Chi ha diritto alla legge 104? Chi riconosce lo status di portatore di handicap? Quanto tempo c’è per impugnare il verbale negativo?

Le persone portatrici di handicap hanno diritto a speciali agevolazioni. Solo per citare qualche esempio, basti pensare che la persona con handicap può acquistare determinati beni pagando un’iva agevolata al 4% e godendo di detrazioni fiscali non riconosciute ad altri soggetti; può inoltre godere di permessi lavorativi retribuiti ed essere esonerato dal lavoro notturno. Ecco perché è molto importante sapere cosa fare dopo aver ricevuto il verbale della 104.

Come diremo nel prosieguo, lo status di portatore di handicap viene riconosciuto a seguito di visita medica presso una speciale commissione che si trova nella sede dell’Inps. L’esito della visita è notificato sotto forma di verbale in cui sono riportate le patologie da cui è affetto il malato e, infine, è stabilito se l’handicap sussiste o meno, specificando, in caso positivo, se esso sia grave oppure no.

Il documento restituito dalla commissione medica è importante perché, se contiene l’accertamento dell’handicap, può essere utilizzato per accedere ai benefici previsti dalla legge. Se invece l’esito è negativo, si potrà fare ricorso al giudice entro il termine di sei mesi. Se l’argomento t’interessa e vuoi saperne di più, prosegui nella lettura: vedremo insieme cosa fare dopo aver ricevuto il verbale della 104.

Cos’è la legge 104?

La legge 104 è quel provvedimento legislativo che si occupa della tutela dei portatori di handicap, cioè delle persone che, a causa della propria patologia, rischierebbero di vivere ai margini della società.

La legge concede una serie di sussidi e di benefici volti non soltanto ad aiutare la persona ammalata ma anche i familiari e quanti hanno bisogno di tempo per assistere l’infermo.

Ad esempio, i familiari del portatore di handicap possono beneficiare di permessi e congedi straordinari dal lavoro per poter assistere il disabile.

Oltre a ciò, la legge 104 conferisce numerose agevolazioni fiscali ed economiche sull’acquisto di beni che possono servire al portatore di handicap. Probabilmente il caso più noto è quello riguardante l’iva agevolata sulla compera delle auto, la detrazione Irpef sull’acquisto e l’esenzione dal bollo auto.

Chi ha diritto alla legge 104?

In linea di massima, hanno diritto ai benefici di cui alla legge 104:

• disabili con ridotte o impedite capacità motorie;
• disabili con gravi limitazioni nella deambulazione o colpiti da pluriamputazioni;
• disabili con handicap psichico o mentale, destinatari dell’indennità di accompagnamento;
• sordi affetti da sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva;
• non vedenti affetti da cecità assoluta o con un residuo visivo non superiore a un decimo a entrambi gli occhi con eventuale correzione.

Come viene riconosciuta la 104?

Come anticipato in premessa, il riconoscimento della legge 104 passa necessariamente per la visita medica a cui il malato deve sottoporsi. La procedura è la seguente:

• innanzitutto, bisogna recarsi presso il proprio medico di famiglia affinché compili online il certificato medico introduttivo in cui è attestata la patologia invalidante. Il certificato viene inviato all’Inps;
• entro 90 giorni dalla trasmissione del certificato del medico di base, l’interessato deve presentare domanda all’Inps per il riconoscimento dello status di portatore d’handicap, accedendo direttamente alla propria area personale mediante Spid oppure tramite patronato o associazioni di categoria;
• nelle settimane successive alla domanda, l’Inps provvederà a convocare l’interessato affinché si sottoponga a visita presso la propria commissione medica;
• dopo aver effettuato la visita, l’Inps comunicherà l’esito tramite invio del verbale a mezzo posta raccomandata oppure pec.

Verbale 104: cosa fare dopo averlo ricevuto?

Dopo aver ricevuto il verbale della 104 non resta che prendere visione del contenuto per capire se l’handicap è stato riconosciuto o meno:

• se il verbale della visita medica presso l’Inps riconosce lo status di portatore d’handicap, allora il documento potrà essere utilizzato per ottenere le agevolazioni previste dalla legge 104. Ad esempio, producendo copia del verbale si potrà accedere all’iva agevolata (4%) sull’acquisto di sussidi tecnici e informatici per il disabile, nonché dell’auto che serva al trasporto della persona handicappata; si potranno ottenere i permessi sul lavoro e la detrazione delle spese sanitarie relative all’acquisto di mezzi per la deambulazione; ecc.;
• se il verbale della visita medica presso l’Inps non riconosce lo status di portatore d’handicap, allora si può proporre ricorso al tribunale entro sei mesi. Approfondiamo quest’ultimo aspetto.

Come fare ricorso contro il verbale della 104?

La persona alla quale è stato negato lo status di portatore d’handicap oppure alla quale è stato concesso in misura non soddisfacente (handicap non grave, che di fatto preclude l’accesso a quasi tutti i benefici stabiliti dalla legge), può fare ricorso in tribunale entro il termine di sei mesi dalla notifica del verbale.

Il ricorso va consiste nella richiesta della nomina di un consulente tecnico d’ufficio (un medico legale) che rivaluti le condizioni di salute del ricorrente: si tratta dell’accertamento tecnico preventivo (atp) [1].

Nel caso di ulteriore esito negativo, è ancora possibile opporsi alla perizia sfavorevole entro trenta giorni dal suo deposto in cancelleria e procedere, entro ulteriori trenta giorni, con un nuovo ricorso di merito [2] nel quale bisogna contestare specificamente le risultanze della ctu ed, eventualmente, chiedere al giudice il rinnovo delle operazioni peritali (cioè, una nuova consulenza tecnica). Sarà poi il tribunale, con sentenza, a stabilire se l’handicap spetti o meno.

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