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Cosa succede se uccidi una persona a 14 anni?

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(@mariano-acquaviva)
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I minorenni sono imputabili? Quali sono le peculiarità del processo minorile? Il quattordicenne omicida rischia l’ergastolo?

Anche i minorenni possono commettere reato. In casi del genere, la legge distingue tra minori che hanno compiuto 14 anni e minori che, invece, non hanno ancora raggiunto questa soglia: mentre i primi sono già imputabili, i secondi non possono essere sottoposti a processo penale, restando sostanzialmente impuniti per le loro azioni (fatta eccezione per la possibilità di comminare una misura di sicurezza). Molti in rete si chiedono cosa succede se un quattordicenne uccide una persona. C’è il rischio di finire in prigione? C’è addirittura la possibilità di essere condannati all’ergastolo? Vediamo cosa dice la legge.

I minorenni sono imputabili?

Secondo la legge [1], i minorenni sono imputabili, purché abbiano compiuto 14 anni e siano capaci di intendere e di volere.

Al di sotto di questo limite di età, il minorenne che commette un reato non può essere processato ma può al massimo essere condannato a scontare una misura di sicurezza, che è una sanzione legata alla pericolosità sociale del reo.

Sono misure di sicurezza destinate ai minori la libertà vigilata e il collocamento in comunità (ex riformatorio giudiziario).

Cosa succede se un quattordicenne commette un reato?

Se un minore che ha compiuto 14 anni commette un reato può essere processato davanti al Tribunale per i minorenni, un giudice speciale istituito appositamente per chi ha meno di 18 anni.

Come detto, l’imputabilità del minore che ha compiuto 14 anni è subordinata all’assenza di cause che lo rendano incapace di intendere e di volere.

Il giudice, pertanto, dovrà valutare, di caso in caso, se il minore infradiciottenne che ha commesso un reato fosse, al momento del fatto, in grado di rendersi conto delle proprie azioni.

Con specifico riguardo ai minori, tale incapacità può derivare anche da un profondo grado di immaturità del reo, con la conseguenza che, se il giudice dovesse accertare che il minore non si è nemmeno reso conto di ciò che ha fatto, a prescindere dall’esistenza di malattie psichiche, non potrà condannare l’imputato.

Fatta questo verifica preliminare sulla capacità d’intendere e di volere del quattordicenne, si potrà procedere con il giudizio. Il processo minorile ha delle peculiarità. Vediamo le principali.

Come funziona il processo a carico di minori?

Come ricordato, il processo a carico di minori avviene davanti al Tribunale per i minorenni. Il collegio è composto da quattro giudici: due togati e due onorari, scelti tra cultori delle scienze umane (biologia, psichiatria, antropologia criminale, pedagogia, psicologia).

L’udienza si svolge in camera di consiglio, cioè a porte chiuse. Oltre ai giudici, al pm e all’avvocato, vi partecipano anche l’imputato minorenne e i genitori, oltre a un rappresentante dei servizi minorili.

Per favorire la riabilitazione del minore, il processo minorile non prevede il patteggiamento, il decreto penale di condanna né che la vittima possa costituirsi parte civile.

L’imputato può chiedere di definire il giudizio accedendo alla messa alla prova, un percorso di recupero programmato dai servizi minorili, concordato con l’imputato e il giudice, che consente al reo di dimostrare la propria buona condotta e il pentimento per il crimine commesso. Nel caso di esito positivo, il tribunale dichiara estinto il reato.

Il minore può anche accedere al perdono giudiziale, che il giudice concede per i reati meno gravi, sanzionati con pena non superiore ai due anni di reclusione [2].

Cosa succede se un quattordicenne uccide una persona?

Il quattordicenne che uccide una persona rischia il carcere ma non l’ergastolo: secondo la Corte costituzionale [3], infatti, il minorenne imputabile non può mai essere condannato all’ergastolo, in quanto questo tipo di sanzione è incompatibile con lo scopo rieducativo previsto per le pene ai minorenni (a tal proposito, si legga l’articolo dal titolo Se un minorenne uccide che pena rischia?)

Questo significa che il minorenne omicida rischia la reclusione non inferiore a 21 anni, così come stabilito dalla legge per il reato di omicidio doloso [4].

Va tuttavia considerato che difficilmente un minore possa essere condannato a una pena così severa. Secondo la legge, infatti, il minore di 14 anni, anche se condannato, ha sempre diritto a una diminuzione della pena. Si tratta di un vero e proprio diritto dell’imputato minorenne, a cui il giudice non può derogare.

Inoltre, bisogna considerare che:

  • quasi sempre i giudici concedono le attenuanti generiche [5], che permetto di beneficiare di uno sconto di pena pari a 1/3;
  • la messa alla prova può essere concessa per ogni tipo di reato. In teoria, quindi, il giudice potrebbe anche dichiarare estinto il reato a seguito di un proficuo percorso di risocializzazione. Va però detto che, in concreto, è difficile che il Tribunale per i minorenni possa concedere la messa alla prova per un omicidio, trattandosi di reato gravissimo.

Se condannato alla reclusione, la pena dovrà essere scontata all’interno di appositi penitenziari destinati specificamente ai minorenni.

 
Pubblicato : 13 Agosto 2023 13:15