maturano, chi le paga e cosa succede se durante questi periodi di riposo ci si ammala.
Il diritto alle ferie
Il diritto alle ferie è particolarmente tutelato dal nostro ordinamento, in quanto strettamente collegato al diritto alla salute e alla famiglia costituzionalmente garantiti.
Le ferie, infatti, rappresentano un periodo di astensione del lavoratore dalla prestazione lavorativa, finalizzato al recupero delle energie psicofisiche e all’opportunità di condividere momenti di svago assieme ai propri familiari.
Per questo motivo le ferie sono irrinunciabili e non possono essere completamente convertite in una somma di denaro. Esse inoltre sono interamente retribuite dall’azienda.
Tale è infine l’importanza del diritto alle ferie, che, nel caso in cui esse non vengano godute nei tempi stabiliti dalla legge e dalla contrattazione collettiva, sono previste ben precise sanzioni nei confronti del datore di lavoro; in particolare:
- da 100 a 600 euro per ogni lavoratore
- da 400 a 1.500 euro con violazioni per più di cinque lavoratori e/o due annualità
- da 800 a 4.500 euro con violazioni per più di 10 lavoratori e/o quattro annualità
Ferie: come maturano
La legge prevede che ogni lavoratore abbia diritto ad un periodo minimo di quattro settimane di ferie all’anno, da fruirsi possibilmente in modo continuativo.
La contrattazione collettiva può poi prevedere periodi di ferie superiori alle quattro settimane, i quali, solo per l’eccedenza, possono essere liquidati economicamente.
Le ferie iniziano a maturare al momento dell’assunzione, in proporzione ai giorni lavorati.
Ogni mese matura un rateo, cioè una determinata quantità di ferie, purché il dipendente abbia lavorato per almeno 15 giorni.
Oltre ai giorni lavorati vi sono alcuni tipi di assenza che non interrompono la maturazione delle ferie e dei quali pertanto bisogna, a tal fine, tenere conto:
- la maternità obbligatoria
- le ferie
- i periodi di assenza per infortuni e malattie
- i permessi per disabili
- i permessi per l’assistenza ad un parente disabile
La fruizione delle ferie: quando e come
Il periodo feriale deve essere goduto, per almeno due settimane, nel corso dell’anno di maturazione e, per le restanti due settimane o per il superiore periodo previsto dalla contrattazione collettiva, nei 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione.
La fruizione delle ferie deve essere concordata tra azienda e lavoratore, tenendo conto, da un lato, delle esigenze aziendali e, dall’altro, degli interessi del dipendente.
A tal fine sarà importante dunque che il dipendente comunichi con congruo anticipo la propria intenzione di fruire di un periodo di ferie, di modo che il datore possa organizzarsi ed, eventualmente, concordare un periodo diverso.
Le ferie non godute
Come osservato poco sopra, le ferie non possono essere convertite nel pagamento di una somma di denaro, salvo che per il periodo eccedente le quattro settimane stabilite dalla legge, oppure in caso di risoluzione del rapporto di lavoro.
In tale ultima ipotesi, in particolare, è doveroso precisare che, essendo le ferie un periodo di riposo per il lavoratore, esse non possono generalmente coincidere con il periodo di preavviso, salvo vi sia uno specifico accordo scritto e firmato dal lavoratore e dal datore di lavoro, in virtù del quale, in caso di licenziamento, il dipendente precisa se desidera godere delle ferie durante il periodo di preavviso, oppure, in caso di dimissioni, il datore dichiara di concedere le ferie durante il preavviso.
Cessato il rapporto di lavoro, le ferie non godute verranno quindi liquidate nell’ultima busta paga, unitamente alle altre competenze di fine rapporto.
La malattia durante le ferie
Può accadere che durante la fruizione delle ferie ci si ammali.
In questi casi la malattia non deve pregiudicare la possibilità per il dipendente di godere del proprio spettante periodo di riposo; di conseguenza, nel caso in cui la malattia duri più di tre giorni o ci sia un ricovero ospedaliero, è possibile richiedere la conversione dei giorni di ferie persi in giorni di malattia.
Così facendo le ferie verranno interrotte e ad esse subentrerà la malattia, a carico dell’azienda per i primi tre giorni e, successivamente, a carico dell’Inps.
La stessa regola viene applicata in caso di malattia di un figlio, nel caso in cui vi sia ricovero ospedaliero.
Per poter convertire le ferie in malattia è necessario produrre all’azienda idonea certificazione medica.
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