forum

Cosa succede se uno...
 
Notifiche
Cancella tutti

Cosa succede se uno muore prima di accettare l’eredità?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
60 Visualizzazioni
(@angelo-greco)
Post: 3141
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

Come la legge italiana regola la successione ereditaria quando un erede è già morto prima del familiare. Una guida semplice e pratica alle dinamiche ereditarie tra rappresentazione e accrescimento.

Non sempre chi è chiamato a divenire erede di una persona è ancora in vita quando quest’ultima decede. Si pensi al caso di un uomo che muoia senza fare testamento, a cui dovrebbe succedere il fratello se non fosse che questi era già morto qualche anno prima. A chi va l’eredità che sarebbe spettata a lui? In altri termini cosa succede se uno muore prima di accettare l’eredità?

La legge prevede due ipotesi, a seconda del grado di parentela che accomuna il soggetto deceduto prima con quello morto dopo.

Quando infatti si tratta di figli, fratelli o sorelle opera un meccanismo che va sotto il nome di «rappresentazione» in forza del quale l’eredità spettante al soggetto premorto va a suo figlio.

In tutti gli altri casi opera un altro meccanismo che si chiama «accrescimento». In tal caso, la quota dell’eredità che sarebbe spettata al soggetto premorto viene divisa tra tutti gli altri eredi.

Tali due meccanismi operano indipendentemente dalla presenza o meno di un testamento.

Ma procediamo con ordine e vediamo cosa succede se una persona, prima al momento in cui dovrebbe ricevere un’eredità, è già morta prima.

Che succede se un fratello o una sorella è già morto prima di accettare l’eredità

Ipotizziamo il caso di una persona che muoia lasciando, tra i vari eredi, un fratello e una sorella. Ebbene, se uno dei fratelli è già morto in precedenza, la quota di eredità che sarebbe spettata a questi andrà ai suoi figli.

Come detto, in tale ipotesi opera la rappresentazione. La rappresentazione è un meccanismo pensato per garantire il rispetto della volontà del defunto e tutelare la famiglia dell’erede premorto. Infatti si presume che se il defunto avesse saputo che il soggetto in questione non avrebbe voluto o potuto accettare l’eredità, avrebbe nominato come erede suo figlio.

Se il figlio però non c’è o rinuncia all’eredità, al suo posto subentrano i nipoti. In assenza di nipoti, la quota di eredità in questione viene divisa tra tutti gli altri eredi in modo proporzionale. Sicché le rispettive quote si accresceranno; perciò, in tal caso, si parla di accrescimento.

È bene precisare che la rappresentazione opera:

  • non solo nel caso in cui l’erede in questione sia già morto prima di quello della cui eredità si tratta ma anche nel caso in cui l’abbia rifiutata (ossia abbiamo manifestato la rinuncia all’eredità);
  • sia nel caso in cui il soggetto premorto sia stato designato erede da un testamento o, in assenza di testamento, per disposizione di legge. In altri termini non conta se l’eredità che non viene accettata deriva da una disposizione testamentaria o da una divisione legale in assenza di testamento.

Che succede se un fratello o una sorella è già morto prima di accettare l’eredità

Ipotizziamo ora il caso di una persona che lasci, tra i propri eredi, tre figli. Uno di questi però è già morto. L’eredità che sarebbe spettata al figlio in questione va ai figli di quest’ultimo, ossia ai nipoti del defunto. Anche in questa ipotesi, come in quella precedente, opera la rappresentazione e si presume che il testatore, se fosse stato consapevole dell’impossibilità o dell’assenza di volontà dell’erede di accettare la sua quota, l’avrebbe lasciata a suo figlio.

Come detto sopra, anche qui la rappresentazione opera sia con un testamento, sia senza.

Inoltre tale meccanismo si applica anche dinanzi alla rinuncia all’eredità.

Che succede se un altro erede muore prima di accettare l’eredità?

In tutti gli altri casi diversi dai due appena analizzati, ossia qualora il soggetto premorto non sia né il figlio, né un fratello o una sorella del defunto, la quota di eredità a questi spettanti viene ripartita proporzionalmente tra gli altri eredi. In tale ipotesi opera il meccanismo dell’accrescimento.

In buona sostanza, l’accrescimento opera tutte le volte in cui la rappresentazione non può applicarsi.

Quindi, ad esempio, l’accrescimento opera se tra gli eredi c’è un genitore del defunto e questi è già deceduto prima.

Cosa succede se il defunto ha già indicato un altro erede col testamento?

Le regole della rappresentazione e dell’accrescimento non operano se, in presenza di un testamento, il testatore ha già previsto chi sostituire in caso di premorte del soggetto nominato erede.

Ipotizziamo il caso di una persona che, nel proprio testamento, lasci una casa al fratello. Sapendo però che il fratello è gravemente malato, stabilisce che, nel caso in cui questi muoia prima di lui, la casa andrà a sua cugina.

Cos’è la rappresentazione

All’esito di quanto appena detto possiamo chiarire dunque cos’è la rappresentazione: è un meccanismo previsto dalla legge italiana che interviene quando l’erede nominato muore prima di accettare l’eredità. I discendenti dell’erede premorto sono chiamati alla successione, subentrando nel luogo e nel grado del loro ascendente.

La rappresentazione opera solo:

  • per figli e fratelli o sorelle del defunto;
  • e sempre che, nel testamento, non sia stato previsto un sostituto del soggetto in questione.

Immaginiamo, per esempio, che Mario, unico figlio di Luigi, muoia prima di poter accettare l’eredità del padre. In questo caso, i figli di Mario (nipoti di Luigi) saranno chiamati a succedere al posto del padre.

Cos’è l’accrescimento in termini di successione ereditaria?

L’accrescimento è un altro meccanismo che regola le dinamiche della successione ereditaria. Si verifica quando un erede chiamato non può o non vuole accettare l’eredità, e non è possibile ricorrere alla rappresentazione. In questo caso, la quota dell’erede che non può o non vuole accettare l’eredità passa proporzionalmente agli altri eredi.

Se un padre lascia in eredità i suoi beni ai due figli, ma uno di loro muore senza avere discendenti, la sua quota andrà al fratello rimasto, accrescendo quindi la sua eredità.

Approfondimenti

Chi subentra in caso di rinuncia all’eredità di un genitore?

 
Pubblicato : 14 Giugno 2023 07:30