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Cosa succede se non si fa il beneficio di inventario?

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(@angelo-greco)
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Il beneficio di inventario protegge l’erede dai debiti del defunto. Non eseguirlo porta rischi come la responsabilità personale e possibili azioni legali. Conseguenze per minorenni e maggiorenni.

È noto che, tramite l’accettazione con beneficio di inventario, l’erede può proteggersi dai debiti del defunto evitando che i relativi creditori possano pignorare i suoi beni personali. Si tratta infatti di una terza opzione che si pone a metà tra l’accettazione pura e semplice dell’eredità e la rinuncia. Proprio per questo, dinanzi a soggetti più deboli come minori o interdetti, il beneficio di inventario è obbligatorio per legge.

Ci si potrebbe allora chiedere cosa succede se non si fa il beneficio di inventario, quali sono i rischi e le conseguenze, sia per i soggetti minorenni o interdetti che per chiunque altro.

L’argomento spesso non è del tutto chiaro ed è fondamentale capire cosa potrebbe accadere se si trascura questa importante procedura. L’omissione infatti di una delle formalità imposte dalla legge può determinare un impatto significativo sul patrimonio dell’erede. Cerchiamo allora di fare il punto della situazione.

Cos’è l’accettazione con beneficio d’inventario?

L’accettazione con beneficio d’inventario è una modalità che permette all’erede di mantenere separato il proprio patrimonio da quello del defunto. In pratica, l’erede non sarà obbligato a coprire i debiti del defunto con i propri beni ma solo con quelli ereditati e nei limiti del valore di questi stessi.

Marco eredita dal padre una casa del valore di 200mila euro ma anche debiti pari a 300mila euro. Se Marco accetta con beneficio di inventario, i creditori del padre potranno pignorare solo la casa che Marco ha ricevuto in eredità. Se Marco invece accetta l’eredità in modo “puro e semplice”, i creditori potranno pignorare anche gli altri beni di Marco, come il conto corrente, lo stipendio, la casa di cui già era proprietario. In ultimo Marco potrebbe decidere di rinunciare completamente all’eredità paterna. In tal caso non erediterà né la casa del genitore né i debiti di quest’ultimo.

La dichiarazione di accettazione con beneficio di inventario deve essere effettuata presso la cancelleria del tribunale civile o attraverso un notaio. Per produrre gli effetti voluti, la dichiarazione deve essere preceduta o seguita dalla redazione dell’inventario ossia dell’elenco completo dei beni e dei diritti ereditari. L’inventario viene disposto dal cancelliere del tribunale del luogo di ultima residenza del de cuius. Se tale attività non viene posta in essere, l’erede decade dal beneficio di inventario e diventa erede puro e semplice (con conseguente responsabilità personale per i debiti collegati alla successione).

Quando si deve fare l’accettazione con beneficio?

Il termine per l’accettazione con beneficio d’inventario è di dieci anni così come per l’accettazione di eredità. Chi non manifesta alcuna volontà entro tale arco di tempo decade dalla possibilità di diventare erede e perde pertanto la propria quota ereditaria. Si considera cioè come se avesse rinunciato alla successione.

Il termine per l’accettazione con beneficio di inventario è più breve per chi, alla data del decesso del de cuius, ha il possesso dei beni di quest’ultimo (si pensi al figlio convivente con il defunto). Questi deve:

  • entro tre mesi dal decesso fare l’inventario;
  • nei successivi 40 giorni dichiarare se intende accettare o meno l’eredità o farlo col beneficio di inventario.

Se una di tali attività non viene posta in essere o viene compiuta con ritardo, si verifica in automatico l’accettazione pura e semplice con conseguente responsabilità integrale per i debiti del defunto.

Quando è obbligatoria l’accettazione con beneficio di inventario?

L’accettazione con beneficio d’inventario è obbligatoria quando l’erede è:

  • un minore,
  • un interdetto,
  • un minore emancipato,
  • un inabilitato.

In tali ipotesi l’accettazione necessita inoltre di un’apposita autorizzazione del Giudice tutelare.

Cosa succede se non si accetta con beneficio di inventario?

Come anticipato, l’erede che non accetta l’eredità nei termini si considera come se l’avesse rifiutata e perde ogni diritto sul patrimonio del defunto.

Invece l’erede maggiorenne e capace, che accetta l’eredità senza beneficio di inventario subisce alcune importanti conseguenze che possiamo così riassumere:

  • responsabilità personale: senza il beneficio di inventario, gli eredi diventano personalmente responsabili per i debiti del defunto. Questo significa che dovranno pagare i creditori con tutti i propri beni, non solo quelli derivanti dalla successione ma, se insufficienti, anche con quelli personali;
  • azioni legali: i creditori del defunto che restano insoddisfatti, ossia che non ricevono i pagamenti dovuti, possono agire contro l’erede per riscuotere tali somme. Possono a tal fine pignorare non solo i beni derivanti dalla successione ma anche quelli di cui l’erede era proprietario prima o che acquisirà dopo (ad esempio lo stipendio, il conto corrente, la casa personale, ecc.).

Tali effetti si determinano non solo quando si accetta l’eredità senza beneficio di inventario ma anche quando:

  • non si compie l’inventario;
  • non si rispettano i termini per fare l’inventario e/o la successiva dichiarazione.

Cosa succede se i genitori del minore non fanno l’accettazione con beneficio di inventario?

Le cose cambiano quando l’accettazione con beneficio di inventario è obbligatoria. Vediamo cosa succede se i genitori o il legale rappresentante del minore, accettano l’eredità per conto di questi senza beneficio di inventario o quando, pur avendo accettato con beneficio (previa autorizzazione del giudice tutelare) non redigono l’inventario.

In tali casi la legge tutela il soggetto debole. Pertanto, a norma dell’art. 489 cod. civ., il minore non decade dalla possibilità di accettare con beneficio di inventario: egli potrà farlo sino a un anno dopo il raggiungimento della maggiore età (ossia fino a 19 anni).

In pratica, anche se il genitore o il rappresentante legale non compie l’inventario nei termini prescritti dalla legge, il minore non decade dal beneficio se, entro l’anno dal compimento della maggiore età, completerà la procedura di accettazione procedendo alla redazione dell’inventario. In difetto, sarà considerato un erede puro e semplice.

 
Pubblicato : 25 Ottobre 2023 11:15