Cosa è considerato tradimento in una coppia?
Infedeltà coniugale: non sempre l’adulterio comporta l’addebito. Ecco le prove che bisogna portare nella causa di separazione.
L’infedeltà coniugale, ossia l’adulterio, è vietata dalla legge. Non è reato ma costituisce comunque un comportamento illecito. Sono previste, in particolare, due sanzioni di carattere civile. La prima: chi ha tradito non può chiedere il mantenimento, anche se disoccupato. La seconda: chi ha tradito non è più erede legittimario dell’altro coniuge (diversamente lo sarebbe rimasto nel periodo tra la separazione e il divorzio). Tutto ciò viene sintetizzato con una parola tecnica: “addebito”. Chi tradisce subisce cioè l’addebito con la sentenza di separazione.
Il punto è che non tutti i comportamenti infedeli comportano l’addebito. Lo sono solo quelli che sono causa della rottura della convivenza, che cioè hanno minato il rapporto di fiducia coniugale. Ed allora è bene chiedersi: cosa è considerato tradimento in una coppia? Ad esempio: il semplice fatto di vedersi con un amico o un’amica in un parco, seppur ciò abbia destato le gelosie del coniuge, può considerarsi tradimento? Uno scambio di messaggi o una chat su un social dal contenuto equivoco è tradimento? Una relazione platonica a distanza rientra anche questa nel tradimento? E che ne è delle foto di un ispettore privato che ritraggono uno dei due coniugi entrare in un albergo con uno sconosciuto, senza però immortalare momenti intimi? In ultimo: è tradimento l’aver generato sospetti con comportamenti equivoci in pubblico, facilitando così le maldicenze?
Potrà sembrare strano ma per ognuna delle ipotesi appena elencate c’è stata una sentenza che ha chiarito cos’è tradimento e cosa non lo è. Vediamo dunque di fare chiarezza alla luce delle indicazioni dei giudici.
Cosa si considera tradimento?
Contrariamente a quanto avviene nella concezione popolare, per la legge il tradimento non è solo il contatto fisico con una persona diversa dal coniuge ma anche la relazione sentimentale a distanza, il legame affettivo tra due persone che non sia pura e semplice amicizia, gli apprezzamenti fisici o lo scambio di foto su una chat WhatsApp. E lo è anche il fatto di aver leso la dignità del proprio coniuge con un comportamento ambiguo manifestato in pubblico.
Insomma, l’adulterio non è solo il rapporto sessuale, il bacio o l’abbraccio: nella nozione di infedeltà coniugale vi è tutta una serie di altre condotte che manifestano un coinvolgimento fisico o emotivo o che semplicemente possono portare alla ragionevole presunzione di ciò. Faremo a breve degli esempi. Ma prima occupiamoci di spiegare quali comportamenti, pur rientrando nel tradimento, non sono sanzionabili.
Cosa non comporta addebito?
Abbiamo detto che il tradimento, per essere punito, deve essere stato la causa principale e assorbente della rottura della fedeltà coniugale. Insomma, il matrimonio deve essere naufragato proprio a causa di esso.
Non c’è quindi addebito quando l’unione coniugale era già in fase critica, destinata cioè a naufragare per altre ragioni. Ecco dunque alcuni esempi in cui il tradimento è giustificato o quantomeno tollerato:
- quando la coppia, prima del tradimento, viveva o dormiva separatamente;
- quando la coppia aveva già manifestato l’intenzione di separarsi;
- quando il coniuge tradisce l’altro come reazione alla scoperta di un precedente tradimento;
- quando il coniuge tradito si era già macchiato di gravi violazioni dei doveri coniugali determinando la crisi del matrimonio: ad esempio condotte violente e vessatorie ai danni dell’altro;
- quando la coppia non ha più, da molto tempo, rapporti sessuali senza un giustificato motivo e comunque senza che vi fosse il consenso di entrambi.
Onere della prova in giudizio
Chi chiede l’addebito deve provare in giudizio non solo la condotta infedele dell’altro coniuge ma anche che questa ha reso intollerabile la convivenza. Al contrario, chi si difende dall’accusa di adulterio, deve dimostrare l’anteriorità della crisi coniugale rispetto all’accertata infedeltà.
Cosa si considera tradimento?
La prova del tradimento non deve per forza consistere in una relazione carnale tra il proprio coniuge e l’amante. Basta anche un fondato sospetto o un rapporto platonico. Ecco cosa la giurisprudenza ritiene tradimento:
- una relazione a distanza, condotta per email o chat, da cui si evinca un coinvolgimento emotivo o un’attrazione fisica;
- uno scambio di messaggi in una chat o tramite un social network dal tono ammiccante o provocatorio o che comunque faccia emergere il suddetto coinvolgimento;
- un comportamento equivoco posto in pubblico, tale da generare maldicenze e screditare la reputazione dell’altro coniuge;
- il sexting, ossia l’invio di materiale (video o fotografico) di natura intima;
- una prova fotografica o un filmato di un comportamento che possa generare il sospetto di una relazione (ad esempio due amanti che si incontrano nel parco la notte o che si danno appuntamento in un hotel) anche se manca poi la dimostrazione del rapporto fisico.
-
Vaccino non obbligatorio senza consenso informato: c’è risarcimento?
2 giorni fa
-
Come fa il datore di lavoro a sapere il motivo della malattia?
4 giorni fa
-
Residenza persone fisiche: nuove regole
4 giorni fa
-
Quando è illegittimo il contratto a termine?
5 giorni fa
-
Proposta di acquisto casa legata alla concessione del mutuo
6 giorni fa