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Cosa si intende per centro abitato?

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(@angelo-greco)
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Obbligo di rallentare la velocità a prescindere dalla presenza di una specifica segnaletica stradale.

«Rallentare: centro abitato». Quante volte avrai già visto questo cartello per poi accorgerti, poche centinaia di metri dopo, che si trattava solo di uno sparuto gruppo di case sul lato della strada. Ti sarai allora chiesto che cosa si intende per centro abitato e quante abitazioni sono sufficienti per poter definire una zona in tal modo.

A chiarirlo è stata una sentenza della Cassazione [1]. Nella pronuncia in commento, la Corte ha confermato la condanna nei confronti di un automobilista che, viaggiando a 104 chilometri orari, aveva centrato un motociclista procurandone la morte.

Il conducente stava procedendo a velocità elevata nonostante la segnaletica stradale indicasse chiaramente che, di lì a breve, si sarebbe aperto un centro abitato. Dal cartello sarebbe, quindi, derivato l’obbligo di riportare l’andatura nei limiti previsti per la città, ossia 50 km orari.

Nella propria difesa, però, l’imputato ha sostenuto che poche case non bastano a parlare di centro abitato. La Corte non ha accolto la sua tesi. Ecco quali sono state le motivazioni dei giudici supremi. Motivazioni tanto più importanti quanto più si pensa che, nelle strade provinciali che legano tra di loro le varie frazioni, capita spesso di trovare villette o abitazioni isolate, più o meno aggregate tra loro. È bene quindi analizzare come vengono qualificate dalla legge tali situazioni in modo da sapere entro quale soglia portare l’asticella del contachilometri dell’auto.

Secondo la Cassazione, la presenza di un gruppo di case lungo la strada è sufficiente per parlare di centro abitato e per applicare il relativo limite di velocità, cioè 50 km orari. Ciò vale a prescindere da uno specifico provvedimento dell’ente proprietario della strada, ad esempio il Comune o la Provincia.

In altri termini – ed è qui l’aspetto cruciale della sentenza – non è solo il cartello stradale a dover dettare gli obblighi del conducente; anche se non è presente la segnaletica circolare che impone il limite di velocità a 50 km/h o quella che specifica «Attenzione: centro abitato», il conducente deve sempre porsi nella condizione di prevedere eventuali rischi, considerando anche la presenza di poche abitazioni nei pressi della strada. Il che dovrebbe suggerirgli un atteggiamento più prudente rispetto alle strade in aperta campagna o alle strade statali.

L’automobilista deve anticipare i pericoli connessi alla circolazione, al di là dei cartelli stradali. Deve sapere che là dove ci sono delle case – anche poche – ben ci potrebbero essere bambini che giocano, anziani che attraversano o altri mezzi leggeri come bici o motocicli.

Questa omissione di prudenza rende, quindi, ancora più grave la condotta di chi, in presenza di un centro abitato, non decelera.

La Corte di Cassazione ha ritenuto corretta l’osservazione fatta in secondo grado, laddove si era evidenziato che «il tratto di strada statale in cui si è verificato il sinistro attraversava il centro abitato» di un piccolo paese. Questo elemento è stato sufficiente per ritenere applicabile, checché ne dica l’automobilista, il limite dei 50 chilometri orari. E «anche in mancanza di uno specifico provvedimento dell’ente proprietario della strada, l’accertamento dell’esistenza di un centro abitato ben può essere effettuato sulla base di elementi concreti e specifici, idonei a connotare come tale un gruppo di case intervallate o site lungo un solo lato della strada».

Peraltro, «la condotta dell’automobilista è stata in ogni caso imprudente», soprattutto tenendo presente «lo specifico tratto di strada, che aveva una connotazione curvilinea con visuale non libera, stante anche la presenza di piante di oleandro a margine della carreggiata nonché l’esistenza di un cartello che segnalava un preavviso di intersezione», senza dimenticare «la vetustà della autovettura». Tutte queste circostanze avrebbero dovuto indurre l’automobilista a rallentare la velocità, spiegano i giudici.

L’insegnamento è, quindi, molto chiaro: anche se non c’è un segnale stradale ad obbligare di rallentare in presenza di un centro abitato o un cartello che limita l’andatura, bisognerà tenere conto delle condizioni concrete della strada, quindi non solo della sua pericolosità o del traffico ma anche della presenza di poche abitazioni nelle strette vicinanze.

 
Pubblicato : 3 Aprile 2023 18:15