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Cosa succede se si commette un reato in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti?

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(@mariano-acquaviva)
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L’assunzione di droghe o di alcolici impedisce di essere puniti? In quali casi è previsto un aumento delle pene e quando, invece, l’esclusione dell’imputabilità?

Ubriacarsi e drogarsi non costituiscono di per sé condotte penalmente rilevanti: chi viene trovato in stato di ebbrezza oppure sotto l’effetto di stupefacenti, infatti, non può essere incriminato di alcun reato. Le cose cambiano, ovviamente, se il soggetto che ha assunto tali sostanze (alcol o droghe) compie un’azione che, per legge, costituisce un crimine. È in questo contesto che si pone il seguente quesito: cosa succede se si commette un reato in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti?

Con questo articolo non ci occuperemo della classica guida in stato di ebbrezza bensì vedremo cosa rischia chi viene colto nell’atto di compiere un delitto mentre si trova in preda ai fumi dell’alcol oppure agli effetti delle droghe. Per costoro è previsto un aumento di pena oppure, al contrario, trovandosi in uno stato equiparabile all’incapacità di intendere e di volere, non si applica alcuna sanzione? Cosa dice la legge? Scopriamolo.

Chi si ubriaca e si droga commette reato?

Come ricordato in apertura, chi si ubriaca oppure si droga non commette alcun reato ma, al più, un illecito amministrativo.

Essendo cosa nota che l’assunzione di sostanze stupefacenti può essere sanzionata dal prefetto, per quanto riguarda l’assunzione di alcolici l’illecito amministrativo scatta solamente nel caso di chi, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, è colto in stato di manifesta ubriachezza.

Cosa rischia chi si ubriaca o si droga e commette un reato?

Secondo la legge [1], chi commette un reato mentre è ubriaco risponde ugualmente del suo crimine. L’ubriachezza, infatti, non esclude né diminuisce l’imputabilità.

Stessa regola vale anche per l’assunzione di sostanze stupefacenti: chi si macchia di un reato dopo essersi drogato non può accampare scuse [2].

Insomma: la regola generale è che l’assunzione di alcol o di stupefacenti non incide sulla punibilità del reato. Esistono tuttavia delle eccezioni a quanto appena detto. Vediamo di cosa si tratta.

Ubriachezza e assunzione di droghe: quando non si risponde del reato?

Secondo la legge, non può essere punito chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, non aveva la capacità d’intendere o di volere a causa dell’ubriachezza o dell’assunzione di droghe derivata da caso fortuito o da forza maggiore [3].

In pratica, la legge esclude che possa essere sanzionato chi si trovava in uno stato di incapacità di cui, però, non ha colpe.

È il caso di chi si sia ubriacato per aver inalato i fumi dell’alcol presenti in una distilleria i cui macchinari erano difettosi, oppure di chi è stato costretto ad assumere sostanze stupefacenti dietro minaccia.

In ipotesi del genere, non essendo possibile muovere alcun rimprovero al soggetto che, di fatto, è stato “ubriacato” o drogato, la legge esclude che si possa procedere con la sanzione.

La pena invece è solo diminuita se l’assunzione involontaria di alcol o di droghe ha inciso soltanto parzialmente sulla capacità d’intendere e di volere del reo.

La punibilità è esclusa, inoltre, se l’assunzione di alcol o di droghe è equiparabile a una malattia mentale vera e propria. La legge parla in queste ipotesi di intossicazione cronica [4]. Si pensi al caso di chi, in preda al delirio psicotico causatogli dalla sindrome di Korsakoff, commetta un furto.

Ubriachezza e assunzione di droghe: quando la pena è aumentata?

L’assunzione di alcolici o di droghe fatta con lo scopo di commettere un reato comporta un aumento della pena [5]. È il caso di chi, per ridurre i propri freni inibitori, si ubriaca prima di commettere una rapina.

In ipotesi del genere, la legge stabilisce che il reo va punito più severamente, in quanto l’assunzione delle sostanze (alcoliche o stupefacenti) è stata preordinata per facilitare la commissione del delitto.

La pena è inoltre aumentata nel caso di ubriachezza abituale. Secondo la legge [6], è considerato ubriaco abituale chi è dedito all’uso di bevande alcooliche e si trova in stato frequente di ubriachezza. Stessa cosa vale nel caso di abituale stato confusionale causato dall’assunzione di sostanze stupefacenti.

A differenza dell’intossicazione cronica, che è equiparata a una malattia mentale vera e propria, l’abitualità viene sanzionata perché è la prova della sconsideratezza del soggetto il quale, essendo dedito all’uso di tali sostanze, dimostra una maggiore pericolosità.

 
Pubblicato : 24 Settembre 2023 14:00