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Cosa fare se il vicino suona il pianoforte?

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(@angelo-greco)
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Si può suonare uno strumento in condominio? Ed in quali orari?

È difficile immaginare il disagio che potrebbe vivere chi ha come vicino un musicista, magari che suona la batteria e necessita di esercitarsi. E anche se la melodia di una tastiera può essere più tollerabile e gradevole, non si può certo negare che un’esecuzione continua possa creare disturbo per chi vive nell’appartamento di sotto o accanto. Di fronte a situazioni del genere, sorge spontanea una domanda: cosa fare se il vicino suona il pianoforte? Sul punto la Cassazione ha di recente fatto chiarezza sulle tutele legali che la legge prevede nel caso in cui, in condominio, vi sia un musicista che molesta gli altri condomini. Ma procediamo con ordine.

Si può suonare in condominio uno strumento musicale?

Solo il regolamento di condominio, se approvato all’unanimità, può vietare di suonare uno strumento in condominio. L’unanimità si raggiunge o con voto di tutti i condomini in assemblea oppure con l’allegazione del regolamento redatto dall’originario costruttore a tutti gli atti di compravendita.

In assenza di indicazioni nel regolamento è possibile esercitarsi con lo strumento in condominio a patto che i rumori non superino la normale tollerabilità. Questa soglia, genericamente prevista dall’articolo 844 del codice civile, deve essere valutata caso per caso dal giudice, cercando di contemperare i contrapposti interessi, considerando la vicinanza dei luoghi e gli effetti dannosi sulla salute.

Il che significa che da un lato non si può impedire di suonare uno strumento in condominio ma a patto che ciò non pregiudichi le attività e il riposo dei vicini.

Ma come si fa a stabilire se il rumore del pianista è intollerabile? Vanno presi a riferimento una serie di parametri che vedremo qui di seguito.

Quando il rumore del pianista si considera intollerabile?

Bisognerà quindi verificare innanzitutto la tipologia di strumento: sarà bene, ad esempio, che una batteria venga montata in un garage posta l’entità del rumore che essa produce.

Ci sono poi gli orari del riposo da considerare che, se non indicati dal regolamento, saranno quelli che si ricavano dalle abitudini del luogo: di norma non bisogna far rumore dalle 19 alle 8 del mattino successivo e dalle 13 alle 16 per il riposino pomeridiano.

Un perito fonografico potrebbe valutare l’entità dei rumori in grado di oltrepassare le pareti, specie quando queste sono particolarmente sottili.

Infine bisogna valutare se c’è la possibilità concreta di ridurre il suono con l’ausilio, ad esempio, di cuffie o della cosiddetta “sordina”. Come vedremo a breve, quand’anche questi accorgimenti non riescano a rendere il rumore tollerabile è possibile ricorrere al giudice e imporre al vicino l’insonorizzazione dell’appartamento.

Cosa fare se il vicino suona sempre?

La prima cosa che bisogna fare prima di agire contro il musicista è raccogliere le prove dell’intollerabilità dei rumori. Oltre alla perizia fonografica di cui si è parlato sopra si può anche ricorrere alle testimonianze dei residenti.

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 33966 del 5 dicembre 2023, ha stabilito che un musicista deve insonorizzare il suo appartamento se il suono prodotto supera i limiti di tollerabilità per i vicini.

Nel caso di specie, un musicista, suonando giorno e notte, aveva creato disagi nel vicinato. La seconda sezione civile della Corte ha confermato la decisione presa dal giudice di pace, che aveva accertato il superamento della soglia di tollerabilità delle immissioni sonore.

 
Pubblicato : 6 Dicembre 2023 11:30