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Cosa fare se ti accusano falsamente di furto?

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Come tutelarsi dall’accusa di un furto che non si è commesso: dalla semplice ingiuria ai reati di diffamazione e calunnia.

A chi non è capitato, almeno una volta nella vita, di sentire qualcuno definire “ladro” un’altra persona. Ovviamente fra il chiamare qualcuno ladro, e l’andare a denunciarlo per un furto, c’è una bella differenza. Una cosa però è comune ad entrambe queste situazioni: se si afferma il falso, o si denuncia una persona che si sa essere innocente, si commette un reato. Nel primo caso una diffamazione, nel secondo il ben più grave reato di calunnia. Se si viene quindi accusati di qualcosa che non si è commesso, bisogna sapere che è possibile tutelarsi. Ma vediamo ora nel dettaglio cosa fare se ti accusano falsamente di furto. Non parleremo delle strategie processuali: quelle le lasciamo all’avvocato che nominerai e ti difenderà: conoscendo il caso concreto, infatti, solo lui potrà sapere che tipo di tutela adottare dalle accuse infondate di furto. Vedremo invece che fare se qualcuno mette in giro la voce che sei un ladro.

Se mi chiamano ladro posso denunciare?

Partiamo dalla situazione più semplice: dopo una litigata con un conoscente questo ti insulta accusandoti di aver commesso dei furti e di essere un ladro. In questo caso il tuo conoscente non ha commesso alcun reato, siamo qui infatti davanti ad una ingiuria. L’ingiuria è stata depenalizzata, dunque l’unico rimedio per rifarsi dell’offesa subita è avviare un processo civile per il risarcimento del danno.

Dire alle spalle che una persona ruba è reato?

Entriamo qui nell’area della diffamazione. Perché si integri questo reato sono necessari due presupposti:

  • comunicare a due o più persone (anche in momenti tra loro diversi, purché il fatto sia sempre lo stesso);
  • offendere l’altrui reputazione.

Dire quindi alle tue spalle che hai rubato, magari rivolgendosi ad un gruppo di persone, integra il reato di diffamazione, e potrai denunciare il fatto. C’è da fare una importante precisazione: una cosa è dire genericamente “Tizio ruba”, altra è dire “Tizio ha rubato a Caio un televisore”. Nel primo caso la pena consiste o nella reclusione fino a un anno o nella multa fino a 1032 euro, nel secondo caso la reclusione arriva fino a due anni e la multa fino a 2065 euro. Questo perché la diffamazione è considerata più grave se si esplicita nella attribuzione di un fatto determinato.

Posso denunciare per calunnia chi dice che sono un ladro?

Nel caso in cui l’accusa falsa di furto non si limiti all’insulto diretto o alle dicerie, ma si concretizzi in una vera e propria denuncia, allora siamo di fronte al reato di calunnia. La calunnia si configura quando si accusa qualcuno che si sa essere innocente davanti alle forze dell’ordine o al giudice. Se quindi si denuncia qualcuno credendo davvero che quella persona sia colpevole, anche se in realtà non lo è, non c’è calunnia. In poche parole la persona che ti ha denunciato per un furto che non hai commesso, lo deve aver fatto in malafede, cioè sapendo che eri innocente. La calunnia è un reato procedibile d’ufficio, questo significa che nel momento in cui l’autorità giudiziaria apprende notizia di questo reato, procederà in automatico.

Una cosa da non fare assolutamente se sei stato denunciato ingiustamente è accusare a tua volta qualcun altro, anche lui innocente, di essere il vero colpevole. In questo caso saresti tu ad integrare il reato di calunnia (Cassazione penale sez. VI 16 luglio 2014 n. 37487). Come ha fatto notare la Cassazione infatti, il delitto di calunnia non può essere escluso dalla volontà di scagionarsi da una accusa.

 
Pubblicato : 13 Settembre 2024 17:00